La macchina del silenzio - Viaggi postumi. 11 dipinti che propongono un linguaggio rinnovato all'interno del suo riconoscibilissimo lessico. Guardando i suoi dipinti di oggi, sembra di assistere alla messa in scena di una grande stagione culturale: quella del Novecento inglese. Personaggi meravigliosi abitano il silenzio programmatico delle sue tele
La macchina del silenzio - Viaggi postumi
Terza mostra personale di Alberto Abate presso Il Polittico, dopo le precedenti del 1991 e del 1995. Alberto Abate e' nato a Roma nel 1946. Attualmente vive e lavora tra Roma e Catania, dove insegna Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea alla Facolta' di Architettura. Tra i principali protagonisti dell’Anacronismo e della Pittura Colta, nel 1984 viene invitato alla XLI Biennale d’Arte di Venezia, nella Sezione Aperto. Nel 1988 ha installato una sua opera di quattro metri di base nell’edificio The Crescent di Philip Johnson, a Dallas, Stati Uniti. Agli inizi del 2004 il Senato della Repubblica Italiana ha acquisito un suo dipinto per la collezione permanente di Palazzo Madama a Roma. Nel 2005 la Bulgari S.p.a. ha collocato sue opere in alcuni negozi internazionali, come Londra e Osaka. Sempre nel 2005 il Museo d’Arte di Tel Aviv (Israele) ha acquisito il suo importante dipinto Aweva per la collezione permanente.
Per l’attuale esposizione, intitolata La macchina del silenzio - viaggi postumi, Alberto Abate presenta undici dipinti di forte intensita', che propongono un linguaggio rinnovato all’interno del suo riconoscibilissimo lessico. Guardando i suoi dipinti di oggi, sembra di assistere alla messa in scena di una grande stagione culturale: quella del Novecento inglese. Personaggi meravigliosi abitano il silenzio programmatico delle sue tele, in cui possiamo ammirare viaggiatori alla Paul Bowles, gite al faro alla Virginia Woolf, eleganze sottili e affascinanti alla W. Somerset Maugham - un mondo uscito da un altro mondo, non descrittivo ma suggestivo, che contiene in se', senza apparire e troppo dichiararlo, tracce e simboli del piu' antico e grande mistero terreno: la Donna.
Come scrive l’insigne Arturo Schwarz nel suo testo in catalogo: <
La mostra e' accompagnata dal centotrentaseiesimo catalogo delle Edizioni Il Polittico, il numero novantuno della collana <
Inaugurazione: lunedi' 23 gennaio 2006, ore 18,00
Il Polittico
Via dei Banchi Vecchi, 135 - Roma
Orario: La galleria e' aperta dal lunedi' al sabato, dalle ore 16,00 alle ore 20, la mattina per appuntamento.