Parassita si nasce. Progetto espositivo sviluppato in collaborazione con Enrico Lain, Eva Geatti, Davide Macor e Matteo Gremese. In questa mostra personale il disegno esce definitivamente dalla dimensione progettuale dei suoi taccuini e si mostra in installazioni autonome, ma i noir di Nicola Toffolini non possono essere poetici, ne tantomeno riproduzioni del reale e rimane la freddezza e l'asetticita' della sua poetica.
Progetto espositivo sviluppato in collaborazione con:
Progetto dell'allestimento Enrico Lain e Eva Geatti.
Allestimento Eva Geatti, Davide Macor e Matteo Gremese.
TRATTARE CON CURA Scrittura sui disegni al tratto di Nicola Toffolini
Il disegno di Nicola Toffolini esce definitivamente dalla dimensione progettuale dei
suoi taccuini per fare il suo ingresso nel mondo.
Per la prima volta si mostra da solo, abbandonando i sicuri paradigmi tecnologici
per prendere corpo come installazioni autonome. Rimangono tuttavia la freddezza e
l'asetticita' dell'atteggiamento di Toffolini. Ogni poetica del disegno viene
depotenziata, asciugata: i noir di Toffolini non possono essere poetici, ne'
tantomeno riproduzioni del reale (i tagli delle inquadrature, i punti di vista
rigorosamente frontali, lo sguardo che seziona il terreno sono indici di una visione
naturalmente impossibile).
Nelle quattro tavole di "Prato al metro" si da' inizio ad una serie potenzialmente
infinita che accumula sui tagli alle estremita' delle tavole singole (il
connect-I-cut della macchina deleuziana) tutta l'artificialita' del processo di
rappresentazione. Vi e' una continuita' recisa che si densifica sui bordi, alludendo
alla matrice mortifera dell'immagine (che cattura solo un frammento del reale e del
suo essere naturalmente vivo) mitigandola tuttavia attraverso la misura, primo
contatto tra l'umano e il mondo.
Di fatto i bordi determinati dalle dimensioni del foglio Letraset dialogano con il
processo cristallizzato nella rappresentazione, come accade in modo piu' evidente in
"Senza capo ne' coda". La forzatura concettuale qui risiede nell'ordine naturale
seguito dalla Processionaria (la larva di Thaumetopoea Pityocampa), il quale cela
l'ordine artificiale impostole dall'artista. Potremmo dire che se il mondo puo'
essere naturalmente ordinato nulla impedisce a Nicola Toffolini di essere
ordinatamente naturale.
Enrico Lain
Immagine: Prato Al Metro 0-25
Inaugurazione Sabato 14 Gennaio ore 18.00
PLACENTIA ARTE Galleria d'arte contemporanea
Via Scalabrini 116. Piacenza