Galleria Poggiali e Forconi
Firenze
via della Scala, 35 a
055 287748 FAX 055 2729406
WEB
Marco Perego
dal 16/12/2005 al 11/2/2006
h 9.30-13.30; 15.30-19.30; Festivi su appuntamento

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Galleria Poggiali e Forconi



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Marco Perego
Sergio Risaliti



 
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16/12/2005

Marco Perego

Galleria Poggiali e Forconi, Firenze

No Kings just heroes. In mostra una serie di opere su tela realizzate cospargendo di resine nere o bianche la quasi totalita' del quadro e sulle quali vengono gettate frasi gridate. La materia si coagula velocemente diventando rigida come vetro, ma conservando una sua fluida morbidezza. L'artista stende e cola la resina in modo da occultare o incorniciare ritratti di personaggi noti o di volti senza tempo.


comunicato stampa

No Kings just heroes

L'artista, giovanissimo, eppure gia' carico di storia e di storie (cosi lo descrive Demetrio Paparoni in un bel saggio dedicatogli in occasione di una precedente mostra alla galleria Cardi di Milano), presentera' nelle sale della galleria fiorentina, introdotto in catalogo - 256 pagine il volume - da Sergio Risaliti, gia' direttore del Museo delle Papesse di Siena ed adesso direttore di Quarter di Firenze, una serie di opere su tela realizzate cospargendo di resine nere o bianche la quasi totalita' del quadro e sulle quali vengono gettate frasi gridate, altrettanto scritte con la resina. La materia, un prodotto della chimica, si coagula velocemente diventando rigida come un vetro, ma conservando come cera una sua fluida morbidezza.

Marco Perego ha preferito in questi lavori il colore nero. Nel segno di una grande tradizione moderna che va da Malevitch a Reihnardt, fino a Burri e Kounellis, e passa anche attraverso Smithson e a suo modo e' funzionale anche in Kosuth.

Perego stende e cola la resina nera in modo da occultare o incorniciare ritratti di noti personaggi, tutte star dei nostri tempi, come Robert de Niro, Tyson, John Lennon o Al Pacino. In altri casi si tratta di volti senza tempo come quelli di Gesu' o della Gioconda, la rivisitazione della quale e' una grande tela dal titolo No gay, no colour (250 x 200 cm) d'impatto indiscutibile, sulla quale l'artista scrive: BREAK THE CHAINS IN OUR BRAINS THAT MADE US FEAR. "La frase e' come un gesto gridato, un grido che si fa parola al pari del gesto che l'ha generato. La langue (lalangue) del sottosuolo, per dirla con Lacan, scuote con la sua voce diversa la superficie della realta' mercificata". Cosi' Risaliti nel saggio.

Dietro Lennon, Tyson, o de Niro, cosi' come dietro il Cristo del Mantegna o la Gioconda di Duchamp, c'e' sempre il figlio di un dio minore, l'eroe di una umanita' diversa, un idea del contro-potere.

Scrive ancora Sergio Risaliti: "Queste superfici nere fanno pero' da cassa di risonanza a delle figure di carta ritagliate oppure a blocchi di frasi montati alla maniera dei primi dadaisti o futuristi, o come ricordando insegne di strada, pagine di poesia sperimentale, scritture abbandonate nelle parete dei bagni".

Catalogo con testo di Sergio Risaliti

Inaugurazione: 17 dicembre ore 18.00

Galleria Poggiali e Forconi
Via della Scala, 35/A - Firenze
Orari: 9.30-13.30/15.30-19.30 Festivi su appuntamento

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