Palazzo Fava
Bologna
via Manzoni, 2
051 19936305
WEB
BonOmnia
dal 27/1/2006 al 28/1/2006
Sabato 28 gennaio, dalle ore 21.00 alle ore 24.00; domenica 29 gennaio dalle ore 18.30 alle ore 22.00

Segnalato da

Annalisa Bellocchi




 
calendario eventi  :: 




27/1/2006

BonOmnia

Palazzo Fava, Bologna

Oltre 30 artisti contemporanei bolognesi a cura di Elena Agudio e Umberto Zampini. Concerto con le pietre sonore di Pinuccio Sciola: ‘Il suono liberato’. Parte dell'iniziativa 'Bologna si rivela' che prevede l'apertura notturna di 4 palazzi storici di proprieta' della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna all'interno dei quali sono allestite mostre d'arte.


comunicato stampa

Oltre 30 artisti contemporanei bolognesi

A cura di Elena Agudio e Umberto Zampini

L'iniziativa che prevede l'apertura notturna di quattro palazzi storici di proprieta' della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna all'interno dei quali saranno allestite mostre d'arte. Tre di queste strutture sono state recentemente acquisite dalla Fondazione Carisbo e sono veri e propri cantieri (Palazzo Fava, Palazzo Pepoli e Oratorio di San Colombano), mentre la quarta e' Palazzo Saraceni, la sede della Fondazione. Alcuni musicisti allieteranno le visite ai palazzi con esecuzioni suggestive ed originali. L'iniziativa e' realizzata in occasione di Arte Fiera 2006

Oltre 30 artisti contemporanei bolognesi: Aldrovandi, Bendini, Bocchini, Boschi, Bottarelli, Caccioni, Cantaroni, Cascio, Cuniberti, Gandolfi, Guerzoni, Gui, Iori, Lamberti, Lorenz, Mandelli, Manfredini, Medail, Migliori, Montesano, Nanni, Ontani, Pinto, Pozzati, Rossetti, Samori', Sampaio, Sartelli, Satta, Tonelli, Wolfango, Zecchini,

Concerto con le pietre sonore di Pinuccio Sciola: ‘Il suono liberato’

Profilo dello Scultore Pinuccio Sciola

Pinuccio Sciola nasce a San Sperate, poco lontano da Cagliari, nel 1942. E’ figlio di contadini, una famiglia che conta sette fratelli e una sorella. Da bambino va a scuola e lavora nei campi. Mentre impara a memoria le tabelline, sbozza le pietre dei muri e intaglia figure. Ama dire che comincio' allora la “memoria cosmica" delle sue pietre. Nel 1959 completa gli studi al Liceo Artistico di Cagliari e parte per Firenze, a frequentare in Magistero i corsi di Kokoschka, Minguzzi, Kirchner, Vedova. Poi Salisburgo, per seguire i seminari di Marcuse alla Sommerakademie. Inizia un periodo di grande formazione, ricco di viaggi di studio in giro per l’Europa: conosce e frequenta Giacomo Manzu', Aligi Sassu, Henry Moore, Fritz Wotrube. Nel 1967-68 e' all’Universita' della Moncloa a Madrid, l’anno successivo a Parigi e dal 1968 al 1986 si mantiene insegnando modellato all’Accademia di Belle Arti di Sassari. Nel 1973 lavora a Citta' del Messico con Siqueiros, ma gia' dal 1960 espone in Sardegna. L’esperienza artistica e sociale dei murales fa si' che Sciola trasformi San Sperate in un autentico “paese-museo", dove si fa promotore della Scuola Internazionale di Scultura. Bisogna aspettare il ‘76 per l’invito alla Biennale di Venezia, seguito nel 1983 dalla partecipazione al Festival di Spoleto e, l’anno dopo, dagli allestimenti alla Rotonda della Besana e in Piazza degli Affari a Milano. Espone alla Quadriennale di Roma nel 1985 e tra il 1986 e il 1987 firma una grande mostra itinerante che tocca le piu' importanti citta' della Germania, dove vari musei custodiscono oggi i suoi lavori. Nel 1994 le sculture e le installazioni di Pinuccio Sciola sono esposte nel Parco del Castello di Ooidonk in Belgio, nel 1996 alcune opere monumentali vengono collocate nel Palace Trianon della Reggia di Versailles, e l’anno successivo ospitate nel Parco del Centro Kunst Project di Barndorf Bei Baden a Vienna. Dal 1990 al 1996 insegna Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari e nel ’98 partecipa alla Biennale Europea di Niederlausitz presso Cottbus in Germania. Nel 2000 le sue opere sono sia all’Expo' Internazionale di Hannover che all’Havana. Del 2001 la mostra “Sculture e suoni di basalto" con grandi sculture, a Villa Olmo di Como e le rassegne di piccole sculture, “basalti sonori", all’Euroflora di Genova, alla galleria Lopez di Como e alla Saletta Reale della Stazione di Monza. Nel 2002 il Muve'szet-Malon Szentendre di Budapest dedica all’artista una grande mostra antologica, e agli inizi del 2003 Sciola inizia una collaborazione con l’architetto Renzo Piano. E' del 2003 la mostra “Solo Pietre" allo Spazio Thetis di Venezia. Da sottolineare nell’estate dello stesso anno la mostra-concerto di monumentali sculture sonore “Il Cantico delle Pietre" nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco in Assisi. Sono del 2004 il progetto presentato ai Giardini di Lussemburgo a Parigi “Le foglie morte: omaggio a Preve'rt", e la mostra di sculture all’aperto a Citta' di Lussemburgo.

Dagli anni ‘60 lavora la pietra, realizzando opere di dimensioni sempre maggiori. Parallelamente produce piccole plastiche di terracotta e realizza opere polimateriche tra pittura e scultura. Dagli anni ‘90 lavora a monoliti di basalto che, trafilati secondo schemi geometrici a pettine o a scacchiera, sollecitati con plettri appositi o con le mani, generano suoni. Si tratta di suoni fisici che provengono dalla materia, abilmente trattata dalla scultore, in grado di produrre delle onde sonore che corrispondono senza ombra di dubbio alla voce della pietra. Non a caso ogni “pietra sonora" produce delle modulazioni differenti, rendendo ogni singola opera unica ed inimitabile. Le pietre sonore vengono esposte per la prima volta a Berchidda, in Sardegna. Suscitano l’interesse di musicologi illustri, tra cui Luigi Pestalozza, che preferisce non considerare le pietre sonore strumenti musicali, seppure spesso inserite in contesti orchestrali, bensi' fonti autonome di suoni.

In questi anni Pinuccio Sciola realizza lavori che non si limitano ad essere mostre, ma sono progetti culturali completi. Tra le tante: il concerto di Natale nello SpazioKrizia di Milano, il concerto-mostra-acquisizione per Assisi (la Basilica del Santo), la mostra-concerto per Citta' del Lussemburgo in collaborazione con il conservatorio di musica. L’architetto Renzo Piano ha voluto installare una pietra sonora all’interno del Parco della Musica a Roma e Luciano Benetton ha scelto le sculture di Pinuccio Sciola per il parco Benetton a Treviso. Sono numerosi i progetti in corso in tanta parte d’Europa, tra cui la ripresa del progetto parigino “Le foglie morte: omaggio a Preve'rt" e una mostra-concerto al conservatorio di Milano, ed e' prevista una performance a Tokio entro l’anno. Collabora con la cantante Antonella Ruggiero, che utilizza le pietre sonore in concerto e le ha scelte per il video della canzone vincitrice della sezione “Donne" al festival di Sanremo 2005.

Profilo del musicista e compositore Pietro Pirelli (Pietre)

Nato a Roma nel 1954, vive a Varese.
Ha studiato composizione e strumenti a percussione nei Conservatori di L’Aquila e Milano.
Tra gli insegnanti: Antonio Striano, Franco Campioni, Irlando Danieli e Azio Corghi.
Ha seguito corsi e seminari internazionali tra cui Darmstadt Ferienkurse e Karl Heinz Stockhausen.
Percussionista dagli anni settanta, in seguito si e' dedicato anche all’invenzione musicale.
Ha composto musiche e realizzato performances e installazioni in diversi ambiti: musica colta contemporanea, teatro, balletto, musica per immagini.

E’ eseguito in Italia e all’estero.
Da anni collabora con il Living Theatre di New York, per il quale ha composto le musiche di scena per Chisciotte, Capital Changes rappresentati in Italia e a New York e “Love&Politics", serata di musica e poesia con Judith Malina e Hanon Reznikov, in tournE'e dal 2001 al 2003.
E’ fondatore, nel 1989, del centro di musica elettroacustica AGON di Milano. Attualmente ne e' presidente. Con AGON www.agonarsmagnetica.it ha contributo all’organizzazione di importanti festival, alla produzione di un gran numero di opere e a diversi progetti musicali e multimediali in ambiti inconsueti come i Sassi di Matera, Palazzo Reale di Milano, Terme Berzieri di Salsomaggiore, la citta' di Cividale del Friuli. Il Chiostro di Voltorre, stadio San Siro di Milano…..

Per un periodo degli anni Ottanta si E dedicato alla costruzione di strumenti musicali con il liutaio Renato Barone.

La casa discografica Rivo Alto gli ha commissionato Il Cd “Hymen o Hymenaee, dieci scene sonore per Roma antica". A questo lavoro sono seguiti una serie di concerti attorno a Roma Antica e attualmente E in preparazione uno spettacolo teatrale-musicale in lingua latina e francese.
Per Forum Neue Musik Luzern, ha realizzato “Incontro" un pezzo per liuto ed elettronica, tratto dalle composizioni di De Vise'e, musicista di corte.

Ha in progetto nuove realizzazioni in cui accosta musica antica ed elettronica.
Nel 2003 ha composto le musiche originali per flauto ed elettronica il balletto tratto da “le Serve" di Genet, coreografie di Raphael Bianco, Torino eseguito a Parigi al Teatro di Champs -Elyse'e. Sempre per la compagnia di balletto Egri-Bianco di Torino compone ed esegue con le Pietre Sonore di Pinuccio Sciola le musiche per “silenzi di pietra", commissionato da TorinoDanza “2005.

La sua composizione maggiormente eseguita e' “SISIF" (2004), per viola sola, suonata in tutto il mondo da Maurizio Barbetti. Per conto della Pirelli, da circa dieci anni Pietro Pirelli si e' occupato di ripubblicare in edizione privata il prestigioso catalogo Arcophon, una casa discografica fondata negli anni Sessanta da Angelo Ephikian e Giovanni Pirelli, che ha dato un contribuito significativo alla riscoperta del patrimonio musicale italiano del Seicento e Settecento. Da qualche anno coordina la realizzazione di nuovi progetti discografici.

Circa due anni fa ha conosciuto lo scultore sardo Pinuccio Sciola e ha deciso di esplorare le straordinarie qualita' musicali delle sue Pietre Sonore:
- Concerto-happening con le Pietre e l’Ensamble de la Roue per il film muto “LA ROUE" di Abel Gance. (Durata h 4,30) “STRADE DEL CINEMA", Aosta. 13 Agosto 2003.
- Concerto “Il Cantico delle Pietre" tra gli affreschi di Giotto e Cimabue nella Basilica superiore di San Francesco d’Assisi con il brano Il suono liberato, per due sculture sonore e viola.
- Festival NoARTE e inaugurazione Campus Tiscali di Cagliari.
- Ha integrato le Pietre nell’evocazione di Roma Antica al Teatro Verdi di Sassari. assieme al jazzista Paolo Fresu.
- Con quest’ultimo in seguito ha tenuto un concerto ai jardin de Luxembourg di Parigi in occasione della mostra di Pinuccio Sciola ispirata a Jacques Prevert.
- Il 1 dicembre 2004 ha tenuto il concerto di Natale allo spazio Krizia di Milano, in quintetto e con le pietre sonore di Sciola. (Mauro Gino, Marco Giovinnazzo, Mario Arcari, Maurizio Barbetti),
-“Silenzio di Pietra" E un progetto coreografico di Raphael Bianco, per il festival Torino Danza con musiche originali realizzate esclusivamente con le Pietre Sonore.

Profilo del musicista Maurizio Barbetti (VIOLA)

Dopo il Diploma di Viola ottenuto al Conservatorio Rossini di Pesaro si perfeziona con Aldo Bennici. Frequenta i Ferienkurse di Darmstadt studiando con Stefan Georghiu e Irvine Arditti; quest'ultimo gli consegnera' il Darmstadt Preis nel 1992. Nello stesso anno vince anche il Premio Internazionale di interpretazione Iannis Xenakis di Parigi.

Dal 1992 Barbetti si dedica completamente al concertismo e si esibisce come solista nelle piu' importanti sale del mondo: La Scala di Milano; Filarmonica di Berlino; Radio di Berlino (eseguendo “Mixtur" di Karlheinz Stockausen alla presenza del compositore) Mozarteum di Salisburgo; Opera di Nizza; Biennale di Venezia; Fondazione Gulbenkian di Lisbona; Amburgo (Staatsoper); Cochrane Theater di Londra; Darmstadt; Koln (Wdr); Witten, Francoforte; Hannover; Heilbronn; Rottenburg (Sudwestfunk); Wurzburg; Bonn; Bremen (Radio Bremen); Dresda; Lipsia; Monaco (Konzerthaus, registrando per la Bayerisher Rundfunk il concerto per viola di K.K. Hubler diretto da Robert HP Platz); Friburgo; Baden Baden; Bamberg; Belfast (Bbc); Parigi (Radio France); Strasburgo (Parlamento Europeo); Lyon (Grame); Orleans (Semaines Musicales Internationales); Lille; Siena (Accademia Chigiana); Auditorium di Milano; Roma (Teatro Nazionale); Conservatorio di Milano; Venezia (Sonopolis, Teatro La Fenice); Torino; Madrid (Centro Bellas Artes); Oporto; Mexico (Festival Internacional Cervantino); Rotterdam (Igic); Tel Aviv; Jerusalem; Bucharest (Ateneum); Innsbruck (Konservatorium); Finland (Time of Music); Vienna; Sapporo; Tokyo……. spesso accompagnato da prestigiosi gruppi come l'Ensemble Koln (di cui e' stato prima viola solista dal '92 al '96); l'Ensemble Recherche Freiburg; Ensemble Concorde Dublin; Icarus Ensemble; Roma Sinfonietta; e da importanti orchestre come Orchestra dell'Opera di Nizza; Orchestra Internazionale d'Italia; Euroasian Philarmonic Orchestra di Seul.

Ha eseguito in prima Irlandese “Chemins II" di Berio per viola e orchestra con l’Orchestra della Radiotelevisione di Dublino diretta da Friedrich Goldmann. (Il direttore del “Prometeo" di Luigi Nono). Il Concerto e' stato trasmesso in diretta dalla BBC Radio3.

Il suo repertorio spazia dal barocco (prima viola dell’ensemble “La Venexiana") ai contemporanei e, particolarmente attento alla produzione di musica "nuova", importanti compositori di tutto il mondo gli hanno dedicato opere per viola, tra questi Ennio Morricone di cui ha eseguito e inciso in prima mondiale il suo concerto per viola e orchestra.

E’ stato recentemente invitato da Claudio Abbado a far parte della sua Orchestra Mozart.
Ha inoltre studiato Sociologia, Fenomenologia, Psicologia e Pedagogia della Musica al Conservatorio di Perugia con, fra gli altri, Anna Maria Freschi.

Maurizio Barbetti tiene Master Class in importanti istituzioni come all’ Irino Prize Foundation di Tokyo; Kunitachi College of Music (Tokyo); Tokyo Gakugei University; Toho Gakuen College of Drama and Music (Tokyo); Viitasaari Summer Academy (Finlandia), il Centro Nacional de Bellas Artes di Citta' del Messico; The Lucero Master Class a Parigi, Accademia Tema di Milano.
Registra per la Sudwestfunk; SFW di Berlino; WDR di Colonia; Radio France; Radiotelevisione Irlandese; Swisse Romande; Rai, Rai Sat oltre che per gli enti radiofonici e televisivi inglesi, messicani, giapponesi, austriaci e israeliani.

Ha insegnato nei Conservatori di Mantova, La Spezia e all’Accademia Internazionale della Musica di Milano; dal 2003 e' docente di viola presso l’Istituto Musicale Pareggiato “A. Peri" di Reggio Emilia

Profilo del musicista Christophe Daverio (violoncello)

Allievo di Pierre Fournier, e' stato anche assistente di Ferdinand Leitner all’opera di Zurigo poi alla RAI di Torino. A lavorato con l’opera studio di Zurigo e a diretto il Festival Lirico di Barga in Toscana. A Sion ha creato l’Association Musiques Actuelles nello scopo di promuovere le musiche del nostro tempo.

Insegna violoncello al Conservatoire Populaire de Musique de Gene've ed e' direttore del Petithe'atre di Sion dove sta preparando uno spettacolo musicale su testi de Jorge Luis Borges e musiche di Astor Piazzolla.

Palazzo Fava

Scrigno di una delle pietre miliari della civilta' pittorica bolognese, il palazzo, costruito negli anni '80 del XVI secolo per Filippo Fava, personalita' di spicco di una delle piu' importanti famiglie bolognesi, presenta una elegante facciata rinascimentale in laterizio vivificata da modanature ed elementi decorativi in arenaria, come gli intrecci di volute e baccelli di fava, il simbolo araldico della famiglia.

All'interno Ludovico, Agostino e Annibale Carracci, personalita' simili ma gia' caratterizzate da propensioni individuali, realizzarono un ciclo di affreschi mitologici nelle sale del piano nobile, effigiando le storie di Europa, le imprese di Giasone e parte delle gesta di Enea; Francesco Albani, Bartolomeo Cesi e altri allievi dei Carracci proseguirono il racconto pittorico tratto dall'Eneide. Sei splendide sale coperte di preziosi soffitti a cassettoni, con bellissimi riquadri a grottesche alternati a quelli figurati: un approccio assolutamente antiaccademico e naturalistico per un tema mitologico come le Storie di Giasone alla conquista del vello d'oro (1584) con momenti di assoluta modernita' come negli Incanti notturni di Medea che si bagna al ruscello sotto i raggi della luna. Sembra che la storia degli Argonauti voglia alludere alle virtu' eroiche di alcuni membri di casa Fava, primo fra tutti Alessandro, caduto a Lepanto il giorno dopo la grande vittoria della cristianita'.

Palazzo Fava
via Manzoni, 4 - Bologna
Apertura: Sabato 28 gennaio, dalle ore 21.00 alle ore 24.00; domenica 29 gennaio dalle ore 18.30 alle ore 22.00

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