Chiesa di Sant'Agostino
Pietrasanta (LU)
via Sant'Agostino, 1
0584 795226
WEB
Marcello Polacci
dal 10/2/2006 al 18/3/2006
16,00-19,00 / lunedi' chiuso

Segnalato da

Cultura - Comune di Pietrasanta



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Marcello Polacci



 
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10/2/2006

Marcello Polacci

Chiesa di Sant'Agostino, Pietrasanta (LU)

Versilia Sognata - Forme e Colori della mia Terra. Oltre 53 dipinti realizzati dal 1996 al 2006, disposti cronologicamente a sottolineare le diverse fasi del percorso dell'artista. Geometrie di forme e colori che si animano.


comunicato stampa

Versilia Sognata - Forme e Colori della mia Terra

Blocchi di marmo come attori solenni, geometrie di forme e colori che si animano fino a riflettere l'umana fragilita', il senso dell'essere. E' questa l'opera di Marcello Polacci che l'Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta presenta, dall'11 febbraio al 19 marzo 2006, nelle Sale dei Putti e del Capitolo del Chiostro di Sant'Agostino.

Oltre 53 dipinti realizzati dal 1996 al 2006, disposti cronologicamente a sottolineare le diverse fasi del percorso artistico.

Marcello Polacci, noto medico versiliese, comincia a dipingere alla fine degli anni Cinquanta, dedicando alla pittura ogni momento lasciato libero dalla professione di pediatra. Nel Sessanta la scelta: l'arte o la medicina. Polacci sceglie la seconda strada, ma non dimentica la pittura. Una passione mai abbandonata ed anzi oggi prepotentemente recuperata avendo lasciato da qualche anno l'attivita' medica.

Motivo dominante della sua espressione artistica i blocchi di marmo. "Un omaggio alla mia terra di Versilia - spiega Polacci - i blocchi di marmo per me non sono freddi parallelepipedi ricoperti di polvere e di terra, ma sono "carne" di quelle montagne, di quelle madri vecchie come il tempo, testimoni di storia lontana, di un metamorfismo millenario. Sono pezzi della mia terra ed attraverso loro ho sentito la necessita' di esprimere le mie sensazioni, i miei ricordi, i miei pensieri, i miei sogni".

"Per la loro ferma stabilita', per la loro inamovibile forza, li ho visti come giusti simboli per rappresentare quella ideale resistenza, quella ideale opposizione, che oggi tutti noi sentiamo necessaria, per erigerci antagonisti al degrado, alla fragilita' morale e materiale, alla vulnerabilita' dell'uomo schiavo delle proprie passioni, consapevole della propria transitorieta'. A questo pazzo mondo moderno che ha disatteso i valori assoluti, universali".

Non una banale ripetizione di un soggetto, ma un intenso e meditato ripensamento di un messaggio poetico, di un'elaborazione interiore. Dapprima i blocchi sono dipinti con un linguaggio realistico, sono inanimati, terrosi, quasi assenti, poi il mutamento: i blocchi iniziano ad umanizzarsi, a mostrare la storia umana scritta al loro interno. I volumi si dispongono sulla tela in ordinate geometrie che recuperano antiche visioni cubiste, in ampie composizioni, in spazi aperti o interni in cui possono familiarmente diventare "lui e lei" e testimoniare la parabola umana.

Cosi' commenta il critico Dino Carlesi: "I primi blocchi erano sovrapposti secondo un ordine legato al lavoro e alla fatica, deposti su terre realmente calpestate, poi i blocchi hanno cominciato a partecipare alla vita del sogno, cioe' la storia umana che era dietro ad ogni blocco inizio' a mostrare le proprie sembianze: "Piazzale di notte" del '96 e' gia' un tripudio di personaggi riuniti sul palco del mondo".

Un processo di idealizzazione che proseguira' sino a raggiungere i suoi piu' alti esiti, quel punto estremo di riduzione e rarefazione in cui il gioco delle scacchiere, i punti di fuga, le cabine, gli orizzonti e le scalinate acquisiscono significati profondi di vita, aspetti, non solo visivi, di situazioni esistenziali complesse.

Inaugurazione sabato 11 febbraio, ore 17.00

Chiostro di Sant'Agostino
Sale dei Putti e del Capitolo - Pietrasanta

Orario apertura: 16,00-19,00 / lunedi' chiuso
Ingresso: libero

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