The British School at Rome
Roma
via Gramsci, 61
06 32649385 FAX 06 3221201
WEB
Overlap1
dal 13/12/2005 al 22/12/2005
Periodo mostra: h 16.30-19.00 o su appuntamento; Dom chiuso

Segnalato da

Giulia Del Fabbro




 
calendario eventi  :: 




13/12/2005

Overlap1

The British School at Rome, Roma

L'esposizione presenta il lavoro di 7 artisti (pittura, ceramica, mixed media, video) e di due architetti residenti alla British School at Rome. Le opere sottolineano uno straordinario intreccio di generazioni, tecniche ed esperienze diverse. Artisti: Ian Charlesworth, Lucy Jenkins, Francis Lamb, Lauren Lavitt, Steven MacIver, Keith Roberts, Susan Robey, Sarah Stead, Sharon Thomas. A cura di Jacopo Benci.


comunicato stampa

Collettiva

La prima delle tre collettive della serie Fine Arts 2005-2006 dell'Accademia Britannica che inaugurera' mercoledi' 14 dicembre 2005 alle 18.30, mostrera' il lavoro di 7 artisti (pittura, ceramica, mixed media, video) e di due architetti residenti alla British School at Rome. Le Fine Arts “mostras" (come le chiamano all’Accademia), che in anni recenti hanno visto passare nomi ormai affermati dell’arte contemporanea britannica come Mark Wallinger, Adam Chodzko e Lucy Gunning, rappresentano per questi artisti emergenti britannici e del Commonwealth un momento di elaborazione degli elementi che li hanno ispirati ed influenzati durante la loro esperienza romana. Con il titolo Overlap il curatore della mostra (Jacopo Benci) intende sottolineare lo straordinario intreccio di generazioni, tecniche ed esperienze diverse presenti in mostra.

I 7 residenti per la mostra presenteranno opere realizzata con vari media:

pittura/mixed media:

Ian Charlesworth. Dopo aver rappresentato l’Irlanda del nord insieme ad altri 13 artisti all’edizione 2005 della Biennale di Venezia e dopo essersi messo di recente in evidenza a Roma con la mostra personale “From Dark Passages" (Febbraio 2005, Galleria Lipoli and Lopez), Ian Charlesworth e' Arts Council of Northern Ireland Fellow alla BSR. Nella mostra Ian esporra' alcuni lavori della serie “line works", nei quali la superficie pittorica viene segnata con una candela o un fiammifero acceso; l’immediatezza di questo gesto viene poi attenuata con la stesura della vernice. L’artista intende mantenere sulla superficie delle opere un legame diretto tra il segno e i movimenti del suo corpo. Cenni alla situazione politica del suo paese, invece, compaiono nel secondo filone di opere di Ian, una serie di lavori dove graffiti col simbolo dell’UVF (organizzazione paramilitare lealista irlandese), spesso segnato con accendini nei bagni pubblici dei pubs, viene imitato e moltiplicato su lastre di plexiglas.

Lauren Lavitt, Abbey Scholar in Painting. Questa giovane artista californiana (classe ’80!!) vanta gia' una serie considerevole di mostre in Europa e negli Stati Uniti, di cui le piu' recenti alla “Play_gallery for still and motion pictures" di Berlino. Lauren spazia dalla pittura al video, dalle installazioni alla scultura, scegliendo di volta in volta il medium che meglio sviluppa le sue idee.

pittura:

Keith Roberts, Abbey Fellow in Painting, esporra' alcuni esempi della sua produzione di vedute di Roma di grandi dimensioni. Ricorrenti nella sua serie di dipinti sono il collage, la dominante cromatica blu/nero, che ricorda i riflessi sulla superficie dell’acqua e la stratificazione delle pennellate di colore, che corrisponde concettualmente alla sovrapposizione di strati di Roma. Altre volte, con una serie di aperture che asportano elementi del dipinto, Keith vuole estendere la sua esplorazione al di la' delle immagini. Da oltre 11 anni Keith espone regolarmente in mostre personali e collettive nelle principali gallerie a Londra - tra cui la Whitechapel Gallery - ed in Europa e alcune delle sue opere sono entrate a far parte di prestigiose collezioni quali la Unilever, Pearsons, AMBAC e Tindall-Riley.

Nella mostra Steven MacIver, uno dei titolari del programma Sainsbury Scholar in Painting & Sculpture, esporra' i suoi minuziosi dipinti: edifici deserti e silenziosi. Le forme riecheggiano silenziosamente l’evento che si e' appena compiuto in esse; purificate, minimalizzate, scomposte e ricostruite, esse diventano un’entita' a se' stante. Steven ha recentemente presentato il suo lavoro nella mostra personale "Resolution Through Reduction", alla Toni Heath Gallery di Londra.

Durante la sua permanenza a New York la britannica Sharon Thomas ha partecipato a un numero impressionante di mostre e aste d’arte (tra cui Sotheby’s). Di recente presente anche in Italia (Flash Art Fair, Milano), Sharon produce elaborate composizioni che intersecano riferimenti all’attualita', ricordi della sua terra natale e sofisticate citazioni artistiche (specialmente Turner e Constable). Le sue opere commentano silenziosamente gli equilibri di potere nella societa' del presente e del passato e in particolare il ruolo della donna; in contrasto alla sua condizione di suddito della Corona (Regno Unito), Sharon presenta “Regina Res Publica", la regina della gente, l’immagine di una giovane newyorchese che, con aria di sfida, domina un paesaggio reso piu' lussureggiante e piu' epico dai ricordi personali dell’artista e illuminato da un doppio arcobaleno che e' un’esplicita citazione di Constable.

video:

Le realizzazioni video di Francis Lamb, presente all’Accademia britannica come Wingate Rome Scholar indagano il rapporto tra la dimensione spaziale del film e le tecniche impiegate per descriverlo. Francis vive e lavora a Londra, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti, come il London Artists’ Film and Video Award, e partecipato a diverse mostre, come ad esempio al Camden Arts Centre.

ceramica:

Come altri Australia Council Resident Artist prima di lei, Susan Robey e' un’artista che unisce “art and craft" con creazioni in ceramica. Nel suo lavoro si ispira all’architettura per quanto riguarda le forme e lo spazio: l’opposizione tra chiuso ed aperto, massiccio e cavo, interno ed esterno. Susan si e' specializzata in ceramica ed architettura a Sydney dove vive e lavora ma, di recente e' risultata tra i finalisti della 54a International Competition for Contemporary Ceramic Art a Faenza e della prima Biennale della Ceramica Taiwan.

architettura:

L’architetto Sarah Stead, Rome Scholar in Architecture, presentera' il suo lavoro attuale con un disegno in tecnica mista dal titolo “Roma Flirtations". Puo' l’architettura essere “civettuola"? Sarah riflette sui materiali, le gli apparati decorativi e le impressioni della Citta' Eterna. Le esperienze lavorative di Sarah spaziano da progetti presso studi di architetti londinesi, alla realizzazione di scene per produzioni teatrali, all’insegnamento in collaborazione con la Serpentine Gallery ed il Geffrey Museum.

Come unica rappresentante dell’architettura del paesaggio, Lucy Jenkins e' all’Accademia per il progetto Geoffrey Jellicoe Scholarship in Landscape Architecture per studiare le soluzioni di adattamento al paesaggio contemporaneo di Roma. Per fare questo, Lucy e' partita dall’esame dei progetti del paesaggista Pietro Porcinai. Lucy si e' specializzata con progetti per integrare edifici moderni in siti dalla forte connotazione storica o paesaggistica nel Regno unito, Italia e Stati Uniti. Dal 2003 Lucy ha fondato il suo studio personale ed ha all’attivo in numerosi progetti per parchi, scuole e abitazioni nei quali interpreta gli elementi naturali (acqua, piante, geologia, luce) nel rappresentazione dello spazio: per esempio il Parliament Hill Recreational Masterplan, Hampstead Heath, London o il Concept Masterplan for New York City Department of City Planning.


Immagine:Ian Charlesworth. From Dark Passages. Carbone, gesso e resina su legno. 40 x 40cm

Inaugurazione: 14 dicembre ore 18.30

The British School at Rome Gallery
Via Gramsci 61 - Roma
Orari: 16.30-19.00 o su appuntamento. Domenica chiuso.
Ingresso libero.

IN ARCHIVIO [137]
Alfredo Pirri e Thomas Schutte
dal 3/5/2015 al 22/5/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede