In mostra una sessantina di capolavori provenienti da importanti collezioni italiane che dall'arte classica - con anelli, gemme intagliate, altari, ritratti e sculture in marmo - conducono a quella tardo-antica, paleocristiana e bizantina - con vetri dorati, coppe e lampade in cristallo di rocca, un piccolo ciborio in marmo - sino ad ai dipinti del periodo rinascimentale.
Restituzioni 2006
Tesori d'arte restaurati. Tredicesima edizione
Un'isola felice, nell'Italia del sempre annunciato collasso dei Beni culturali. E'
Restituzioni: nata da una lungimirante intuizione, quasi vent'anni fa, di Feliciano
Benvenuti allora Presidente della Banca Cattolica del Veneto, cresciuta in Banca
Intesa per la passione tenace del Presidente Giovanni Bazoli, l'iniziativa ha
stabilito un rapporto esemplare tra privati e pubbliche istituzioni di tutela (le
Soprintendenze del Veneto e della Lombardia, la Direzione dei Musei Vaticani): ogni
successiva edizione ha contribuito a puntellare intelligentemente il "sistema
Italia" e insieme a fornire nuovi punti di vista sul nostro patrimonio artistico: il
tutto allineando in ciascuna tappa espositiva, per il piacere dei cultori e dei
visitatori, un percorso di capolavori che si dilata su quasi due millenni di storia.
Due le novita' di rilievo in questa che si prefigura come una delle piu' ricche
edizioni dell'intera storia di Restituzioni.
La prima: se anche la rassegna scaturisce da un elenco di "sofferenze", di opere
cioe' che hanno richiesto un restauro non rinviabile, piu' di altre volte quest'anno e'
possibile individuare degli ambiti coerenti, che formano quasi piu' mostre
affiancate: una coincide con i segni dell'antichita' classica in terra veneta, solo
osservando i quali si riesce a comprendere che cosa sia stato effettivamente quel
recupero di radici e di motivi che chiamiamo Rinascimento; un'altra fa incontrare i
Tesori della Basilica di San Marco con quelli del Tesoro Sacro dei Musei Vaticani
che, con i loro reperti di arte sacra tardo antica, bizantina e quattrocentesca, non
solo mostrano i canali secolari di trasmissione della fede ma anche lo storico
inizio dell'esperienza museale; la terza riprende nei fatti un'intuizione di Roberto
Longhi, quella di un'originale arte "padana", e pone a confronto, con opere
strepitose, le diverse anime del Rinascimento cosi' come esso si e' declinato tra i
centri del Veneto e della Lombardia.
La seconda novita' consiste nel fatto che, da quest'anno, la mostra di Palazzo Leoni
Montanari diviene una sorta di grande anteprima, perche' successivamente le opere
saranno oggetto di altre specifiche esposizioni nel territorio da dove provengono: a
meta' ottobre saranno esposti a Brera i capolavori delle raccolte lombarde e alle
Gallerie dell'Accademia di Venezia le opere di area lagunare, restaurati grazie a
Banca Intesa dal 2002 in poi; infine, nel febbraio 2007, i Musei Vaticani
ospiteranno i pezzi restaurati nelle ultime due edizioni dell'iniziativa.
Le novita' si sposano tuttavia con una tradizione rigorosa. In diciassette anni
(nelle ultime tre edizioni l'iniziativa espositiva e' divenuta biennale, pur
raccogliendo gli esiti delle tornate annuali di restauro) Restituzioni ha
soprattutto ed esemplarmente mostrato quanto l'attivita' di restauro e delle relative
indagini tecnico-scientifiche apportino nuove conoscenze agli studi
storico-artistici: anche quest'anno alcune opere hanno riacquistato una tavolozza
di colori che non erano visibili da secoli; e' stata dimostrata l'autografia di
dipinti sin qui solo dubitativamente attribuiti, come e' successo per gli
straordinari dipinti di Vittore Carpaccio, Luca Signorelli e Gaudenzio Ferrari;
nell'Adorazione dei Magi di Tiziano e' riapparso un dettaglio forse un tempo ritenuto
sconveniente (un cagnolino con la gamba alzata), e che invece si rivela come una
sorta di firma aggiuntiva del grande maestro cadorino.
La rassegna allinea una sessantina di opere, provenienti dai Musei Vaticani, per
l'area lombarda dal Museo Bagatti Valsecchi, dal Poldi Pezzoli, dalle Pinacoteche
Ambrosiana e di Brera, da varie chiese di Brescia, Cremona, Lodi e Mantova, per il
Veneto dalle Gallerie dell'Accademia, dal Tesoro di San Marco, dal Seminario
Patriarcale, da altri edifici religiosi, e dai Musei Archeologici Nazionali di
Adria, Altino, Este, Feltre e Portogruaro.
Si va dal II secolo a.C. al XVI: sono capolavori che dall'arte classica - con
anelli, gemme intagliate, altari, ritratti e sculture in marmo - tragittano a quella
tardo-antica, paleocristiana e bizantina - con vetri dorati, coppe e lampade in
cristallo di rocca, un piccolo ciborio in marmo - sino ad accompagnarci ai dipinti
del periodo rinascimentale. Sul versante veneto, con le presenze di Vittore
Carpaccio, Bartolomeo e Antonio Vivarini, Gentile e Giovanni Bellini, Tiziano,
Tintoretto; su quello lombardo con Bernardino Butinone, Gaudenzio Ferrari, il
Moretto, Vincenzo Civerchio, Antonio Campi, Gian Francesco Tura. La Madonna con
Bambino e quattro santi di Luca Signorelli, originariamente dipinta per la cappella
Filippini nella marchigiana chiesa di Arcevia, tradizionale cerniera tra arte padana
e tosco-romana, consente infine un prezioso confronto con i coevi esiti di matrice
toscana.
Secondo lo spirito originario del programma, Banca Intesa promuove annualmente il
progetto mettendo a disposizione un fondo appositamente creato e condividendo fin
dall'inizio la scelta delle opere da sottoporre a restauro, effettuata da un
qualificato comitato scientifico composto dai responsabili delle Soprintendenze
venete e lombarde e dalla Direzione dei Musei Vaticani, coordinato da Carlo
Bertelli, curatore del catalogo che accompagna l'esposizione, edito da Terra Ferma.
Il progetto Restituzioni
Avviato alla fine degli anni '80, il programma Restituzioni e' stato direttamente
progettato e promosso da una istituzione privata (l'allora Banca Cattolica del
Veneto che ha passato poi il testimone al Banco Ambroveneto e quindi a Banca Intesa)
in organica collaborazione con gli organismi di pubblica tutela, dapprima con le
Soprintendenze del Veneto quindi con quelle lombarde e oggi anche con la Direzione
dei Musei Vaticani. Il programma si impernia nella periodica selezione di un
consistente numero di opere bisognose di interventi conservativi, nel loro restauro,
in specifiche ricerche che solo in esso trovano fondamento, nell'esposizione e
quindi nella finale riconsegna delle opere ai legittimi proprietari. Sono ormai piu'
di cinquecento i pezzi, spesso di straordinaria qualita', che scandiscono questa
storia quasi ventennale, a definire una sorta di museo virtuale che abbraccia una
vicenda lunghissima (da antichi reperti archeologici al XIX secolo) e che ha
contribuito a rivelare, negli anni, l'articolata fisionomia di un'intera civilta'
artistica e culturale.
Le mostre non hanno mai ambito a configurare soltanto affascinanti percorsi
storico-artistici. Esse nascono, prima di tutto, da una preveggente, continuativa e
responsabile attenzione nei confronti di quelle inevitabili zone d'ombra che, per
cronica penuria di risorse, connotano il vastissimo patrimonio artistico italiano;
sono state sempre le esigenze di piu' urgente conservazione e restauro di specifici
segni - alcuni eclatanti, tutti preziosi - a determinare la priorita' di inserimento
nel programma.
Tanti capolavori saranno presentati in un contesto superbo: il secentesco Palazzo
Leoni Montanari, scenografico e raro esempio del grande barocco nella citta' del
Palladio. Il Palazzo, sede museale di Banca Intesa, rappresenta esso stesso
l'espressione piu' compiuta dello spirito che anima Restituzioni. Oggetto di un
lungo restauro, nel 1999 e' stato destinato ad accogliere l'esposizione permanente di
due tra le piu' rilevanti collezioni della Banca, quella di antiche icone russe e
quella di arte veneta del Settecento. Tali collezioni permanenti, regolarmente
aperte al pubblico, risultano un naturale complemento alla visita alla Mostra.
Ufficio Stampa
Sergio Campagnolo
Studio Esseci
Email: info@studioesseci.net
Vernice per la stampa: venerdi' 24 marzo dalle 10,00 alle 16,00
Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
Contra' Santa Corona 25 - Vicenza
Apertura al pubblico da martedi' a domenica, dalle 10 alle 18.
Ingresso gratuito alla mostra.