Pizia Arte
Teramo
viale Crucioli, 75/a
0861 252795
WEB
Antonio De Chiara
dal 28/3/2006 al 29/4/2006
10/13 - 16/20

Segnalato da

Manuela e Patrizia Cucinella



 
calendario eventi  :: 




28/3/2006

Antonio De Chiara

Pizia Arte, Teramo

"Nelle figure femminili - afferma l'artista - cerco di far trasparire una sensualita' non scontata. La donna che rappresento e' lontana dagli stereotipi femminili della comunicazione pubblicitaria, e' un luogo di storia e memoria recuperata".


comunicato stampa

Vecchia figurazione

a cura di Manuela Cucinella e Patrizia Alice Cucinella

Antonio De Chiara nel testo che accompagna la mostra dal titolo ''Vecchia figurazione'' scrive:

Mi sono avvicinato tardi alla pittura, il quotidiano spesso fa dimenticare te stesso. La pittura e' entrata nella mia vita in modo lento, inesorabile, diventando poi un'esigenza. Gradatamente sono riaffiorati i miei amori e le mie ossessioni adolescenziali: il naturalismo seicentesco, la scuola di Utrecht, il decadentismo ottocentesco.

In questo universo di materia cromatica, di luce, di ombra e soprattutto penombra, mi sono inoltrato considerando il dipingere un'attivita' mentale, di continua e costante ricerca. Contemporaneamente ho cercato di comprendere le ragioni per cui essa era entrata in maniera cosi' radicale nella mia esistenza.

Non l'ho ancora compreso!
Nelle mie tele cerco di rappresentare il dato reale, no, volevo dire la magia del reale. Frammenti di quotidiano in cui la figura umana si estranea completamente per un attimo, per un solo attimo dal reale, ritrovando se stessa. Pause, sospensioni, attese: la magia del reale.

Tutta la mia pittura e' densa di erotismo.
La pittura e' essenzialmente erotismo.
La materia cromatica e' erotismo.

Nelle figure femminili cerco di far trasparire una sensualita' non scontata. La donna che rappresento e' lontana dagli stereotipi femminili della comunicazione televisiva e pubblicitaria, e' un luogo di storia e memoria recuperata.

Mi interessa una pittura radicata nel contemporaneo. Ma quali sono i segni che costituiscono il linguaggio che oggi puo' meglio rappresentare la contemporaneita' in arte? Se per contemporaneita' si intende la distruzione della Composizione, struttura, forma e l'annullamento dei segni che costituiscono memoria, allora la mia pittura non e' contemporanea.

La mia e' una contemporaneita' che cerca di recuperare una tettonica di segni appartenenti ad un linguaggio ''classico'' e per questo atemporale, con un tentativo di costruzione compositiva della forma che deve permettere di evocare ad altro, superando la mera oggettivita'. Solo in questo modo il mio figurativo trova compimento e giustificazione.

Vernissage: 29 marzo, ore 18

Piziarte
viale Crucioli 75/a - Teramo

Orari: tutti i giorni 10/13 - 16/20

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