Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti
Modena
viale Vittorio Veneto, 5 (c/o Palazzo dei Musei)
059 2033372 FAX 059 2033380
WEB
In forma di libro
dal 16/12/2000 al 24/2/2001
059 200370 FAX 059 200380
WEB
Segnalato da

Carla Barbieri - Biblioteca Poletti



approfondimenti

Andrea Chiesi



 
calendario eventi  :: 




16/12/2000

In forma di libro

Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti, Modena

Riprende con I libri di Andrea Chiesi la rassegna In forma di libro, dedicata dalla Biblioteca Poletti ai libri d'artista e, in generale, al rapporto tra arte e libro. La mostra riguardera' l'intera 'produzione libraria' (fanzine, riviste, taccuini, copertine di CD) di Andrea Chiesi, che, per l'occasione, dona alla biblioteca dieci taccuini in copia unica.


comunicato stampa

I libri di Andrea Chiesi.

Riprende con I libri di Andrea Chiesi la rassegna In forma di libro, dedicata dalla Biblioteca Poletti ai libri d'artista e, in generale, al rapporto tra arte e libro. La mostra riguarderà l'intera "produzione libraria" (fanzine, riviste, taccuini, copertine di CD) di Andrea Chiesi, che, per l'occasione, dona alla biblioteca dieci taccuini in copia unica.

Andrea Chiesi nasce nel 1966 a Modena, dove vive e lavora. Si forma frequentando la scena della controcultura punk e della musica indipendente della prima metà degli anni Ottanta. In questo ambiente culturale esordisce lavorando come disegnatore per diverse fanzine, per la rivista "Frigidaire" e la casa editrice Stampa Alternativa. In seguito la sua attività artistica si arricchisce e si definisce meglio con lavori di più ampio respiro pittorico che lo portano, nel 1990, alla Biennale dei giovani artisti dell'Europa mediterranea di Marsiglia. Realizza le opere multimediali L'Opificio (1991) e De Bellica Machina (1993), in collaborazione con il gruppo musicale Officine Schwartz e il collettivo Kom Fut Manifesto. Partecipa anche a diverse mostre collettive a Reggio Emilia, Bologna, Modena, dove una sua opera viene presentata, nel 1993, alla mostra sulle nuove acquisizioni della Galleria Civica. Nel '95 Massimo Zamboni e il gruppo Disciplinatha compongono la colonna sonora della mostra Taccuini, tenuta alla Galleria Rossana Ferri di Modena. Dal 1996 al 1999 disegna le 20 copertine dei Cd musicali Taccuini, collana di musica aliena per le etichette Sonica e Dischi del mulo. Tiene una mostra personale presso il Centro sociale S.Q.O.T.T. di Milano, nel '96, dal titolo Corpo a corpo. Il 1997 è, per l'artista, un anno denso di eventi: tra le altre manifestazioni alle quali è invitato, si segnalano la rassegna Aperto 97 del Trevi Flash Art Museum, la personale Touch me, curata da Luca Beatrice, alla Galleria ES di Torino, e l'allestimento visivo dello spettacolo Qohelet, Innerstation al Museo d'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Anche il '98 è un anno molto importante: partecipa infatti alla rassegna collettiva dedicata al Nuovo ritratto italiano allo Spazio Consolo di Milano che, scrive Flavio Caroli nella prefazione del catalogo, si collega alla mostra sul ritratto da Leonardo a Bacon, L'anima e il volto, di Palazzo Reale. Collabora ancora con Giovanni Lindo Ferretti e i C.S.I., che compongono i testi e le musiche originali per l'importante personale dedicata a L'Apocalisse di Giovanni, curata da Luca Beatrice, Valerio Dehò e Gianluca Marziani, ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia. In questo stesso anno l'artista modenese viene segnalato dalla rivista Arte come uno dei dieci talenti emergenti nel giovane panorama artistico italiano. Numerose altre gallerie gli dedicano mostre personali: nel '98 la Sergio Tossi di Prato, il cui catalogo contiene un testo di Guido Molinari e un racconto di Alessandro Riva, e la Nickel di Seebruck; nel '99 alla Marazzani Visconti Terzi di Piacenza tiene una mostra curata da Gianluca Marziani, e Nadia Raimondi cura Clandestina alla Sala delle Colonne di Nonantola; nel 2000 presenta Siderale alla Galleria ES di Torino e un'altra mostra alla Marco Mazzi di Lodi, a cura di Maurizio Sciaccaluga; in ottobre allestisce la personale G.R.U. Grande Rumore Universale presso la Galleria Maurizio Corraini di Mantova e, nel raffinato catalogo, pubblica una sua corrispondenza con Luca Beatrice. Parallelamente partecipa anche a numerose collettive: nel 1999 Carlo Alberto Bucci inserisce significativamente una sua opera nella mostra sui nuovi Paesaggi italiani tenuta al Museo Virgiliano di Virgilio (Mantova); nello stesso anno espone, insieme a Bazan e Galliano, allo Spazio Aperto della Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Nel 2000 è uno degli artisti presentati alla rassegna estiva di la Spezia, curata da Pier Giovanni Castagnoli, Profili della giovane pittura contemporanea in Europa; in novembre è presente alla mostra Sui Generis, a cura di Alessandro Riva, tenuta al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano.

In questo decennio di intensa attività si evolve la poetica dell'artista, peraltro già ben delineata fin dai primi disegni per le riviste. Una poetica che denuncia un mondo senza futuro, profondamente alienato, dove non solo gli uomini ma anche le cose e la natura, portano indelebili le tracce di una modernizzazione violenta che abbandona e trasforma in rifiuto tutto ciò che non ha più valore: nascono così i lividi corpi nudi, le deposizioni lancinanti, le fabbriche abbandonate e vuote di volti, dove il "lavoro morto" lascia però tracce ben presenti su pareti ancora cariche di fuoco, di sudore e di fatica. Una poetica che si fa ancora più secca ed essenziale, anche mediante un disegno più "astratto" e quasi geometrico, negli ultimi grandi quadri in esterno, dove la vertigine di uno sguardo dal basso si volge su gru gigantesche, su ormai inutili strutture metalliche, che faticosamente lasciano intravedere un cielo bianco innnaturale, anch'esso irrimediabilmente trasformato dal lavoro umano. Questi soggetti compaiono anche negli oltre cento Taccuini, nei quali l'artista continua a riflettere, a volte anticipandoli, a volte approfondendoli, sui temi dei quadri. Non opere minori, però, provvisori strumenti per "appunti" pittorici, ma spazi dotati di una loro propria autonomia artistica, in forma di libro appunto, dove l'artista si esprime, forse anche in modo più calligrafico e segreto, mosso, come afferma, "dalla necessità di raccontare, dalla possibilità di poter toccare con mano e sfogliare le immagini raccolte in un oggetto".

Inaugurazione: domenica 17 dicembre, ore 11

Luogo espositivo: Biblioteca civica d'arte Luigi Poletti, Piazza Sant'Agostino 337, 41100 Modena - Tel. 059/200370 Fax 059/200380

Orario: lun. e sab. 9-13; dal mar. al ven. 9-13; 14,30-18,30

Catalogo: Testi di Luca Beatrice e Carlo Alberto Bucci, pubblicato dalla Biblioteca, L. 25.000

Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [32]
Luigi Ontani
dal 17/9/2015 al 1/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede