Personale. In mostra una raccolta delle immagini piu rappresentative dell'artista; la sua lunga produzione viene divisa in 11 percorsi tematici: Venezia, Lavoro quotidiano, Donne, Parigi, Empatia, Contro, Paesaggi con figure, Cerimonia, Milano Sottigliezze, Vita di Provincia. Una sezione e' dedicata ai paesaggi con figure. "La fotografia e' la mia benzina, e' quello che mi da' l'energia e la forza di muovermi e vivere ogni giorno" G. Berengo Gardin.
Personale
Nell'ambito della III' edizione della
manifestazione "Seravezza Fotografia", sabato 21
Gennaio 2006 alle ore 16,30 si inaugura al
Palazzo Mediceo di Seravezza la mostra di Gianni Berengo Gardin, uno dei nomi piu' rappresentativi
della fotografia italiana ed europea.
Una mostra di questa ampiezza rende omaggio al
genio tranquillo e costante di Gianni Berengo
Gardin, ai suoi 50 anni di fotografia vissuti con
l'umilta' e la passione di un grande artigiano. La
sua fotografia e' caratterizzata da un intenso
umanesimo venato d'ironia; il suo proverbiale
understatement che lo protegge da interpretazioni
troppo violente, e il rispetto che dimostra
davanti alla realta', fanno di lui uno dei piu'
originali cronisti della societa' contemporanea.
Gianni Berengo Gardin e' una mostra di 150
immagini in bianco e nero, dagli anni cinquanta
ad oggi.
La scelta che si propone ai visitatori raccoglie
le immagini piu' rappresentative di Berengo Gardin
e divide la sua lunga produzione in 11 percorsi
tematici: Venezia, Lavoro quotidiano, Donne,
Parigi, Empatia, Contro, Paesaggi con figure,
Cerimonia, Milano, Sottigliezze, Vita di
Provincia.
Spazio quindi ai reportage dedicati a Venezia, la
citta' della sua famiglia e da dove e' partito per
diventare fotografo, a Milano, dove vive da tanti
anni, e alla Parigi degli anni '50, luogo
dell'acculturazione fotografica. Ma anche ai
celebri lavori di denuncia - i manicomi, la
protesta del '68 e poi gli zingari - e i lunghi
reportage sul lavoro, la quotidianita', le donne,
la provincia italiana, e le tante "sottigliezze"
che il suo obiettivo ha saputo cogliere, con
tutta la possibile empatia, l'estrema
sensibilita', la grandezza formale, l'attenzione
costante verso la realta' e le persone, che non
smettono di interessarlo e di incuriosirlo.
Una
sezione e' dedicata ai "paesaggi con figure", tema
su cui Berengo si e' affermato come maestro. La
mostra e' anche un'occasione per festeggiare un
anniversario importante: i 75 anni, da compiere
proprio quest'anno, di Gianni Berengo Gardin che
continua a dimostrare una vitalita' straordinaria
e a scattare nuove fotografie tutti i giorni.
"La fotografia e' la mia benzina, e' quello che mi
da' l'energia e la forza di muovermi e vivere ogni
giorno" (GBG)
"Delle due l'una. O Berengo ha torto, o Berengo
ha piu' di mille anni. Sostiene in tutta sincerita'
che a un buon fotografo scappa una grande
fotografia all'anno, forse due ma basterebbe
contare le immagini di questo libro, dividerle
per due, per scoprire che Berengo ha ben piu' di
cento anni ''Berengo ama le macchine fotografiche
perche' gli assomigliano, perche' egli stesso e' una
macchina fotografica. La sua eccitazione e'
silenziosa; non si traduce in effluvi di parole.
Berengo ascolta''Ogni lavoro e' come il lavoro del
fotografo. Richiede esperienza e improvvisazione,
partecipazione e distacco. Ogni lavoro e' un'arte.
Anche quello del fotografo"(Sandro Fusina).
La mostra e' accompagnata da un grande libro,
pubblicato da Contrasto, che raccoglie 350
fotografie tra le piu' rappresentative dagli inizi
della carriera di Berengo Gardin fino ad oggi,
con testi di Sandro Fusina, Goffredo Fofi e Frank
Horvat. Un volume della collezione FotoNote viene
ugualmente pubblicato per l'occasione.
Gianni Berengo Gardin
Note Biografiche
Nasce il 10 Ottobre 1930 a Santa Margherita
Ligure (Genova). Dopo aver vissuto in Svizzera, a
Roma, Parigi e Venezia, si stabilisce a Milano.
Inizia a occuparsi di fotografia nel 1954. Le sue
prime fotografie di reportage sono pubblicate nel
1954 su Il Mondo di Mario Pannunzio, con cui
collabora fino al 1965. Dal 1962 si dedica
professionalmente alla fotografia. In questi anni
ha collaborato con le principali testate della
stampa italiana ed estera (Domus, Epoca,
L'Espresso, Time, Stern, Harper's, Re'alite's,
Vogue, le Figaro, etc.); ha pubblicato oltre 200
volumi fotografici e ha realizzato oltre 70
mostre personali in tutto il mondo.
Nel 1972, la rivista Modern Photography lo
annovera tra i "32 World's Top Photographers".
Nel 1975 Cecil Beaton lo inserisce nel libro "The
magic image. The genius of photography from 1939
to the present day". Nel 1975 Bill Brandt lo
seleziona per la mostra "Twentieth Century
Landscape photographs" al Victoria and Albert
Museum di Londra. E.H. Gombrich lo cita come
unico fotografo nel libro "The image and the Eye"
(Oxford 1982).
Nel 2005 Parigi lo celebra con una grande mostra
alla Maison Europe'enne de la Photographie.
Le sue immagini sono inserite nelle collezioni di
numerosi e autorevoli musei e fondazioni
culturali, tra cui il Museum of Modern Art di New
York e la Bibliotheque Nationale di Parigi.. Con
il suo lavoro e i suoi libri ha ottenuto i piu'
importanti riconoscimenti internazionali.
Inaugurazione: 21 gennaio ore 16.30
Palazzo Mediceo Seravezza
via XXIV Maggio, 22 - Seravezza
Orario: tutti i giorni dalle 15.00 alle 20.00 chiuso il lunedi'
Costo biglietto: Intero 5,00 euro. Ridotto 3,00 euro