Galleria Neon
Bologna
Via Zanardi 2/5
051 5877068

Somewhereovertherainbow
dal 25/1/2001 al 1/3/2001
051 264008 FAX 051 6562907

Segnalato da

Galleria Neon




 
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25/1/2001

Somewhereovertherainbow

Galleria Neon, Bologna

Somewhereovertherainbow nasce da un progetto destinato a inserirsi fra le manifestazioni di Bologna 2000. Somewhereovertherainbow e' pensata come una mostra aperta: l'architettura della mostra e' legata al film, le opere si dispongono progressivamente ad arricchire il progetto, ad offrire nuovi punti di vista, ulteriori elementi di conoscenza.


comunicato stampa

Mostra di Nico Dockx, Ulrike Gruber, Eva Marisaldi, Dörte Meyer, Sissi, Alessandra Tesi, Gina Tornatore, Nathalie Van Doxell.

Somewhereovertherainbow nasce da un progetto destinato a inserirsi fra le manifestazioni di Bologna 2000: non nego una certa riluttanza nell'assemblare una mostra al femminile, sono convinto che sia riduttivo parlare di arte delle donne e di arte degli uomini quando i linguaggi degli artisti - pur non potendo prescindere da un'impronta culturale-antropologica che trasmette la tradizione della cultura maschile e quella della cultura femminile disegnando ruoli e definendo rapporti di subordinazione - agiscono con estrema libertà, caso mai rivendicando e non subendo peculiarità attribuibili al genere.

Ciò che vale soprattutto per gli artisti giovani che si servono dell'arte come di un metalinguaggio all'interno del quale varie e diverse sono le forme di espressione, tutte utili per dare forma a un dispositivo di relazione con il mondo, superando spontaneamente in questo modo anche la distinzione dei generi.

Che poi è un esercizio in cui le donne riescono forse più facilmente, con più naturalezza e che, ad esempio, si rispecchia nella grande capacità delle artiste di servirsi anche di strumenti tecnologici, tradizionalmente appannaggio degli uomini. Attualmente si sta affermando una giovane generazione di artiste che, contrariamente a quanto avveniva in un passato anche molto prossimo, incontrano una grande disponibilità da parte dell 'sistema dell'arte', e hanno la possibilità di proporre la loro sensibilità rivendicando alcune una specificità del femminile rifiutando altre qualsiasi distinzione fra artsta donna e artista uomo: è un dato di fatto incontrovertibile, come sottolineano Emanuela De cecco e Gianni Romano nell'introduzione al volume 'Contemporanee', Costa&Nolan, 2000.

Somewhereovertherainbow naturalmente arriva dritto dritto dal Mago di Oz, passando per il saggio scritto nel 1992 da Salman Rushdie per The British Film Institute (titolo originale The Wizard of Oz, tradotto in italiano da Paolo Bertinetti e pubblicato nel 1993 nella collana Aperture, Linea d'Ombra Edizioni, Milano) in cui leggiamo, a pag. 34, che "uno degli aspetti che più colpiscono nel Mago di Oz è l'assenza di un eroe maschile -perché, nonostante il loro cervello, il loro cuore e il loro coraggio, è impossibile pensare allo Spaventapasseri, all'Uomo di Latta e al Leone Codardo come ai tipici protagonisti dei film hollywoodiani. Nel film il centro del potere è un triangolo sui cui vertici si trovano Dorothy, Glinda e la Strega; il quarto vertice, su cui per la maggior parte del film si pensa che si trovi il Mago, risulta essere un'illusione. Il potere degli uomini, viene suggerito, è illusorio; il potere delle donne è reale".

Ma infine quello che davvero mi interessa è raccogliere insieme i lavori di alcune artiste, e verificare in che modo ognuna di loro sia unica. E le scelte? in qualche caso perché c'è un rapporto di collaborazione consolidato (Marisaldi, Tesi, Meyer), in qualche caso perché sono curioso e sono stato attratto da qualche opera che ho incontrato in una mostra o in una fiera (Berkhemer, Tornatore, van Doxell), e poi un caso di conoscenza 'riflessa' tramite la sensibilità di un altro artista, Gianluca Cosci (Dockx), un caso singolare in cui si intrecciano l'interesse per la pratica artistica e la comune passione per l'arrampicata (Gruber), infine il caso speciale di una giovanissima (Sissi).

Somewhereovertherainbow è pensata come una mostra aperta: l'architettura della mostra e` legata al film, le opere si dispongono progressivamente ad arricchire il progetto, ad offrire nuovi punti di vista, ulteriori elementi di conoscenza: entreranno Sandrine Nicoletta, Sergia Avveduti, Domenica Bucalo...

Dopo l'anteprima alla galleria Neon di Bologna somewhereovertherainbow sarà nel prossimo mese di marzo alla galerija SKUC di Lubljana (SLO) e poi nel mese di aprile alla galérie Vigna di Nice (F).

Somewhereovertherainbow sarà anche un magazine ricco di immagini e di testi assemblati dalle stesse artiste; magazine aperto, come la mostra, e destinato ad arricchirsi di contributi e a seguire l'evolversi della mostra nei suoi spostamenti nei diversi luoghi.

Inaugurazione - venerdì 26 gennaio - dalle 20.30 alle 23.00

Orario - tutti i giorni - dalle 16.00 alle 20.00 - chiuso lunedì e festivi

Galleria Neon - via Bersaglieri 5/b - Bologna - Tel. 051 264008 - Fax. 051 6562907

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