Mario Airò
Stefano Arienti
Massimo Bartolini
Vanessa Beecroft
Bruna Esposito
Stefania Galegati
Miltos Manetas
Margherita Manzelli
Eva Marisaldi
Liliana Moro
Paola Pivi
Alessandra Tesi
Grazia Toderi
Vedovamazzei
Francesco Vezzoli
Contaminazioni tra arte e musica. Premio per la Giovane Arte Italiana. Le opere dei quindici selezionati (Mario Airò, Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Bruna Esposito, Stefania Galegati, Miltos Manetas, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Paola Pivi, Alessandra Tesi, Grazia Toderi, Vedovamazzei, Francesco Vezzoli) sono allestite negli spazi dell'ex Caserma Montello, in occasione della prima mostra organizzata per il nuovo Centro per l'arte contemporanea di Via Guido Reni a Roma.
Contaminazioni tra arte e musica.
Premio per la Giovane Arte Italiana.
Centro per l'Arte Contemporanea di Roma.
Il programma di sostegno e promozione dell'arte contemporanea che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha avviato in
questi anni approda a un primo significativo risultato. La giuria del concorso dal titolo Migrazioni e Multiculturalità , rivolto ai
giovani artisti italiani e promosso dal Ministero in collaborazione con l'Agenzia romana per la preparazione del Giubileo, si è
riunita a Roma nei giorni 19, 20, 21 maggio 2000 e ha selezionato i seguenti quindici finalisti: Mario Airò, Stefano Arienti,
Massimo Bartolini, Vanessa Beecroft, Bruna Esposito, Stefania Galegati, Miltos Manetas, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Liliana
Moro, Paola Pivi, Alessandra Tesi, Grazia Toderi, Vedovamazzei, Francesco Vezzoli.
La Giuria del Concorso ha evidenziato che tutti gli artisti prescelti hanno al loro attivo importanti mostre e premi, anche
internazionali.
Del panorama giovane femminile Grazia Toderi, Paola Pivi, Bruna Esposito sono state premiate con il Leone d'Oro all'ultima
Biennale di Venezia.
Attraverso il suo lavoro con il video, Toderi è spiccata per le sue capacità pittorico-formali e per il potenziale ipnotico delle sue
immagini, mentre Pivi per l'energia con cui veicola significati paradossali attraverso un sensazionale "disordine delle grandezze".
Esposito, unica italiana presente a Documenta nel 1997, seduce per il suo modo di evidenziare l'aspetto lirico della vita
quotidiana.
Margherita Manzelli, Eva Marisaldi e Francesco Vezzoli hanno rappresentato l'Italia alla Biennale di Istanbul lo scorso anno. La
prima lavora con una reinterpretazione in chiave anticonvenzionale e innovativa della pittura, Vezzoli con opere video in cui
trasforma la struttura narrativa del cinema in una ironica creazione debitrice all'odierna cultura massmediatica. Le opere di
Marisaldi sono caratterizzate da una ricerca sugli interstizi della comunicazione articolata in una poetica connotazione dello
spazio.
Della folta rappresentanza femminile fra i selezionati, Liliana Moro, già Documenta nel 1992, alla Sezione Aperto della Biennale di
Venezia del 1993 e alla mostra Minimalia PS1 a New York nel 1999, con le sue installazioni pone interrogativi ontologici sulla
percezione del mondo.
Insieme a Mario Airò, Marisaldi e Toderi, la giovane bolognese Alessandra Tesi ha già una sua opera al Museo di Arte
Contemporanea del Castello di Rivoli. Rilegge tradizioni come l'affresco e il trompe l'oeil attraverso nuove tecnologie in una
cosmesi degli spazi espositivi.
Con al suo attivo mostre e opere nei maggiori musei del mondo, Vanessa Beecroft continua a stupire per la sua analisi della
percezione dell'individuo e del gruppo e per la potenza della sua messa in scena, mentre la più giovane dei selezionati Stefania
Galegati già dalla prima metà degli anni novanta si è andata affermando con un lavoro attento all'approfondimento del rapporto
dialettico fra realtà e rappresentazione. Airò, presente anche lui nel 1999 alla mostra Minimalia al PS1, oltreché alla penultima
edizione della Biennale di Venezia nella mostra Futuro, Presente, Passato, è stato scelto per la capacità di plasmare lo spazio, il
suono e la luce allargando i confini dell'opera.
Stefano Arienti che ha ricevuto il primo premio alla Quadriennale di Roma nel 1996, presente alla mostra Aperto presso la
Biennale di Venezia nel 1990, è stato scelto per l'aspetto analitico e lucido nell'elaborazione concettuale dei suoi lavori. Finalista
per l'intensità narrativa e la capacità di coinvolgere lo spettatore in atmosfere che modificano la percezione sensoriale, Massimo
Bartolini è attualmente presente alla mostra Stanze e Segreti alla Rotonda della Besana di Milano e ha partecipato alla rassegna
dAPERTutto alla 48° Biennale di Venezia.
Il gruppo Vedovamazzei è noto per l'ironica trasgessività che applica all'indagine grottesca sulla realtà storica e sociale, mentre
Miltos Manetas, greco di nascita, italiano di formazione, è tra i selezionati grazie alla sua ricerca sulle nuove tecnologie e le
strategie di comunicazione.
Le opere dei quindici selezionati sono allestite negli spazi dell'ex Caserma Montello, in occasione della prima mostra
organizzata per il nuovo Centro per l'arte contemporanea di Via Guido Reni a Roma. In quest'occasione verranno consegnati anche
i due successivi Premi, quello della critica e quello del pubblico che visiterà la mostra.
La mostra si svolge dal dicembre 2000 al febbraio 2001 nella
porzione dell'edificio che l'architetto Zaha Hadid intende conservare.
Dopo la prima mostra il Centro avvierà una regolare programmazione di eventi culturali ed espositivi che segnerà l'inizio delle
attività , in attesa del completamento del progetto dell'architetto Zaha Hadid.
Le quindici opere del concorso Migrazioni e Multiculturalità costituiranno il primo nucleo della collezione del Centro, collezione
che verrà arricchita in seguito grazie a un primo finanziamento di quindici miliardi, previsti nella legge n. 237, 12 luglio 1999
istitutiva del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee.
Ingresso libero: ore 11 - 19 - lunedì chiuso
Centro per le Arti Contemporanee - 00196 Roma, via Guido Reni 10