OpenSpace
Milano
Via Marconi, 1
WEB
Art from Wales
dal 17/1/2001 al 18/2/2001
02 88464102 FAX 02 88464117
WEB
Segnalato da

Giovanna Pincella



approfondimenti

Roberto Pinto



 
calendario eventi  :: 




17/1/2001

Art from Wales

OpenSpace, Milano

A new generation. Mostra d'arte contemporanea. Artisti presenti: Louise Adlam, Peter Bobby, J.Brooks, Stefhan Caddick, Michael Cousin, David Cushway, Paul Emmanuel, P. Finnemore, Paul Granjon, Tony Hall, Keith Hardwick, David Hastie, Karen Ingam, Ali Roche, Jennie Savage, Anthony Shapland and Victoria Tillotson. La mostra e' cura di Roberto Pinto, in collaborazione con il British Council, the Arts Council of Wales.


comunicato stampa

A new generation. Mostra d'arte contemporanea.

Artisti presenti: Louise Adlam, Peter Bobby, J.Brooks, Stefhan Caddick, Michael Cousin, David Cushway, Paul Emmanuel, P. Finnemore, Paul Granjon, Tony Hall, Keith Hardwick, David Hastie, Karen Ingam, Ali Roche, Jennie Savage, Anthony Shapland & Victoria Tillotson.

La mostra espone una creatività poco conosciuta ma emergente, nuova ma con una precisa identità. La mostra all'Openspace, spazio-laboratorio del Comune di Milano, Settore Giovani, racconta i percorsi artistici di una generazione di giovanissimi artisti che sceglie come luogo di attività il proprio posto di origine: il Galles. Il Galles, luogo di nascita della maggior parte degli artisti presenti all'Openspace, non è considerato come unico cuore propulsivo di un arte fortemente connotata dal punto di vista nazionale, ma bensì viene visto come uno dei tanti possibili centri di produzione artistica. Pur lavorando ed essendo conosciuti nei circuiti internazionali, questi giovani artisti gallesi si muovono dalla convinzione che nessun luogo, ormai, è periferia, e che l'arte non deve necessariamente partire da Londra o New York. La mostra si articola attraverso video, foto e installazioni. Un centro documentazione mette a disposizione del pubblico cataloghi riguardanti i lavori degli artisti e informazioni sulle istituzioni pubbliche del Galles (scuole d'arte, università, gallerie private)
La mostra è cura di Roberto Pinto, in collaborazione con il British Council, the Arts Council of Wales.

Luogo: Openspace, Palazzo dell'Arengario via Marconi 1, piano Ammezzato
Orari: 11.00 19.00, sabato e domenica 14.00 17.00
Inaugurazione: 18 gennaio 2001 ore 18.00
Ingresso: libero
Informazioni al pubblico: tel 02 88464130/106



Conferenza di Iwan Bala al British Council, via Manzoni 38, 19 gennaio 2001 ore 18.00

Artista e critico, Iwan Bala, presenterà con l'ausilio di diapositive e materiale illustrativo uno spaccato della situazione artistica in Galles, le sue radici storiche, le sue peculiarità e le molteplici facce della situazione attuale.


Opere e artisti
Titoli, informazioni e dettagli di:

Louise Adlam
Titolo: Return to Barry Island
Video
Durata: 5 minuti
'Ritorno all'isola di Barry' in un certo senso, ci fa pensare a una gita nostalgica, forse di una persona che aveva vissuto lì nel passato o che vi aveva trascorso una vacanza. L'ormai vecchio metraggio cinematografico a 8 mm del lungomare presso la località di villeggiatura, appartiene alla tradizione vacanziera, ma le immagini che vediamo sono vuote come le fotografie di Parigi scattate da Dauguerre. La decadente località di villeggiatura sembra avere superato il suo apogeo essendo stata costruita sul business che vende beni effimeri e di breve durata. L'isola di Barry presenta uno splendore alquanto diverso da quello di altre località di villeggiatura come Brighton o Bouthnemouth, ma attrae uno stesso numero di villeggianti durante il periodo estivo.

Stefhan Caddick
Titolo: Pleasure City
Video
Durata: 60 minuti
Alla 'Great Exhibition' la messa in mostra del corpo femminile era stata ridotta a poche statue.. alla spiaggia il corpo della ragazza adolescente o in età prepubere era diventato un ideale culturale. La sontuosa località di villeggiatura marina dell'Inghilterra vittoriana era diventata un agglomerato di 'Crystal Palaces' per la libido; luoghi dove il consumatore maschile poteva diventare.. un intenditore di ninfette. Il tranquillo spazio era stato trasformato in un luogo di puro sesso.

Thomas Richards, 1990
La Cultura della Comodità dell'Inghilterra vittoriana/The commodity culture of Victorian England
Questa parte di video fa parte di un più vasto corpo di lavoro chiamato 'Città del Piacere' titolo preso a prestito dalla descrizione fatta da Thomas Hardy della 'luccicante novità' che fu Bournemouth, località di villeggiatura marina durante la sua vittoriana epoca di maggior prosperità.
Il lavoro si è sviluppato in risposta alle vecchie cartoline riproducenti la città, con i loro puri colori e l'insistenza nell'osservare ciò che John Urry ha chiamato i 'palesi significanti' della località di villeggiatura marina.Il litorale britannico negli anni novanta presentava ancora tracce delle sue origini vittoriane attraverso i suoi moli e chioschi per bande musicali, ma la sua popolarità è calata. Lo 'spazio di tranquillità' di Richard è ora pieno di una tensione diversa ed ha ereditato una generazione di voyeur.

Michael Cousin
Titolo: Untitled
Durata: varia
Normalmente il tic è seguito dal tac a sua volta seguito dal tic, ma oggi l'orologio si è fermato a metà del suo primo tic. La fine era nell'aria. Il domani non cadeva più in oggi che si catapultava nel ieri. La linea degli eventi era finita. Il tempo ne aveva avuto abbastanza. Voleva viaggiare in qualsiasi modo gli fosse possibile. Il passato poteva influenzare il futuro, poteva influenzare il passato poteva influenzare il momento presente.
Cousin si sofferma e ci lascia aspettare il prossimo sviluppo di una data sequenza di eventi lasciando che lo spettatore attenda. Ci obbliga a considerare il momento che segue subito ciò che è appena accaduto e che precede ciò che ci si aspetta che accada. Il lavoro utilizza narrative intervallate da pause, brevi periodi di riposo o esitazione che distraggono il coinvolgimento dello spettatore con la sequenza degli eventi. Più che leggere la frase egli attira la nostra attenzione al punto.
Gli eventi che accadono ora, in questo momento, possono solo influenzare il nostro futuro. Le cose che accaddero ieri o un anno fa possono arrivare a toccarci ora. Le cose di domani giacciono in attesa nel nostro oggi. A quale punto noi siamo più o meno coscienti di tutto ciò? Il tutto può offrire un infinita possibilità o un immanente solidità
Michael tenta di scoprire un 'non/lato' peculiare del presente per chiudere quel divario che c'è tra l'immaginato e l'adesso'
Dobbiamo consumare preziosi momenti del tempo che passa attraverso noi e a fianco a noi. Noi passiamo attraverso il tempo. Il tempo nella sua interezza. Perché permettergli di usarci? Esso non è veramente lì . Non cambiamo con il tempo , è il tempo che cambia con noi. Svegliatevi e guardatevi attorno. Sospendete la credenza nel tempo, la nostra aspettativa e paura di esso, e possiamo fluttuare nell'aria. Fermatevi, guardate e ascoltate. Non guardate semplicemente in entrambe le direzioni. Guardate ovunque.

Tony Hall
Titolo: Pond Life
Antony Hall usa un processo scientifico di ricerca come chiave alla sua espressione di idee. Il suo lavoro traccia un sentiero attraverso il terreno ben definito della relazione tra arte e scienza
Il suo lavoro ha l'apparenza esteriore di una serie di esperimenti scientifici mentre di fatto essi hanno in sé lo stesso valore di intraprendenza e osservazione dell'esperimento quanto della risultante conclusione.
Hall esplora gli altri mondi e fenomeni, dal più piccolo al più grande. Come un dio benevolo, Hall presiede su mondi in miniatura, scoprendo i risultati delle sue ricerche per noi osservatori.

Keith Hardwick
Titolo: Untitled
L'idea di un esistenza determinata antecedentemente o costretta ci arriva attraverso il lavoro di Keith Hardwick. 'Il mio lavoro si avvale del mio mondo domestico e di me stesso, come una località dalla quale esplorare i termini attorno all'esistenza umana e alla sua identità, ai suoi comportamenti nell'ambito di quelle aree come la nudità, la sessualità e tipologia maschile. Vedo l'identità costituita attraverso una sorta di ripetitiva performance di noi stessi di come uno immagina di essere nelle propria fantasia. L'identità diventa una specie di fiction personale costretta dalla singolare percezione di ognuno di noi sia di ciò che uno è, che di ciò che uno crede di poter diventare. Questa costrizione è pesantemente influenzata dal proprio passato, dalla propria esperienza, sessualità, classe sociale, età.
L'uso di immagini della propria casa da parte di Keith ha molte ragioni: in particolare la formazione di sé stessi attraverso la propria casa e situazione domestica.

Ali Roche
Titolo: 'AnamorphosisII'
Video
Durata: 5 minuti
Il lavoro di Ali Roche si focalizza sulla "rappresentazione" che influenza la nostra comprensione del mondo. Anamorfosi II mostra un fatto realmente accaduto che non viene ad essere capito nella sua vera sostanza a causa della sua rappresentazione. Seguiamo la discesa di un paracadutista, dalla sua posizione nel cielo, fino all'atterraggio finale in un cortile sul retro di una casa.
Siamo invitati a coinvolgerci, partecipare ed accettare la narrativa del film allo stesso modo in cui noi entriamo in collisione e viviamo i nostri propri sogni ad occhi aperti. File di pensieri immagini e fantasticherie vagano nelle nostre teste.

Jennie Savage
Titolo: Dissecting images
Ogni immagine esiste nell'ambito del regno della sua cornice che la trattiene. Le immagini appartengono alle nozioni dell'immagine pittorica e allo stesso tempo sono parte del quotidiano. È comunque impossibile perdersi nei segreti dell'immagine perché il suo accadere è un costante richiamo al fatto che tutto ciò che noi vediamo è una facciata , i fili, le luci e il proiettore sono una distrazione dall'immagine ma sono altresì interessanti di per sé come oggetti.
Il lavoro si prefigge quindi di definire la sua propria realtà come un oggetto che va oltre la facciata della semplice immagine, diventa una cosa in sé stessa che esiste nell'ambito delle proprie barriere. I meccanismi sono rivelati in un processo che non ha bisogno di essere nascosto: questo è truciolato e io non sono un falegname.

Anthony Shapland
Titolo: 'Gravitas'
L'artista alla fine del ventesimo secolo è come un alchimista non alla ricerca dell'oro, ma trascinato verso la perfezione che porta con sé un fascino con dicotomie - il vile ed il prezioso, il sostanziale e l'inconsistente.
Con gran parte del lavoro la vicina assenza di attività o la ripetizione di una stessa attività da all'osservatore un elevato senso della sua fisicità, la sua presenza distante da eccessi di immagine e suono. La sensazione di essere presente di fronte al quasi nulla, la consapevolezza di sé stessi, è certamente sempre legata ad un senso di fisicità: la relazione del corpo con lo spazio e il conseguente gioco della presenza e dell'assenza.

Victoria Tillotson
Titolo: from room to room
video
Durata : 20 minuti
La nostra casa è una cosa molto personale e specifica per ognuno di noi. In un certo modo si potrebbe considerare come un estensione della nostra personalità, in un altro è una costruzione in cui noi non ci sentiamo mai completamente a nostro agio. Victoria usa frammenti della sua casa per condurre indagini sull'identità, libertà, costrizione e rappresentazione.
Il video di Victoria Tillotson 'Di Stanza in Stanza' è una bellissima osservazione della sequenza di comuni eventi nell'ambito famigliare dell'artista durante le celebrazioni post natalizie. Il punto focale del lavoro è Bradley il criceto che si aggira per la casa in una trasparente sfera per criceti disegnata per creare un ambiente sicuro in cui aggirarsi liberamente. La sfera in realtà è un ostacolo infinito che incastra Bradley sotto le sedie, gli fa colpire tavoli e lo fa scontrare sia con altri animali che con persone. La sequenza è a volte comica e a volte dolorosamente snervante mentre l'animale tenta di negoziare la sua situazione.
Il lavoro di Vicki usa questo evento abbastanza ordinario per ritrarre delle preoccupazioni più complesse nell'ambito dell'esistenza umana. C'è una intrinseca contraddizione nell'ambito dell'esistenza umana - libertà e costrizione. Il senso che uno sia libero e apparentemente in controllo può influenzare il cambiamento, può aver effetto sugli eventi della vita. Comunque, simultaneamente c'è una struttura predeterminata all'esistenza, tale struttura avendo una rilevanza in qualsiasi cosa, ci permette di scegliere liberamente se portarla avanti. Di Stanza in Stanza esplora questo ideale attraverso un ordinario contesto sociale.

Paul Emmanuel
Nel generale contesto del mio lavoro, la dissoluzione della parentesi fotografica elimina l'abituale pratica di una struttura simbolica comportamentistica. Come conseguenza di ciò la fotografia esiste come una forma allegorica esterna dell'Elettroforesi del Gene (impronta del DNA). Questa proiezione espulsa configura lo 'I' e 'eye' dialettici vedendo la relazione tra l'individuo e il mondo esterno come un determinate psicologico dell'esperienza. Dal soggetto all'oggetto, dall'interno all'esterno.
I meccanismi della macchina fotografica sono usati come mediatori nella conversione di formazioni fenomenologiche in attività culturali surrogate attraverso l'uso di osservazioni pragmatiche che registrano la sostituzione di un dato ordine esterno.

Paul Granjon
Titolo: Cybernetic Parrot Sausage
Ripreso durante un viaggio di ricerca in Germania, il Cybernetic Parrot sausage racconta dell'improbabile ibridazione bioelettronica di una salsiccia tedesca industriale di grossa misura e di un pappagallo giocattolo fatto in Cina. Il cybernetic parrot Sausage è il secondo episodio della serie "Due minuti di esperimenti e intrattenimenti" prodotti e diretti da Paul Grajon tra il 1996 e il 1999.
Ulteriori informazioni su www.zprod.org

David Hastie
David Hastie lavora con un ecclettico mix di materiali riciclato dai suoi immediati dintorni rurali e dall'industria: legname riciclato, vagoni letto ferroviari, assi d'impalcature, ferro corroso, legno bruciato e vecchie lamiere di piombo dei tetti. Il suo lavoro è stato descritto come evocanti Ostructures di sentimento, contenenti Othat centro della verità delle nostre condizioni e, l'essere Omonumental; ma questa monumentalità non è pomposamente solenne, è modificata dall'intelligenza e dall'umore.

Jonathan Brooks
Titolo: Inauguration
Un saggio di 40 secondi tratto dall'archivio raccolto dal servizio televisivo per l'inaugurazione delle presidenza agli U.S.A di Bill Clinton. Il risultato provoca un senso di ansietà e apprensione che rappresenta la preoccupazione nei confronti della natura onnipotente del potere politico.


Ufficio Stampa: tel 02 88464105, 02 88464132, 0347 7705781

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Gerdi Gutperle
dal 13/5/2005 al 18/6/2005

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