Il Granarone
Calcata (VT)
via di Porta Segreta, 8
0761 587855 FAX 0761 587855
WEB
L'Uovo d'Artista
dal 31/3/2006 al 16/4/2006
Sabato e domenica 15-19

Segnalato da

Giuseppe Salerno




 
calendario eventi  :: 




31/3/2006

L'Uovo d'Artista

Il Granarone, Calcata (VT)

Opere di Enrico Abenavoli, Pasquale Altieri, Minou Amirsoleimani, Alfredo Anzellini, Anna Maria Ballarati, Luigi Ballarin, Piergiorgio Baroldi, Laura Bernard, Giovanni Battista Bianchi, Antonio Bufalino, Domenico Campisano, Anna Maria Capece Minutolo etc.


comunicato stampa

Mostra collettiva

a cura di Giuseppe Salerno

Enrico Abenavoli, Pasquale Altieri, Minou Amirsoleimani, Alfredo Anzellini, Anna Maria Ballarati, Luigi Ballarin, Piergiorgio Baroldi, Laura Bernard, Giovanni Battista Bianchi, Antonio Bufalino, Domenico Campisano, Anna Maria Capece Minutolo, Mario Carbone, Giovanni Carpentieri, Giuseppe Canali, Fabiola Cenci, Lucia Cenni, Maria Cristina Crespo, Michele Crocco, Anna Del Vecchio, Gerardo Di Salvatore, Bianca Dones, Vittorio Fava, Luigi Francini, Lucilla Frangini Ballerini, Angelo Gioia, Mario Giuliani, Hafiza, Barbara Hoehn, Marina Joppolo, Maria Korporal, Stefania Lubrani, Lughia, Sergio Macchioli, Stefania Maciocci, Domenico Malarbi', Venanzio Manciocchi, Egidio Manganelli, Mirna Manni, Fiorenzo Mascagna, Francesca Mazzara, Gabriele Mazzara, Monica Melani, Gabriella Meliani, Maria Rosaria Minghigloni, Alessandro Monti, Luigi Nucifora, Valentina Pallagrosi, Massimo Palumbo, Pasquale Pazzaglia, Massimo Piergrossi, Eliana Prosperi, Elvi Ratti, Fernando Rea, Bruno Regni, Franca Rovigatti, Sabina Scapin, Angela Scappaticci, Piero Sensi, Elena Sevi, Franco Squadrelli, Marco Staffaroni, Maurizio Tiberti, Ivano Tomat, Gemma Uyttendaele, Marijcke Van der Maden, Valter Vari, Miranda Viola, Riccardo Wilczek.

Dal testo in catalogo:

A scandire il tempo che scorre non sono piu' il naturale lento succedersi della luce e del buio, del caldo e del freddo, delle stagioni che accompagnano ed assecondano il divenire d'ogni cosa. Non piu' i movimenti del pianeta, ne' l'osservazione delle stelle. Non sono piu' i frutti della terra, lo sgorgare delle acque dalla sorgente, ne' il passaggio degli uccelli che migrano. Non e' piu' il battito del cuore, all'unisono con le armonie cosmiche.

Da tempo a scandire il trascorrere delle ore e' il ticchettio degli orologi, l'attesa della domenica, la chiusura estiva della fabbrica, la processione del venerdi' santo, i fuochi d'artificio di fine anno e poi il festival di San Remo, la dichiarazione dei redditi, l'avvio della nuova serie del Grande Fratello, i bambini che si fanno alti insieme a tutto cio' che l'umanita', esclusasi dal rapporto con l'ambiente naturale, inventa per colmare i propri vuoti esistenziali.

La vita, non piu' vissuta, e' ridotta essa stessa a oggetto di consumo ed ogni ricorrenza ed evento collettivo diviene l'occasione per avviare riflessioni tutti insieme, anche se discordanti, ma tutti insieme, pronti subito a cambiare argomento quando il tempo a disposizione sara' scaduto. Il pensare a comando si muove oggi all'interno di gabbie i cui confini non sono piu' quelli dello spazio fisico, ma quelli, sempre piu' costretti, dello spazio temporale.

Anche L'Uovo d'Artista, giunto alla sua V edizione, torna regolarmente come ogni anno a sollecitare riflessioni d'ogni sorta sul senso della vita. Una riflessione pero', quella degli artisti, che non accetta costrizioni temporali. Una riflessione che si manifesta con continuita' in un percorso che e' la vita vissuta nella ricerca del mantenimento di quella coscienza che rende ciascuno di essi un unicum consacrato alla liberta'.

Sono trascorsi tre anni da quando, nel commentare la seconda di queste rassegne, sottolineavo, di fronte alla tragedia che si iniziava allora a consumare, il sostegno unanimemente espresso, attraverso le opere presentate, ai milioni di persone che, pur nella loro diversita', scendevano in piazza tutti insieme, in ogni angolo della terra, per difendere la vita. Sono trascorsi tre anni e ancora le morti continuano a sommarsi mentre la guerra preventiva, entrata nel lessico comune e nella testa di intere popolazioni, e' ormai un concetto acquisito e pronto all'uso ad ogni evenienza.

Di fronte al potere devastante dell'economia priva di qualunque etica e della comunicazione di massa, monodirezionale ed impositiva, la pace e l'arte si confermano "lente" come la maturazione del pensiero che sempre ne accompagna la nascita. Una comunicazione, quella dell'arte, contagiosa ma lenta perche' rispettosa dei tempi di maturazione di chi con essa entra in un contatto. Uno scenario, quello di questo terzo millennio, dove nell'arte e' riposta la sola speranza, quella che si fonda sull'intelligenza, sulla capacita' di comprendere individualmente e di abbracciare la complessita' ed allo stesso tempo la piccolezza del quotidiano per ristabilire il giusto contatto con quella visione globale da tempo dimenticata insieme allo scorrere lento del tempo.

Una quinta edizione, quella de L'Uovo d'Artista, dove l'arte conferma, attraverso una accresciuta partecipazione, le sue infinite facce. Settanta lavori che, nella loro diversita', ci parlano del rapporto di ciascun artista con se stesso, dopo aver attraversato il mondo. Settanta opere intorno alla vita ed alla morte, intessute di riflessioni, di colori, di sentire con le mani e con l'anima, testimoniano, nella loro convivenza, l'unicita' dell'arte intesa come momento di comunicazione alta. Una coesistenza di visioni individuali, metafora "serena" di questo nostro quotidiano che ci appare ancora incapace di rinunciare al conflitto ed alla contrapposizione violenta.

Inaugurazione: sabato 1 aprile dalle ore 17.00

Il Granarone
Via di Porta Segreta 8 - Calcata (VT)
Orario: Sabato e domenica 15-19

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