Diverse sedi
Napoli

'O Curt
dal 6/11/2005 al 13/11/2005
WEB
Segnalato da

Mediateca S. Sofia



 
calendario eventi  :: 




6/11/2005

'O Curt

Diverse sedi, Napoli

Festival del cortometraggio e degli audiovisivi - VIII edizione. Cortometraggi di autori provenienti dall'Italia e dall'Europa; videoclip musicali (Jimi Tenor, Perturbazione, Maximilian Hecker, Meg); una mostra fotografica sul cinema e le fiction italiane; corti muti; documentari realizzati dalle scolaresche e Appunti pasoliniani: seminari e proiezioni dedicati al poeta friulano.


comunicato stampa

Festival del cortometraggio e degli audiovisivi - VIII edizione

L’ottava edizione di ’O Curt, festival del cortometraggio e degli audiovisivi a cura della Mediateca S. Sofia dell’Assessorato all’Ambiente – Servizio giovani del Comune di Napoli, in collaborazione con Pigrecoemme – Porte Invisibili Media, si svilupperà lungo una intensa settimana che va da lunedì 7 a domenica 13 novembre. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.

Due le sedi che ospiteranno le tante sezioni in cui è suddiviso il festival, che rientra nel Progetto Arcobaleno 3 (L. 285/97): il Pan - Palazzo delle Arti Napoli, e l'Institut Français de Naples le Grenoble.

’O Curt presenterà cortometraggi di autori provenienti dall’Italia e dall’Europa; videoclip musicali (Jimi Tenor, Perturbazione, Maximilian Hecker, Meg); una mostra fotografica (bianco e nero/colore) sul cinema e le fiction italiane a cura del Centro Cinema Città di Cesena; corti muti; documentari realizzati dalle scolaresche e, nelle sale del Pan, Appunti pasoliniani, un’interessante “due giorni” con seminari e proiezioni dedicati al poeta friulano in collaborazione con il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna e il Dipartimento di Scienze della comunicazione dell’Università degli studi di Salerno. Infine un epilogo dance-electro, con un party notturno al Duel Beat (domenica 13).

Segue una mappa della rassegna: (infoline 081.669665 / 081.7958643)

Cliciak: la mostra di foto di scena del cinema e delle fiction italiane: Pan, vernice il 7, fino al 13.

Appunti pasoliniani: proiezione dei cortometraggi di Pier Paolo Pasolini: Pan, 8 e 9.
Seguiranno seminari e incontri con studiosi.

’O Curt – sezione principale: proiezione dei 58 corti selezionati: Grenoble, dal 10 al 12.

Silenzio in sala: proiezione dei cortometraggi muti: Grenoble, dal 10 al 12.

Videoclip: proiezione di videoclip musicali selezionati da FreakOut: Grenoble, 11 e 12.

Videoteatro: frammenti di regie teatrali di Carmelo Bene, Falso Movimento, Leo De Berardinis, Giorgio Barberio Corsetti: Grenoble, 11.

Educational: proiezione dei 17 audiovisivi realizzati da scuole e Asl, o con tematiche sociali:

VIDEOCLIP

624. ...A TOYS ORCHESTRA – Peter Pan Sindrome 6:40
Regia: Fabio Luongo
Montaggio: Andrea Maguolo
Fotografia: Luigi Martinucci
Un povero scheletro col ciuffo nero smarrito per le vie della grande metropoli. Paura eh?
Primo premio a “Videoclipped the radio star” 2004.

641. MEG – Parole Alate 3:45
Regia: Umberto Nicola Nicoletti
Fotografia: Gigi Martinucci
Montaggio: Luca Angeleri
Stupore, meraviglia e pure alta tensione per la lotta (a distanza) dei sessi. Nella fotografia affumicata di Gigi Martinucci svolazzano i gesti in stop motion dell’ex voce dei 99 Posse, rappresa a dovere nel trucco da fiaba dark.

727. BRADIPOUS FOUR – Playa Inferno 5:10
Regia: Giancarlo Mazzaro
Fotografia: Duccio Ventriglia
Montaggio: Upho.it
Un filtro rosso restituisce alterate le sequenze dei quattro “bradipi” che strimpellano Playa Inferno Ogni inquadratura scova un elemento tecnico che costruisce la musica. E dopo tutte le note, i bradipi, ricameranno le immagini.

729. GUGLIELMO TASCA – Beddu nostru signuri 3:00
Regia, fotografia, montaggio: Giuseppe Tumino
Preghiera, esortazione, inno cruento, al popolo siciliano “per riprendere in mano la propria vita senza rinnegare le tradizioni”.

764. MR. HIDE – Mi innamorerò di te 4:04
Regia: Giuseppe Brusco
Montaggio e fotografia: Antonio Levita
Intraprendente chansonniere-anatroccolo partenopeo beve una pozione magica per diventare “cigno”, modello Alex Britti.

772. MUHE feat. Shelè – MannHeim 3:50
Regia, montaggio, fotografia: Michele Ciro Franzese
Piovono semi. I semi sono le parole rosicchiate, rosse, che provano a interpretare – tra il tetto e il cielo - un testo che non c’è.

769. BIKINI THE CAT- Emily Bronte 3:04
Regia e fotografia: Michele Morando
Montaggio: Luigi Falezza
Dal bosco prende corpo un inseguimento pulp rock in b/w flahertyiano. In contemporanea, i Bikini The Cat - on air a colori acidificati – subiscono l’invasione di streghette, medici da Cto infernale e odalische domestiche.

771. POPULOUS feat. Doseone – My winter vacation 3:00
Regia, montaggio, fotografia: Rosso
Un bebè accudito da una stella marina. E poi tracce puntinate, colature amiche, papier collée. Agli espressionismi byte di Rosso, designer e pifferaio magico, risponde colpo su colpo la voce invernale e cerebro-pop di Popoulus. Come giocare a briscola immersi nella placenta.

821. THE GOOD BROTHERS – Give it here 4:00
Anche sotto forma di stereotipo, la suburra ribollente della west coast ancora ci scoppia tra le mani. Il grandangolo regge come può la moltitudine di homies che si affolla sui breakbeat per dire la sua. Pitbull compreso.

789. SINISTRI – Mattino 3:56
Regia e montaggio: Tony Camaiani
L’antivideoclip: la voce off filtrata si mette di traverso tra le immagini e i suoni a singhiozzo. I musicisti? fatui. Camaiani li descrive attraverso una sintassi immaginifica non più vecchia e, insieme, non ancora nuova.

811. PERTURBAZIONE - Se mi scrivi 3:20
Regia: Guido Chiesa
Fotografia: Luciano Federici
Il più quotato dei detective da prima serata, Carlo Lucarelli, interpreta un professore di matematica. Marina Massironi, costola al cinema e in tv di Aldo Giovanni e Giacomo, invece insegna biologia. L’amore può sbocciare attraverso quattro caratteri via s(e)m(i)s(crivi). Menestrelli del melò in miniatura i Perturbazione, veterani italici dell’indiepop.

816. 24 GRANA – Canto pe’ nun suffrì 3:10
Regia: Sabino Esposito
Fotografia: Tony Facchino
Montaggio:Andrea Corridori
I quattro musicisti napoletani si lasciano abbracciare da un incontrollato mondo di ritagli da bricolage. Il risultato è una fauna psichedelica decisa da Sabino Esposito e Jean Marc Viel. Lucidamente, fatalmente, creata apposta pe’ nun suffrì…

819. JIMI TENOR – Black Hole 4:20
Regia: Lassi Letho
Una via di mezzo tra un Elton John in peso forma e il mago Othelma, Jimi Tenor è un solo uomo al comando del suo battaglione new funk, seguito in presa diretta nel bel mezzo di un live gig dal sapore primordiale.

820. MAXIMILIAN HECKER – Daylight 3:50
Regia: Miriam Stein
Un corpo sequestrato dal sonno viene trasportato in ogni dove. Bella e intatta, in dettaglio, figura l’incoscienza sognante di sé. Nel mezzo, lo spesso vibrare anni 80 di Hecker.

798. BENNY EN ZE TIPI SOSPETTI – Siam tutti predisposti 5:10
Regia, montaggio: Mirco Sgarzi
Fotografia: Luca M. Alberti
Una ammiccante signora passeggia per le strade del paesetto col marito di fianco. E’ lei la sponda più sincera perché rimbalzi ineffabile la nuda verità: a conti fatti, la “predisposizione” ad essere traditi in amore può raggiungere chiunque.

822. THE FAINT – I disappear 4:10
Regia: The Faint
“Io scompaio” è il ragionevole motto punk-funk di The Faint. Scomparire e riapparire nel brodo di madretinta in libertà, opera di un’azione irriducibile di montaggio shakerato.

823. AESOP ROCK – No Jumper Cables 4:10
Regia: Joey Garfield
Omaggio e insieme cronistoria essenziale dei “pezzi” sulla metro a New York. Le crew rimano e rivendicano il writing – le lettere campìte e disegnate a spray su muri e vagoni – quale sentiero ancora indipendente e non riconciliato della dimensione graffiti art.

824. BRIGHT EYES – Easy/Lucky/Free 4:22
Regia: Lily Thorne e Lauri Faggioni
La morbida canzone è resa grafemicamente. Parole una dietro l’altra appuntate da un pennarello. Sarà così che lo specchio/anima va a riempirsi di pieghevoli ghirigori. Fino al disincanto.

825. RESINA – Lenticchie 5:18
Regia e montaggio: Stefano Cormino
Un occhio osserva la nascita di una città. E se ne compiace, corrotto com’è dagli aromatici legumi drop out dei Resina, vero trio di templari dell’elettronica intelligente a ridosso del Vulcano.

826. FLUENS FLOGISTO – Flogisto 3:57
Regia e montaggio: Pasquale Napoletano
Circumnavigazione aerea di una pianta grassa. Pixel a babordo e tanta voglia di socializzare con l’ossessione.

Appunti Pasoliniani
A cura di Alfonso Amendola
(Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi di Salerno)

“Mentre tu sogni di andare avanti, io sto andando avanti” (Pier Paolo Pasolini)
1975 - 2005, trent’anni fa moriva Pier Paolo Pasolini. Vogliamo ricordarlo attraversando le complessità e le contraddizioni della sua opera, segnando appunti e tracce di riflessioni, raccontando e (soprattutto) mostrando parziali ma essenziali spaccati del suo lavoro di intellettuale ed artista. E confrontandolo con le dinamiche composite della stretta contemporaneità. Lo slogan di dolore e volontà scritto su un anonimo striscione alzato durante i funerali di Pasolini (“non lasciamo che uccidano i poeti”) è un’eco che abbiamo voluto riascoltare e lo abbiamo fatto insieme ad alcuni compagni di strada che si sono incontrati in diverse occasioni. La due giorni “Pier Paolo Pasolini. Visioni e parole” che si svolge presso il PAN di Napoli è caratterizzata da molteplici anime. Una sezione seminariale che sottolinea diversi aspetti dell’opera pasoliniana: Marco Amendolara (poeta e saggista) analizza il rapporto con la pittura di Pasolini sia nel ruolo di critico che in quello di pittore; Mario Fresa (poeta e saggista) delinea il profilo di Pasolini traduttore di Plauto facendolo dialogare con il pensiero classico; Massimiliano Gaudiosi (dottorando presso l’Università di Siena e collaboratore della cattedra di Storia del cinema presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli) legge l’apporto delle riflessioni di Pasolini nell’ambito delle teorie del cinema e la loro fortuna nel dibattito culturale; Luigi Pingitore (scrittore e sceneggiatore) affronta frammenti della poetica pasoliniana (in particolare da “Poesia in forma di rosa”) nella tensione di alcune sequenze cinematografiche; Angelo Rossi (dottorando presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Siena) riflette sui temi di linguistica e di letteratura comparata che hanno caratterizzato gran parte del lavoro di Pier Paolo Pasolini; Antonello Tolve (borsista presso la cattedra di Storia della Fotografia dell’Università di Salerno) ci racconta il denso dialogo in immagini maturato tra Pasolini e il fotografo lucano Domenico Notarangelo. A seguire saranno presentati 4 cortissimi: PPP l’idea d’amore di Antonello Novellino; delle mie brame di Francesca Nicolais e Jvan Sica; Nemmeno Nella Cura di Pasquale Napolitano; Contatti di Nathalie Figliolia; Addio, lucciole? di Alessandro Chetta, che ripensano (tra omaggio, citazione e provocazione) l’immaginario pasoliniano. Infine la due giorni si conclude con la proiezione dei cortometraggi e dei documentari realizzati dal poeta di Casarza. Sappiamo bene che non è facile parlare di Pasolini ma la scelta di questa due giorni vuol esser un piccolo, prezioso ed appassionato “invito alla lettura”, un “invito” che abbiamo voluto realizzare attraverso le attenzioni critiche di giovani studiosi e giovani registi, prediligendo così un taglio decisamente “generazionale” per avvicinare un autore che non smetterà mai di sorprenderci con la pluralità delle sue voci, la vastità della sua dimensione creativa e la voracità del suo essere visionario.

Martedì 8 novembre 2005 (ore 16.30-22)
Relazioni
Mario Fresa, Luigi Pingitore, Angelo Rossi
Proiezioni
PPP l’idea d’amore di Antonello Novellino
Nemmeno Nella Cura di PasQuale Napolitano
Contatti di Nathalie Figliolia

Documentari di Pier Paolo Pasolini
Comizi d'amore (1963-64)
Sopralluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo (1963-64)
Appunti per un film sull'India (1967-68)
Appunti per un’Orestiade africana (1968-69)
Le mura di Sana'a (1970-71)

Mercoledì 9 novembre 2005 (ore 16.30-22)
Relazioni
Marco Amendolara, Massimiliano Gaudiosi, Antonello Tolve
Proiezioni
delle mie brame di Francesca Nicolais e Jvan Sica
Addio, lucciole?di Alessandro Chetta

Cortometraggi di Pier Paolo Pasolini
La ricotta (1963)
La rabbia (1963)
La terra vista dalla luna (1966)
Che cosa sono le nuvole? (1967)
La sequenza del fiore di carta (1968)

Ringraziamenti: L’Associazione Studentesca “La Camera delle Immagini”; prof. Gino Frezza e il laboratorio Analisi dell’Opera Audiovisiva del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno; Lorenzo Forte; Licio Esposito e “Cactus Film Produzioni”; Alessia Sozio e “ceralacca comunicazione”. Un grazie particolare a www.pasolini.net per la ricchezza della documentazione, per la costanza degli aggiornamenti e per la passione unita a militanza intellettuale.

Piccola storia del videoteatro italiano - a cura di Alfonso Amendola1

Nell’ambito delle graduali trasformazioni della video sperimentazione in rapporto con il teatro di ricerca (prima della nascita del videoteatro, maturato nella sua espressività più densa e completa verso la fine degli anni Settanta) l’esperienza basilare è sicuramente rappresentata da quei nuclei di sperimentazione e d’avanguardia che utilizzano direttamente sulla scena supporti audiovisivi e multimediali. Dalle necessarie influenze, magistrali visionarietà e sostanziali anticipazioni inter-mediali, “audiovisive” e cinematografiche presenti nei lavori di Fluxus, Kirby, Richard Foreman e il geniale Robert Wilson, sarà in particolar modo l’Italia a lavorare su queste tematiche espressive e culturali nei diversi procedere della Post Avanguardia verso il Teatro immagine, la Nuova spettacolarità, il Media teatro, il Performing media… in un’amplissima (e trans-generazionale) onda sperimentale che ci indica i nomi di Carmelo Bene, Mario Ricci, Giancarlo Nanni, Giuliano Vasilicò, Memé Perlini per poi arrivare a quelli di Magazzini Criminali, Gaia Scienza e poi Giorgio Barberio Corsetti/Studio Azzurro, Falso Movimento, Krypton, Societas Raffaello Sanzio. Ma sarà soprattutto con la scena giovane degli anni Novanta (Fanny & Alexander, Masque Teatro, Motus, Teatrino Clandestino) che le sostanzialità del videoteatro andranno a realizzarsi. - Da quest’anno il Festival ‘O CURT si arricchisce di una nuova forma breve della ricerca audiovisiva contemporanea: il videoteatro, appunto. L’articolazione dell’incontro nell’ambito del festival sarà essenzialmente centralizzata sul paesaggio del video teatro italiano, e si muoverà, attraverso frammenti di video-proiezioni e letture storico-critiche, seguendo 4 linee di ricostruzione, e un momento finale di visione integrale di alcuni lavori in cui il video ed il teatro dialogano su un unico piano espressivo e creativo.

Scaletta
1) Prima del “videoteatro”: il “teleteatro” e il “teatro televisivo” e quanto altro tenda a delineare un’amalgama-differenza tra i circuiti comunicativi audiovisivi e l’esperienza scenica.
2) Analisi e visioni di autori che pur non appartenendo al “videoteatro” hanno vissuto la sensibilità dell’immaginario audiovisivo (Carmelo Bene e Leo De Berardinis);
3) Riflessioni su alcuni modelli della sperimentazione videoteatrale anni Ottanta (Magazzini Criminali, Falso Movimento, Barberio Corsetti…);
4) Gli anni Novanta e le esperienze generazionali: Motus, Kinkaleri, Teatrinoclandestino, Teatro delle Albe, Pierr Nosari, Masque Teatro…
5) Presentazione e visione di Il mio nome è P. a cura della Piccola Officina di teatro.

Alfonso Amendola svolge attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Salerno ed è redattore degli omonimi “Quaderni” (Carocci Editore). Studioso di culture di massa e forme dell’avanguardia, ha pubblicato diversi saggi e lavori monografici (di prossima uscita per le Edizioni Liguori Frammenti d’immagine. Scene, schermi, video per una sociologia della sperimentazione), dirige diversi festival dedicati alla ricerca video e cura la collana multimediale di sperimentazione audiovisiva “frontieraimmaginifica” (Cactus Film Produzioni).

Promozione & Comunicazione: GIANNI VALENTINO
347.5491215 - gianvalentino@libero.it

Due sedi:

PAN – Palazzo delle Arti Napoli
Palazzo Roccella
Via dei Mille, 60 - Napoli

Institut Français de Naples
“Le Grenoble” via Crispi, 86 – Napoli

Per informazioni:
Mediateca S. Sofia
Via S. Sofia, 7 – Napoli
Tel.fax: 081 456425

IN ARCHIVIO [65]
Romina De Novellis
dal 22/12/2015 al 22/12/2015

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