Fondazione Galleria Civica - Centro di Ricerca sulla Contemporaneita'
Trento
via Cavour, 19 (secondo ingresso via Belenzani, 46)
0461 985511 FAX 0461 237033
WEB
Il potere delle donne
dal 9/3/2006 al 10/6/2006
10 - 18; chiuso il lunedi'

Segnalato da

Chiara Veronesi




 
calendario eventi  :: 




9/3/2006

Il potere delle donne

Fondazione Galleria Civica - Centro di Ricerca sulla Contemporaneita', Trento

La mostra parte da un punto di vista maschile, proposto da Luca Beatrice, che continua a vedere la donna come oggetto del desiderio e simbolo sessuale, procede con la posizione di Francesca Pasini che tende invece a riprendere le fila di una modalita' femminile di fare arte oggi, per concludersi con l'ala piu' estrema, curata da Caroline Burgeoise, che prende spunto dalle radici del femminismo degli anni '70 facendo del corpo e della femminilita' strumenti di provocazione.


comunicato stampa

Femmine, femminilita' e femminismo nell'arte contemporanea

A cura di Luca Beatrice, Caroline Bourgeois, Francesca Pasini

L’universo femminile e la sua posizione all’interno della societa' contemporanea sono i temi dominanti della mostra che la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento inaugura il prossimo 10 marzo. Il potere delle donne presenta tre differenti punti di vista sulla “questione femminile", con altrettanti curatori - Luca Beatrice, Caroline Bourgeois e Francesca Pasini - che, per storia cultura e genere, manifestano visioni diverse sui risvolti del ruolo assunto dalle donne oggi. L’esposizione si inserisce in un momento di rinnovato dibattito sociopolitico sulla donna, rieta' percorrendo attraverso l’arte contemporanea l’evoluzione del suo ruolo nella societa' occidentale e aprendo questioni scottanti, tra cui la partecipazione delle donne alla gestione del potere e del loro accesso in politica, il riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dalle donne nei processi sociali, oppure le resistenze ancora in atto rispetto alla volonta' di autodeterminazione e autorappresentazione della donna oggi.
In mostra si parte da un punto di vista maschile, interpretato da Luca Beatrice, che continua a vedere la donna come oggetto del desiderio e simbolo sessuale. Ecco allora la femminilita' elegante rappresentata nelle celebri fotografie di Helmut Newton, la visione di floridita' femminile da vecchio magazine di John Currin, fino alla posizione, un tempo considerata triviale e deteriore, di un grande regista cinematografico come Russ Meyer. Non manca la voce delle stesse donne, che in questa sezione sono quelle che giocano a turbare la quiete maschile con immagini forti e provocatorie, basti citare la serie fotografica Pissing Women di Sophy Rickett.
Il punto di vista di Francesca Pasini, invece, tende a riprendere le fila di una modalita' femminile di fare arte. Con esempi che vanno da Marisa Merz a Eva Hesse, da Kiki Smith a Vanessa Beecroft, si esemplifica un percorso che vede non solo l’accrescimento della percentuale di presenza femminile nel mondo dell’arte, ma anche l’insinuarsi con orgoglio di modalita' “deboli", di una sensibilita' quotidiana e decorativa tipicamente femminile che ha influenzano gradualmente anche le immagini create dagli uomini.
Non poteva mancare, infine, l’ala piu' estrema, quella che dalle radici del femminismo degli anni Settanta ha fatto del corpo e della femminilita' degli strumenti di provocazione, delle armi da sbandierare per manifestare all’uomo le sue naturali debolezze. E' Caroline Bourgeois che si occupa di questa sezione, ripercorrendo la strada del femminismo nell’arte attraverso le opere di artiste come Joan Jonas, Valie Export o Annette Messages, per arrivare al lavoro di una giovanissima come Regina Galindo, vincitrice del Leone d’oro all’ultima Biennale di Venezia. le cui azioni pongono il problema dell’autoderteminazione della donna in quei paesi del mondo che mantengono ancora legislazioni e culture maschiliste e autoritarie.
All’interno della mostra e' inserito, infine, anche un nucleo di documentazione (libri, opuscoli, video, libri d’artista) del Centro Franklin Furnace di Martha Wilson che a New York dagli anni Settanta ha compiuto un ampio lavoro di promozione e di divulgazione delle tematiche femminili.
La Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento con questa mostra prosegue la sua linea di ricerca tesa ad analizzare non solo l’ambito artistico, ma anche quello sociale. L’arte come in molti altri casi diviene un recettore che indica un cambiamento in atto: questo ambito di indagine puo' suggerire gli sviluppi futuri della questione anche a livello piu' allargato. Se nella societa' si parla della necessita' di garantire alle donne adeguati spazi negli organismi dirigenziali, nel mondo dell’arte in realta' sempre piu' donne accedono alla carica delle piu' prestigiose istituzioni internazionali. Significa che dovremo aspettarci una societa' sempre piu' dominata dalle donne? I privilegi maschili sono realmente finiti? Le donne contribuiscono a creare un potere caratterizzato ed “alternativo"? Stiamo arrivando alla parita', all’uguaglianza, o all’uniformazione dei sessi?

A latere della mostra, una serie di tavole rotonde tra esponenti dell’arte e della societa' tenteranno di rispondere anche a questi quesiti.

Il numero 15 di “Work. Art in progress", la rivista della Galleria Civica, fungera' da catalogo della mostra proponendo ampi servizi con i testi dei tre curatori.

Immagine: Helmut Newton, Big Nudes, 1990. Courtesy of Photology, Milan

Inaugurazione 10 marzo 2006 ore 18.00

Galleria Civica di Arte Contemporanea
via Belenzani 46 - Trento
ORARI 10.00 - 18.00; chiuso il lunedi'
Ingresso
Intero € 2.70 ridotto € 1,70

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