Galleria Zaion
Biella
Salita di Riva 3 (Lanificio Pria)
015 27776
WEB
Giancarlo Manneschi
dal 2/12/2005 al 27/1/2006
gioved' - sabato ore 16.30 - 19.30

Segnalato da

Zaira Beretta



approfondimenti

Giancarlo Manneschi



 
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2/12/2005

Giancarlo Manneschi

Galleria Zaion, Biella

Interni. Il suo lavoro si incentra sopratutto sul tema di interni, dipinti a olio su tela. Sono stanze della memoria, immerse nella penombra e piene di oggetti: tracce di una vita che ha lasciato su quegli oggetti e in quegli ambienti un condensato di ricordi.


comunicato stampa

Interni

Il lavoro di Giancarlo Manneschi si incentra sopratutto sul tema di interni, dipinti a olio su tela.

Queste immagini di interni sono stanze della memoria, immerse nella penombra e piene di oggetti.
Sono le tracce di una vita che ha lasciato su quegli oggetti e in quegli ambienti un condensato di ricordi. Ed e' proprio l'assenza in quei luoghi della figura umana, di quei misteriosi abitanti, che affascina e costringe ad andare oltre la tela, in cerca di quelle vite dalle immagini soltanto evocate.

A chi appartengono quei libri, quei quaderni, quei quadri?
Come investigatori dovremmo ricostruire l'identita' e il passato di una soggettivita' indagando sulle sue "relazioni oggettive"; come filosofi dovremmo rintracciare un'anima a partire dalla materia inorganica. In realta' e' come se si fosse spinti a cercare un senso profondo racchiuso in quelle pareti, un principio metafisico che unirebbe quel "mucchio" di oggetti solo in apparenza distribuiti casualmente. Si avverte un silenzio, un momento di pausa, tutto e' rimasto come quando e' stato abbandonato dai suoi abitanti.
Allo stesso tempo c'e' una presenza che sfugge al nostro controllo ma che si intuisce all'interno delle grandi stesure scure, delle ombre che nella loro oscurita' sembrano inghiottire tutto, oppure nei forti contrasti che dividono in modo tagliente ombre e luci, che fanno sprigionare un'energia particolare alle cianfrusaglie, testimoni di una vita di routine.
Questa presenza si avverte anche nella malinconia di quella luce soffusa che sopratutto nei lavori in bianco e nero, nel gioco tra caldo e freddo, porta l'osservatore in una sfera di ricordi, memorie, nel passato di un album fotografico.
C'e' un coesistere di due momenti antagonisti: l'uomo civilizzato che porta la sua parte primordiale, non-razionale e istintiva dentro di se nella sua vita controllata e civilizzata. Manneschi ci presenta una scena realistica, precisa e dettagliata con l'intento di farci andare oltre, di farci vedere anche se in modo illusorio, chi abita la scena, tanto da farcene avvertire la presenza.
La pittura diventa il veicolo, il medium di una comunicazione la cui parte nascosta viene intuita, pensata e di conseguenza completata dall'osservatore.

Galleria ZAION
Salita di Riva 3 (Lanificio Pria) 13900 Biella
da giovedi' a sabato dalle 16.30 alle 19.30

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