Galleria Miralli - Portico della Giustizia Sec. XII
Viterbo
via S. Lorenzo, 57
0761 340820
WEB
Inseguendo il coniglio bianco
dal 10/12/2005 al 27/12/2005
Tutti i giorni 17.30-19.30, esclusi festivi

Segnalato da

Galleria Miralli




 
calendario eventi  :: 




10/12/2005

Inseguendo il coniglio bianco

Galleria Miralli - Portico della Giustizia Sec. XII, Viterbo

Dov'e' ora Alice? Roberto Pupi la cerca nei volti infantili: le sue fotografie, impressionate direttamente sulla tela emulsionata estroflessa, si trasformano in oggetti tridimensionali biomorfi. Andrea Marini ritrova i luoghi del meraviglioso evocando dimensioni naturali/artificiali. Per le sue sculture usa resine, materiali plastici e metalli che si combinano in modo da suggerire possibili forme organiche.


comunicato stampa

Andrea Marini e Roberto Pupi

a cura di Loris Schermi

Un viaggio nella psiche, attraverso le porte della memoria. I ricordi, evanescenti, si materializzano confondendosi col sogno, affiorano particolari, altri si perdono. Alice e' corsa dietro al coniglio bianco, verso un onirico mondo sotterraneo fatto di paradossi, di assurdita' e non sense. Alice ha guardato dentro di se', immergendosi in una dimensione fantastica costituita da sogni e reminiscenze dell'esperienza reale in continuo contatto. Dove porta il suo viaggio allucinatorio? Dov'e' ora Alice? Roberto Pupi, la cerca nei volti infantili di bambina, fissa il ricordo di un'innocenza che non puo' essere eterna.

La ferma, la conserva, la rende immortale innalzandola a custode di una memoria archetipica e individuale. L'immagine fotografica, impressionata direttamente sulla tela emulsionata estroflessa, si trasforma in oggetto tridimensionale biomorfo e instabile che sembra incapace di mantenere la propria forma. Come imprigionata in una bolla di sapone, rimane confinata da una membrana invisibile che la svela ma la isola irrimediabilmente dall'ambiente circostante. E' memoria, e' dimensione onirica, e' l'illusione della tangibilita' fisica del passato che insegue con lo spirito di un archivista, collezionista di ricordi. Un desiderio freudiano di materializzare cio' che popola il subconscio, lo stesso che caratterizza il lavoro di Andrea Marini, compagno di viaggio di Pupi in questa mostra a due.

Marini ritrova i luoghi del meraviglioso peregrinare, evocando contrasti e contatti tra dimensione naturale e artificiale. Resine, vetroresine, materiali plastici e metalli si combinano in strutture che suggeriscono possibili forme organiche dalle immense potenzialita' evolutive. Elementi primordiali che sembrano alludere ad una nuova biologicita' che come un virus si adatta a diverse situazioni. Marini plasma la materia giocando con le proprieta' fisiche dei materiali, sottomettendole alla mormidezza delle forme organiche che sembrano attendere solo un soffio, un alito di vita. Se e' vero che la fotografia e' di per se sublimazione di un esatto momento e' altrettanto vero che la scultura ne amplifica le intrinseche caratteristiche. Una lezione che i due artisti sembrano conoscere a fondo: Pupi rende la fotografia tridimensionale e Marini, viceversa, cogliendo l'attimo esatto di una imminente trasformazione, trasferisce le potenzialita' del media fotografo nella scultura. In comune obiettivo di rendere eterno il momento fugace sembra inseguire l'ancestrale umana illusione di sconfiggere la morte. La dimensione allucinatoria del viaggio interiore, solo apparentemente offre una protezione dalla realta' eterna e inevitabilmente si fa strumento per svelare i lati piu' oscuri della nostra interiorita', da un lato memoria di momenti passati e dall'altro visione di un futuro inquietante.

Immagine: Andrea Marini, Selva

Inaugurazione: domenica 11 dicembre 2005, ore 11.00

Galleria Miralli
Via S. Lorenzo, 57 - Viterbo
Orario: Tutti i giorni 17.30-19.30, esclusi festivi

IN ARCHIVIO [34]
Innocenzo Monescalchi
dal 4/10/2014 al 29/10/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede