Galleria del Carbone
Ferrara
via del Carbone, 18/A
0532 761642 FAX 0532 761642
WEB
Ervardo Fioravanti
dal 11/3/2006 al 1/4/2006
dal lunedi' al venerdi' 17.00-20.00; sabato e festivi 10.30-12.30 17.00-20.00 martedi' chiuso

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Ervardo Fioravanti



 
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11/3/2006

Ervardo Fioravanti

Galleria del Carbone, Ferrara

La passion predominante. La mostra, retrospettiva del pittore ferrarese, presenta opere pittoriche: oli, acquarelli e grafiche: pastelli e chine dagli anni '40 fino agli anni '80.


comunicato stampa

La passione predominante

Domenica 12 marzo, alle 18.00 inaugura alla Galleria del Carbone di Ferrara la mostra retrospettiva dedicata a Ervardo Fioravanti nel decimo anniversario della sua scomparsa. L'iniziativa culturale promossa dall'Accademia d'Arte "Citta' di Ferrara" s'intitola: "La passion predominante" collezioni degli amici.

La mostra retrospettiva del pittore ferrarese di origine alto polesana (Calto - RO), presenta opere pittoriche: oli, acquarelli e grafiche: pastelli e chine dagli anni '40 fino agli anni '80.

La presentazione in catalogo di Gianni Cerioli mette in risalto la grande sensibilita' di Ervardo Fioravanti a ricercare nei personaggi scelti per le sue rappresentazioni, per i suoi "ritratti a memoria", l'umanita' degli uomini ed in special modo nelle persone semplici ed emarginate.

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Ervardo Fioravanti in collezioni private

Avrebbe certamente fatto piacere ad Ervardo Fioravanti questa piccola esposizione e non soltanto perche' si parla delle sue opere. E' piuttosto per quella capacita' dell'arte di portarsi al centro della questione del vedere e di produrre movimenti anche a distanza di anni, per quella preziosa intenzionalita' di programmare dei semi e di propagare nel tempo il messaggio artistico qualora esso sappia legarsi a precise modalita' comunicative. Due raccolte private di collezionisti minori diventano l'occasione per riflettere su di un autore significativo della vicenda artistica della seconda meta' del Novecento ferrarese. Il fenomeno del collezionismo e' stato indagato in molti modi, secondo diverse chiavi di lettura, tanto varia e' la modalita' con cui si manifestano i fenomeni del mettere insieme oggetti d'arte o meno. Eppure quando in una raccolta, che presenta di solito un numero contenuto di quadri per singolo autore, la presenza di un artista ammonta a parecchie decine di opere la cosa non e' di poco conto. La passion predominante cui fa riferimento il titolo dell'esposizione sta forse proprio in questo. Ci sono autori che riescono a dare delle risposte piu' articolate o, forse, meglio di altri coprono un numero maggiore di aspettative e di attese.

Due collezionisti di generazioni diverse trovano un comune punto di incontro nelle tematiche affrontate dallo stesso autore. Del piu' giovane si sapeva appena della sua passione di collezionista, dell'atro si conosceva molto di piu'. Il suo nome figura, infatti, tra i dedicatari della raccolta di poesie Il versipelle, pubblicata nel 1982. "Tali amici -scrive Fioravanti- in questi anni sono stati assidui frequentatori del Filo' di via Contrari, interessandosi con fraterna sensibilita' allo svolgersi del mio lavoro artistico, talvolta acquistando miei disegni e piccoli dipinti sempre scelti con acuta e rara competenza". In questo passaggio di mano l'artista riconosceva un altro passaggio di stato delle opere che aveva prodotto. Non solo cambio di proprieta' ma anche una sorta di amicale affidamento del messaggio poetico che le opere veicolano. A distanza di anni quella scelta, quella competenza "acuta e rara" dimostra appieno la sua tenuta. Ritrovare queste opere e' come sfogliare la vicenda artistica di Fioravanti, ritrovarlo presente nelle sue variazioni umorali, formali e cromatiche.

Lungo la vita di un artista le modificazioni sono all'ordine del giorno. Permane semmai una caratteristica di fondo sulla quale e' possibile innestare continue variazioni. E' evidente una linea costante, piu' o meno esplicita, anche quando una fase si conclude ed un'altra si sviluppa. Fioravanti ha mantenuto un livello alto di indagine sulla societa' e non poteva fare diversamente, sviluppando le premesse da cui e' partito. Come giornalista, come poeta, come pittore il suo occhio non ha mai smesso di analizzare la commedia umana delle nostre genti. Dal Polesine dell'infanzia alle lotte per l'occupazione la sua attenzione e' sempre stata pronta a sollecitare la sua mano. A volte e' appena il segno caratterizzante la postura dei corpi altre volte e' la narrazione che si svolge a partire da poche schermature di colore. In ogni modo e' presente un'analisi attenta e precisa delle vicende degli uomini e del loro mondo, dei desideri, dei sentimenti, delle volizioni, delle pulsioni vitali. E' un'osservazione ironica, smaliziata ma sinceramente empatica, pronta a cogliere in quelle individualita' rappresentate ricorrenze e persistenze che appartengono al comune destino degli uomini.

Dalle opere degli anni Cinquanta, risolte in cromie scure e spesso opache, testimonianza della difficolta' del secondo dopoguerra, a quelle della meta' degli anni Sessanta piu' variate nella realizzazione espressiva o ancora a quelle dell'ultimo periodo, tutto viene puntualmente testimoniato in questa mostra. Sono oli, disegni, tecniche miste di piccolo e medio formato ben connotati dal punto di vista formale e visivo. C'e' insomma la verve di Fioravanti, la sua passione per la vita e per le sperimentazioni artistiche; c'e' soprattutto la sua serieta' di intellettuale e la sua capacita' di aderire affettivamente anche alle piu' piccole cose. Ogni prodotto del lavoro dell'uomo e' per lui una cosa estremamente seria, da rispettare e da amare, proprio perche' in questi manufatti l'umanita' realizza il suo fine e la sua serena adesione al mondo. I diversi codici che l'artista usa sono quindi un modo per cogliere da fronti diversi la complessita' del reale, la pluralita' del vivere. Quanto resta di carica critica, di ironico o di burlesco, di immensamente drammatico nella sua pittura conferma ogni volta la nostra adesione al reale ma la mette contemporaneamente in dubbio, lasciando al visitatore il compito di interrogarsi seriamente sul valore delle nostre rappresentazioni.
Marzo 2006 - Gianni Cerioli

Immagine: La madre, 1953 - olio su tavola

Inaugurazione: Domenica 12 marzo, alle 18.00

Galleria del Carbone
Via del Carbone, 18/A - Ferrara

Orario: dal lunedi' al venerdi' 17.00-20.00; sabato e festivi 10.30-12.30 17.00-20.00 martedi' chiuso

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