Palazzo Pigorini
Parma
strada Repubblica, 29
0521 218914 FAX 0521 231142

Renato Vernizzi
dal 11/11/2005 al 14/1/2006
dal Lunedi' al Giovedi' ore 7.30-13.30 e 14.30-17.30. Venerdi' e sabato ore 7.30-13.30

Segnalato da

Eventi e Mostre - Uff. Promozione iniziative




 
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11/11/2005

Renato Vernizzi

Palazzo Pigorini, Parma

Dal chiarismo al naturalismo. La mostra presenta circa cento opere tra tele e disegni dell'artista parmigiano. Sono esposte tutte le opere piu' significative dagli esordi, ancora segnati dai ritmi deco e dalle volumetrie del 'Novecento', fino al chiarismo dei primi anni trenta, di cui e' uno dei protagonisti. Sono documentati poi il periodo espressionista della meta' del decennio e la serie dei ritratti, di profonda penetrazione psicologica.


comunicato stampa

Dal chiarismo al naturalismo

A cura di Elena Pontiggia

L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Parma (Servizio Eventi e Mostre) dedica a Renato Vernizzi (Parma, 1904 – Milano, 1972) una mostra, che si terrà a Palazzo Pigorini dal 12 novembre al 15 gennaio prossimi. La mostra presenta circa cento opere tra tele e disegni dell’artista parmigiano, e costituisce l’antologica più vasta mai dedicata all’artista.

Sono esposte tutte le opere più significative di Vernizzi, dagli esordi, ancora segnati dai ritmi déco e dalle volumetrie del “Novecento”, fino al chiarismo dei primi anni trenta, di cui è uno dei protagonisti. Sono in mostra, tra l’altro, i luminosi paesaggi di questo periodo e il famoso Ragazzo in bicicletta del 1933 (un fragile ragazzino che corre tra gli alberi, metafora della fragilità dell’esistenza). Un senso di sottile commozione lirica nel rappresentare la natura e gli uomini rimarrà costante nella pittura dell’artista.

Sono documentati poi il periodo espressionista della metà del decennio (La ronda, 1935), e la serie dei ritratti, di profonda penetrazione psicologica, fra cui il Ritratto di Emilio Radius (1938), prima testimonianza di un’intensa attività di ritrattista, che porterà Vernizzi, tra l’altro, a dipingere più volte Toscanini.

Gli anni di guerra sono segnati dalle tenere scene di vita domestica, e dalle drammatiche, emblematiche, figure di animali. La mostra si inoltra poi nel dopoguerra, quando Vernizzi guarda con attenzione alla grande pittura del Cinquecento veneto e spagnolo, a quella del Seicento olandese e dei ritrattisti settecenteschi inglesi, fino a giungere a Manet.

Accompagna la mostra un catalogo Mazzotta con un ampio testo di Elena Pontiggia, una testimonianza di Luca Vernizzi, figlio dell’artista, e approfonditi apparati critici a cura di Elena Pontiggia e Marta Mirra.

Renato Vernizzi nasce a Parma nel 1904. Inizia a dipingere negli anni Venti, dopo aver appreso i primi rudimenti della pittura dal nonno affrescatore e dal padre decoratore, perfezionando gli studi presso il pittore Icilio Bianchi e quindi all’Accademia di Belle Arti di Parma. La successiva frequentazione dell’ambiente artistico di Milano, dove si trasferisce alla fine degli anni Venti, lo porta ad avvicinarsi alla poetica del “Novecento”. Negli anni Trenta stringe un lungo sodalizio con Del Bon e approda a un chiarismo dal segno volutamente incerto, dove i volumi si dissolvono nella luce. Sono di questo periodo le più importanti esperienze espositive, fra cui le Biennali di Venezia, la Quadriennale di Roma del 1935 e la partecipazione al Premio Bergamo, dove nel 1941 vince il primo Premio. Nel dopoguerra continua la sua ricerca, apprezzata fra l’altro da De Chirico e Testori, da scrittori come Buzzati e poeti come Attilio Bertolucci. Affianca alla pittura una appassionata attività didattica (1955-1971) presso l’Istituto d’Arte di Parma. L’artista muore a Milano nel 1972.

Inaugurazione per la stampa sabato 12 novembre 2005, ore 16
Inaugurazione per il pubblico sabato 12 novembre 2005, ore 17

Palazzo Pigorini
Via della Repubblica, 29 – Parma
Orario: ore 10 - 19, chiusura lunedì non festivi.

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