Palazzo Reale
Milano
piazza Duomo, 12
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Vite parallele
dal 26/10/2005 al 29/1/2006
Tutti i giorni 9.30-19.30, Giovedi' e Sabato fino alle 22.30. Lunedi' chiuso
02 86984370

Segnalato da

Maria Grazia Vernuccio




 
calendario eventi  :: 




26/10/2005

Vite parallele

Palazzo Reale, Milano

Una selezione di oltre 100 capolavori mette a confronto l'espressionismo fiammingo di Constant Permeke e il percorso originale di Mario Sironi. La mostra disegna un itinerario parallelo che evidenzia analogie e differenze, affinita' e distanze. A completamento della mostra sono esposte fotografie e videoinstallazioni di Francesco Jodice che ha ripercorso i luoghi comuni ai due artisti.


comunicato stampa

Constantin Permeke e Mario Sironi, oltre 100 opere. Fotografie e videoinstallazioni di Francesco Jodice

A cura di Vincenzo Trione in collaborazione con Claudia Gianferrari e Willy Van den Bussche

Il Comune di Milano - Assessorato Cultura e Musei -, Palazzo Reale e Federico Motta Editore, presentano una grande mostra su due protagonisti dell’arte del Novecento europeo. Un’accurata selezione di oltre 100 capolavori per mettere a confronto l’espressionismo fiammingo di Constant Permeke con il percorso originale di Mario Sironi.

Francesco Jodice partecipa con un originale progetto realizzato in esclusiva per la mostra con l’intenzione di indagare i mutamenti intervenuti nell’arte tanto tra le cose da noi osservate, quanto nei modi di osservarle.

Curata da Vincenzo Trione, in collaborazione con Claudia Gianferrari e Willy Van den Bussche, la mostra disegna un itinerario parallelo che evidenzia analogie e differenze, affinità e distanze.

Sironi e Permeke: due personalità diverse che si sono mosse in contesti culturali differenti ma che sembrano seguire traiettorie stilistiche simili. Caratteristica comune è il bisogno di portarsi oltre l’enfasi avanguardistica, interpretando l’arte né come trasgressione, né come provocazione fine a se stessa. Per entrambi la pittura è un esercizio lento e difficile, costruito con sapienza manuale, attento ai valori dei colori e delle linee.

Nelle opere, spesso imponenti se non monumentali, viene indagata la condizione dell’uomo in modo diretto e poetico. La mostra propone un percorso tematico e cronologico suddiviso in quattro sezioni dedicate rispettivamente a: autoritratti, geografie di uomini, profili di architetture e scritture di paesaggi.

Francesco Jodice
Partecipa alla mostra con un progetto eseguito in esclusiva curato da Lea Vergine e suddiviso in tre sezioni: pedinamenti di individui inconsapevole, un ‘confronto all’americana’ di nuclei di persone, fotografie topografiche di grande formato come affreschi di paesaggi urbani.

La mostra come luogo in cui si incontrano in cui epoche, mondi e stili diversi. Non una consueta antologica. Ma un inedito modello espositivo.

Una retrospettiva “a due”, dedicata all’opera di Constant Permeke e Mario Sironi. E anche un viaggio che conduce alla nostra epoca grazie all’intervento di Francesco Jodice, che artista tra i più significativi delle ultime generazioni, partecipa con un originale progetto realizzato in esclusiva per la mostra con l’intenzione di indagare i mutamenti intervenuti nell’arte tanto tra le cose da noi osservate, quanto nei modi di osservarle.

Jodice sulle orme di Permeke e di Sironi, egli ha intrapreso alcune “passeggiate”, compiendo spostamenti dentro il paesaggio urbano di oggi. La sua non è una semplice riscrittura. Atmosfere e spazi evocati da Permeke e da Sironi nelle loro tele sono stati assorbiti, e reinventati in un corpus di immagini. Fotografie e videoinstallazioni che conducono dentro contesti completamente modificati. Una sorta di seduttivo contrappunto visivo contemporaneo.

“L’anima e i luoghi”, dunque. Permeke, Sironi e il nostro sguardo attuale. Vite parallele, documentate attraverso una scelta di circa 100 opere (provenienti da molti musei europei e da prestigiose collezioni private). Un itinerario “a due”, che vuole illuminare analogie e differenze, affinità e distanze. Un percorso che si porta al di là delle semplici scansioni cronologiche. Per adottare un andamento che procede per snodi tematici, per figure, per problemi, rivelando sintonie e dissonanze.

La mostra è articolata in tre momenti: gli uomini (“Il genio è nell’anima”), le architetture (“Architetture analoghe”), i paesaggi (“Paesaggi paralleli”). In apertura, due autoritratti degli artisti (“Lo specchio dell’io”).

Permeke e Sironi. Della stessa generazione (il belga nasce nel 1885, l’italiano nel 1886), sono personalità piuttosto diverse, che si sono mosse in realtà culturali differenti. Si tratta, tuttavia, di artisti che, pure se attraverso sentieri misteriosi, sembrano seguire traiettorie linguistiche affini, legate da sottili rapporti e da profonde convergenze. Permeke e Sironi sono accomunati dal bisogno di superare l’enfasi avanguardistica, cara a molti movimenti primonovecenteschi; non concepiscono l'arte come trasgressione, né come provocazione. Pensano la pittura come un esercizio lento e difficile, costruito con sapienza manuale, sensibile ai valori dei colori e delle linee, condotto sul modello dei maestri classici. Collocandosi nel segno della tradizione, Permeke e Sironi dipingono opere imponenti e monumentali, nelle quali viene indagata la condizione dell'uomo, spesso sfiorata da dolore, da sofferenza, da inquietudine. Lo scenario è costituito da contesti fortemente poetici, tra volumetrie solenni, avvolte in sfumature romanticamente opache. Climi che ancora comunicano, parlano, evocano.

La mostra è accompagnata da un catalogo curato da Vincenzo Trione in collaborazione con Claudia Gian Ferrari e Willy Van den Busche, che comprende contributi di Aberto Boatto, Alberto Ferlenga, Ada Masoero, Giuseppe Montesano, Elena Pontiggia e Barbara Rose.
La sezione dedicata a Francesco Jodice è curata da Lea Vergine.

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Conferenza stampa: 27 ottobre 2005, ore 14.00

Inaugurazione: 27 ottobre ore 18.00

Palazzo Reale
Piazza Duomo 12 - Milano

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