Biblioteca Nazionale Braidense
Milano
via Brera, 28
02 86460907 FAX 02 72023910
WEB
Conferenze e documentari d'arte
dal 7/11/2005 al 29/11/2005
02 86460907 FAX 02 72023910
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Segnalato da

San Fedele Arte



approfondimenti

Beato Angelico
Chiara Gatti



 
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7/11/2005

Conferenze e documentari d'arte

Biblioteca Nazionale Braidense, Milano

Il ciclo di conferenze e documentari d'arte inizia con la presentazione del filmto 'Beato Angelico: Dio, natura e arte', preceduto da una introduzione a cura di Chiara Gatti. Gli appuntamenti successivi vedranno protagonisti artisti come Jacopo Tintoretto, Luciano Fabro, Cristoforo Munari e Sol Lewitt.


comunicato stampa

Beato Angelico, Jacopo Tintoretto, Cristoforo Munari, Sol Lewitt, Luciano Fabro

ARTEFILM autunno 2005
conferenze e documentari d’arte; il ciclo è realizzato in collaborazione con il Ministero e le attività culturali Mediateca di Santa Teresa – Biblioteca Nazionale Braidense, Milano, Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura – Civici Musei; Mediavision

8 novembre, ore 18,15: Conferenza introduttiva di Chiara Gatti, segue il filmato: Beato Angelico: Dio, natura e arte di Pierluciano Guardagli, regia di Renato Mazzoli, Milano, 1998 – 45 minuti Mediateca di Santa Teresa – Biblioteca Nazionale Braidense

Il video presenta la vita e l’opera del celebre artista Beato Angelico, che nasce a Vicchio Mugello tra il 1395-1400. “Il pittore di questo quadro merita di stare in paradiso per ammirare quel che sulla terra ha così meravigliosamente raffigurato”: queste sono le parole che sembra siano state pronunciate da Michelangelo di fronte a un’Annunciazione dipinta nel 1430 dal Beato Angelico.

La figura del domenicano “semplice e devoto”, ha sempre affascinato la storia dell’arte per la sua capacità di elaborare le conquiste fondamentali del Rinascimento in relazione alla luce e allo spazio, restando fedele all’assunto della tradizione cristiana per la quale il fare artistico è preghiera. Dipingere è pregare.

Certo la pittura, attraverso l’imago, ricordano i dizionari dell’epoca, ha la funzione di istruire gli ignoranti, di suscitare un affetto di devozione, e soprattutto di permettere al Mistero dell’Incarnazione di potere venire giorno dopo giorno a riempire, attraverso i nostri occhi, la nostra memoria. In questo senso, i dipinti dell’Angelico non sono semplici illustrazioni, ma meditazioni, contemplazioni del mistero stesso di Dio, anticipazioni della visione beatifica.

Non si tratta del racconto di una semplice historia, di una narrazione che avviene nei tempi e negli spazi della nostra storia. Non si tratta semplicemente di imitare il nostro mondo naturale, secondo la prospettiva lineare di origine brunelleschiana. Dipingere non significa rappresentare l’aspetto esteriore delle cose che ci circondano.

L’infigurabile deve venire nella figura. Il Mistero ad-viene verso di noi. L’immagine è un luogo teologico.Le narrazioni dell’Angelico dischiudono spazi che invitano al silenzio, al raccoglimento. Il linguaggio è semplice e piano. L’atmosfera che pervade le sue opere è serena, pacata, dolce. Tutto appare dominato da una luce diffusa e dilatata. La vita dell’uomo, anche nei momenti più drammatici, non si conclude mai nella disperazione, ma in un incontro dominato dalla luce stessa, simbolo della presenza di Dio che avvolge la nostra vita. Dio è il termine ultimo della nostra vita.

L'artista lavora a Firenze e Fiesole la maggior parte della sua vita. Nel 1446 è a Roma dove per Papa Eugenio IV affresca una cappella in Vaticano, oggi andata perduta. Successivamente lavora a Orvieto dove inizia la decorazione della cappella di San Brizio nel Duomo. Successivamente sarà richiamato a Roma dove decora per Papa Niccolò V la cappella Niccolina raffigurando le Storie di Santo Stefano e San Lorenzo. Prima del 1449 esegue anche i dipinti per gli sportelli degli armadi della Santissima Annunziata che oggi si trovano al museo di San Marco. Il Beato Angelico muore a Roma nel 1455.

Altri appuntamenti:

15 novembre, ore 18,15: Conferenza introduttiva di Chiara Gatti. Segue il filmato: Tintoretto e “il secolo d’oro di Venezia” (45 minuti) a cura di Pierluciano Guardagli con Annalisa Perissa Torrini. Mediateca di Santa Teresa – Biblioteca Nazionale Braidense

22 novembre, ore 18,15: Conferenza introduttiva di Luca Frigerio. Segue il filmato: La Natura morta in Italia: Cristoforo Munari (24 minuti). Media Vision Cine&Media Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura – Civici Musei

29 novembre, ore 18,15: Conferenza introduttiva di Francesco Tedeschi. Segue i filmati: Sol Lewitt Whirls and Twirls 1 (23 minuti), Regia di Jeris Fochi. Luciano Fabro.L’araba Fenice (19 minuti), Regia di Jeris Fochi, Nico Guidetti, Media Vision Cine&Media. Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura – Civici Musei

Inaugurazione: 8 novembre ore 18.15

Mediateca di Santa Teresa, Biblioteca Nazionale Braidense
Via Brera 28 - Milano

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