Galleria Bianca Maria Rizzi
Milano
via Molino delle Armi, 3
02 58314940
WEB
Emilia Faro
dal 28/11/2005 al 12/12/2005
Mar - ven 15 - 19.30 Mer 13 - 19.30 Sab 11 - 13 e 15 - 19.30. Lunedi' e mattino su appuntamento

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Galleria Bianca Maria Rizzi



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Emilia Faro
Chiara Canali



 
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28/11/2005

Emilia Faro

Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano

Noli me tangere


comunicato stampa

Noli me tangere

A cura di Chiara Canali

"Ho visto un volto con mille espressioni, e un volto con un'espressione sola, come se fosse chiuso in uno stampo. Ho visto un volto sotto il cui velo di splendore si scorgeva la bruttezza, e un volto di cui dovevo sollevare il velo di splendore per contemplarne la bellezza. Io conosco i volti, perche' guardo attraverso la tela che i miei stessi occhi tessono, e vedo la realta' che e' al di sotto."
Kahlil Gibran

L'arte del ritratto incarna, per cosi' dire, l'essenza stessa della pittura; un uomo di fronte a un altro che ne insegue, senza saperlo, la verita' dell'essere. Osservando cio' che si cela dietro un occhio azzurro, o cosa esprime quel labbro pendulo, o quel naso arrogante, o il colore cosi' terreo dell'incarnato, a poco a poco l'artista, con l'impatto violento dei colori e la traccia marcata delle forme, con il gioco di luci e di ombre, fa vivere un essere umano, quell'essere unico e inconfondibile tra tanti. Con la delicatezza e la leggerezza della tecnica ad acquarello, Emilia Faro dipinge volti di un generico quanto affine universo femminile: si tratta di giovani donne, facce amiche e conosciute ritratte sul momento, oppure visi anonimi e sconosciuti colti all'interno di qualche rivista e mutati nella loro fisionomia, pur mantenendo fede all'espressione degli occhi. Ogni particolare del viso e', per l'artista, testimonianza visibile dell'esperienza piu' intima di ciascun individuo.
"La figura umana mi appaga. Vi ritrovo tutto. Mi affascina la varieta' dei volti, quei volti che ogni giorno cerco disperatamente e che mi sfuggono. Mi commuovono un particolare del viso, un pensiero segreto, tragiche testimonianze dell'unicita' di ogni essere umano" cosi' l'artista giustifica le ragioni di una ricerca pittorica incentrata esclusivamente sul volto. Piu' che pittrice Emilia Faro si considera una disegnatrice proprio perche' l'impiego della tecnica ad acquerello l'avvicina a un'esecuzione simile al disegno, padre di tutte le arti e fondamento stesso di ogni ideazione, secondo la concezione vasariana. L'artista, nei suoi ritratti, sfrutta appieno tutte le potenzialita' di questa tecnica: rapidita' nell'esecuzione, pochi, essenziali tratti per definire il contorno di un viso, in modo sia aggraziato che drammatico, e per rendere la delicata trasparenza della pelle, zone di carta completamente prive di colore o rese trasparenti attraverso le velature. La purezza e freschezza dell'acquarello su carta rendono bene il senso di leggerezza dell'anima umana. Gli aloni di colore provocati dall'acqua sul foglio le consentono di ottenere un'astrazione del volto che pero' non impedisce di cogliere la consistenza materica delle forme.
Gli acquarelli di Emilia Faro contraddicono le caratteristiche di pura descrizione fisica, sottolineando l'importanza di una realta' ideale che si proietta sull'immagine, piegandola e talora deformandola alla propria soggettivita'. Proseguendo sulla linea di una semplificazione coloristica iniziata da Toulouse Lautrec e portata alle estreme conseguenze da Egon Schiele, l'artista stende poche macchie di colore, ora smorte, ora vivaci, che acquistano valore drammatico nella reciproca contrapposizione. Scopo essenziale dei ritratti diventa allora quello di rivelare immediatamente le emozioni e le impressioni suscitate dall'incontro con quel particolare volto: se predominano gli occhi, viene esaltato il lato spirituale del soggetto; quando invece sono sottolineate le labbra e' il lato fisico, puramente carnale, che prevale.
Con intensa partecipazione emotiva Emilia Faro sembra avvicinarsi alle sue creature con l'intenzione di scoprirne l'identita' piu' intima. La concentrazione interiore (Lux cordis), la fermezza spirituale (Noli me tangere), la disperazione (Se ipsa cruciavit), il fuoco (Concupisco), il furore (Odi et amo), l'appagamento dei sensi (Omnia vincit amor), il sogno dell'anima pura (Pura Vestis) culminano in queste figure femminili. Si ha l'impressione che esse abbiano preso sulle loro spalle il destino e l'angoscia di tutti, quell'angoscia che deriva dalla nostra condizione umana e che prescinde dall'amore e dalla bellezza.

Disponibile catalogo trilingue a cura di Chiara Canali

Inaugurazione martedi', 29 novembre 2005 dalle ore 18 alle ore 22
Sara' presente l'artista

GALLERIA BIANCA MARIA RIZZI
Via Molino delle Armi, 3 20123 Milano
Mar, gio, ven, dalle 15 alle 19.30.
Mer dalle 13 alle 19.30.
Sab dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 15 alle 19.30.
Lunedi' e al mattino su appuntamento.

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