Movimento Arte Contemporanea
Milano
corso Magenta, 96
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Mark Tobey
dal 29/11/2005 al 17/2/2006

Segnalato da

Eleonora Tarantino



approfondimenti

Mark Tobey



 
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29/11/2005

Mark Tobey

Movimento Arte Contemporanea, Milano

Retrospettiva. La stesura pittorica di simboli calligrafici bianchi o colorati di luce su uno sfondo astratto a sua volta composto da minuscole pennellate che si intrecciano fra loro, e' il 'modus operandi' dell'artista. ''Penso che la pittura debba transitare attraverso le vie della meditazione, e non lungo i canali dell'azione''. Con questa dichiarazione d'intenti l'artista, nato nel 1890, sintetizzo' la sua adesione spirituale all'Espressionismo Astratto americano.


comunicato stampa

''Penso che la pittura debba transitare attraverso le vie della meditazione, e non lungo i canali dell’azione''.

Con questa dichiarazione d’intenti, Mark Tobey (Centerville, 11 dicembre 1890 - Basilea, 24 aprile 1976) sintetizzo' l’adesione ''spirituale'' all’Espressionismo Astratto americano che diede lustro a Jackson Pollock, Willem de Kooning e Arshile Gorky.
Al pittore studiato e appassionatamente ''metabolizzato'' da Keith Haring, che ne apprezzo' le fitte pulsazioni dei segni, Movimento arte contemporanea dedica una retrospettiva con un’accurata, inedita selezione di opere.

La cosiddetta ''white writing'' (scrittura bianca). Cioe' la stesura pittorica di simboli calligrafici - bianchi o colorati di luce - su uno sfondo astratto, a sua volta composto da minuscole pennellate che si intrecciano fra loro. E' il ''modus operandi'' di Mark Tobey, che dal 1906 al 1908 frequenta i corsi dell’Art Institute of Chicago per poi trasferirsi a New York dove svolge mansioni di illustratore per la rivista di moda ''McCall’s''. Nel 1918 la svolta esistenziale e artistica: si converte alla fede Baha’i, che lo spinge ad esplorare la rappresentazione spirituale nell’arte, quindi studia nel 1922 la calligrafia cinese e nel 1926, in Medio Oriente, la scrittura araba e persiana. Viaggiatore instancabile (da Seattle al Devonshire inglese, dal Messico all’Oriente), nel 1934 approda in un monastero Zen di Kyoto. L’anno seguente libera nei quadri la ''scrittura bianca'', segno preponderante che gli fara' raggiungere importanti me'te espositive come la Willard Gallery di New York (1944), il Palace of the Legion of Honor di San Francisco (1951), la Galerie Jeanne Bucher di Parigi (1955), la Biennale di Venezia (1958) e il Muse'e des Arts De'coratifs di Parigi (1961), enfatizzando soprattutto gli aspetti trascendentali della sua arte.

Immagine: Rising, carta, 1967

Catalogo disponibile in galleria.

MOVIMENTO arte contemporanea: Victoria Fernandez (tel. 02/436246)
UFFICIO STAMPA: Eleonora Tarantino Press & Media (tel. 335/6926106) pressmedia@tin.it

Inaugurazione: mercoledi' 30 Novembre 2005 - ore 18.30

Movimento arte contemporanea
Corso Magenta 96 - 20123 Milano
Orari: Lunedi'- Venerdi' 14 -19. Ingresso libero

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