Teatro Sala Umberto
Roma
via della Mercede, 50
06 6794753
WEB
Paolo Laudisa
dal 22/3/2006 al 29/4/2006
tutti i giorni ore 10.00 - 19.00, lunedi' chiuso

Segnalato da

Marina Amori



approfondimenti

Paolo Laudisa



 
calendario eventi  :: 




22/3/2006

Paolo Laudisa

Teatro Sala Umberto, Roma

PensandoBene. Nel rifiuto dei generi codificati l'artista si sente a proprio agio, distante da provocatorie furie sperimentali, attento allo studio e alla ricerca sui materiali, ma piu' di tutto all’evoluzione interna delle forme del colore.


comunicato stampa

PensandoBene

“Non mi interessa essere considerato un pittore figurativo o astratto"
(Paolo Laudisa)

“Astrazione o evoluzione della Figurazione. Pittura pura o commistione di generi e tecniche. Monocromo o policromo. Pinocchio parla piu' chiaramente di ogni definizione: gusto del colore, qui verde totale, ma declinato in alcune possibili variazioni; giochi prospettici di piani obliqui, come in un corridoio di specchi, tracce figurative e geometrie.

Nel rifiuto dei generi codificati Laudisa si sente a proprio agio, distante da provocatorie furie sperimentali, attento allo studio e alla ricerca sui materiali, ma piu' di tutto all’evoluzione interna delle forme del colore.
Le tele di Paolo Laudisa trovano nello spazio consacrato alla rappresentazione scenica una dimora eccellente. Certo, occorre mettere in conto una certa dose di casualita' degli eventi, e altrettanta di intuizione da parte dell’artista. La transitorieta' del domicilio si sposa alla sua natura: una mise en sce'ne dura un tempo predeterminato e illusorio, quello sufficiente a calarsi in un’altra realta' fino alla fine di una storia.
La storia che qui si narra, attraverso colori incorrotti e intrusioni di vetro, e' quella di una pittura che alla fine si prende sul serio pur giocando col senso, con le definizioni, con le parole che cercano di spiegare e confondono.

Ospite dei pensieri dell’artista, autorevole testimonianza di un impegno insofferente ai vincoli, e' la figura di un grande conterraneo, che di regole infrante e' stato maestro insuperato del teatro italiano, Carmelo Bene. Dissacratore istrionico, feroce nemico del gia' visto, del previsto, cercatore di non-senso dalla prosa inesauribile e parossistica.

Il Salento e' terra di bianco barocco, di pietra generosa, di profusione decorativa. Dalla stessa loquacita' a cui Bene ha attinto a piena voce Paolo Laudisa ha tratto un’eredita' austera. La sua ricchezza espressiva e' declinata con parsimonia, lasciata decantare fino a poterne esprimere una sintesi.

Isole di polvere di marmo come crateri, isole di colore contrastante, visioni: nulla e' spiegato fino in fondo, l’artista non articola le sue ragioni, ne da' il risultato, la pura immagine.

Ad uno stesso obiettivo si giunge con metodi diversi: qui il superamento dei generi per un risultato estetico assoluto si da' per sottrazione, laddove in Carmelo Bene per esplorazione continua e megalomanica dell’io, in forza dell’aggiungere, del moltiplicare, dell’accentuare al parossismo per arrivare alla perdita di se' come soggetto.

Laudisa abbassa la voce per superare i limiti del fonema, (fuor di metafora diluisce, placa e lascia emergere l’immagine), Bene amplifica la voce e dilata tanto il testo da sfinirlo.
In fondo si e' trattato spesso di una recitazione “astratta", che perdeva continuamente l’oggetto, fino a renderne irriconoscibili le singole parole per privilegiare il puro suono."
Fedora Franze'

Vernissage: 23 marzo 2006 ore 18.30

Teatro Sala Umberto
Via della Mercede 50 - Roma

Orari: tutti i giorni ore 10.00 - 19.00, lunedi' chiuso

IN ARCHIVIO [9]
Quadratonomade / Random
dal 8/4/2013 al 1/5/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede