Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Castel San Pietro Terme (BO)
via Matteotti, 79
051 6954124

Manomettere
dal 10/2/2006 al 3/3/2006
mar-sab 16-19, dom e festivi 10-12 e 16-19
051 940320

Segnalato da

Associazione Culturale Pneuma




 
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10/2/2006

Manomettere

Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme (BO)

Strategie per un'estetica del precario. Quelle finalizzate alla valorizzazione del periferico e del marginale. Un vasto repertorio di oggetti entra a far parte delle opere, compiaciute di ricreare manualmente dispositivi improbabili di interazione col mondo. Terzo appuntamento vincitore del Premio Mauro Manara. Lavori di Alice Cattaneo, Maurizio Mercuri, Enrico Morsiani Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani; a cura di Daniela Lotta.


comunicato stampa

Strategie per un’estetica del precario

a cura di Daniela Lotta

Alice Cattaneo, Maurizio Mercuri, Enrico Morsiani, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani

Manomettere, strategie per un’estetica del precario e' il terzo appuntamento vincitore del "Premio Mauro Manara" indetto dall’Associazione Culturale Pneuma di Castel S. Pietro Terme, Bologna.
Attraverso le opere degli artisti invitati, la mostra indaga la tensione al riscatto estetico del quotidiano che, come spesso accade, predilige l’intervento minimo, la focalizzazzione di micro eventi che aprono alla esperienza epifanica di cio' che ci sta attorno. In questa direzione trovano posto strategie del precario finalizzate alla valorizzazione del periferico, del marginale, di cio' che a prima vista puo' sembrare banale e inutile, ma che invece se osservato da un diverso punto di vista puo' facilmente condurre a letture alternative.
Strumento principale su cui far leva e' l’atteggiamento ironico e disincantato, l’estrema apertura e la predisposizione al cambiamento, la sovversione di ogni concetto precostituito, di ogni valore dato per certo, spinti solo dalla ricerca di nuove soluzioni interpretative.

Questo atteggiamento e' comunicato in mostra attraverso la riconquista dell’oggetto ordinario, che subisce una manomissione a livello sia formale che funzionale. Un numeroso repertorio entra quindi a far parte dell’opera, intenzionalmente disinteressata alla buona forma e anzi compiaciuta di ricreare manualmente dispositivi improbabili di interazione col mondo.

Alice Cattaneo (Milano, 1976), realizza architetture minime, quasi invisibili, sculture leggere, utilizzando materiali di scarto, ritagli di stoffa colorata, capelli, bastoncini di legno, assemblandoli in un equilibrio instabile ma capace di restituire l’emotivita' di un gesto. Come fosse presa dai suoi pensieri, l’artista si lascia stupire dagli infiniti oggetti che trova intorno a se, edificando arabeschi provvisori che ridisegnano lo spazio.
Maurizio Mercuri (Fabriano, 1965), interviene attraverso recuperi eterogenei del quotidiano realizzando accostamenti insoliti in grado di produrre slittamenti di senso non privi di una raffinata leggerezza. Attraverso il video in mostra veniamo a conoscenza che i quadri esposti ordinatamente lungo le pareti bianche della galleria sono stati scelti non per merito “artistico" ma perche' ideali a nascondere i buchi prodotti dalla performance “distruttiva" avvenuta in precedenza.

Gli oggetti e i protagonisti del lavoro di Enrico Morsiani (Imola, 1979), sono prelevati esclusivamente dal suo contesto familiare, che attraverso una personale “manomissione" ritrovano nuova forza estetica. Allenato a muoversi in ambienti conosciuti, Morsiani, tende a uniformare a se stesso anche l’esterno, scegliendo, come in questo caso, di istallarsi in una zona di servizio della galleria.

Costruttore di macchine improbabili, Lorenzo Scotto di Luzio (Pozzuoli, 1972), carica gli oggetti d’uso comune di una melanconia dolorosa e al contempo ironica che spesso indaga la sua condizione esistenziale. Il soggiorno in una delle piu' inflazionate citta' d’arte italiane, Venezia, diventa pretesto per archiviare i luoghi e i giorni in un diario personale fatto di suoni e di rumori, che proprio nel loro essere slegati da facili stereotipi folcloristici traggono una assoluta valenza di unicita' condivisa.

Interessato ai rapporti sociali che intercorrono tra gli individui, Luca Trevisani (Verona, 1979), si serve di sculture effimere per dare visibilita' a ipotesi relazionali che poggiano sul principio di cooperazione. Le sue sculture, spesso rivestite di un bianco azzerante, sviluppano l’intersezione tra l’elemento naturale e quello artificiale-culturale, sfruttando ampiamente la dicotomia tra la gestualita' artigianale di basso profilo e lo studio impeccabile del progetto. Per l’occasione, Luca Trevisani ha realizzato il progetto grafico del catalogo, ideandone il design in relazione al concetto della mostra assemblando le immagini delle opere degli artisti invitati con altre estrapolate da fonti eterogenee.

Immagine: Alice Cattaneo,2005. Courtesy Galleria Analix Forever Ginevra

Inaugurazione sabato 11 febbraio dalle 18.30

Associazione Culturale Pneuma
Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Via Matteotti 79 - Castel San Pietro Terme - Bologna
Orari: mar-sab > 16-19 / dom e festivi > 10-12 e 16-19

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