Palazzo Gopcevich
Trieste
via Rossini, 4
040 6754072
WEB
Enzo Mari
dal 10/4/2006 al 20/5/2006
Feriali e Festivi 9 - 19
040 943475

Segnalato da

Vanessa Milone



approfondimenti

Enzo Mari



 
calendario eventi  :: 




10/4/2006

Enzo Mari

Palazzo Gopcevich, Trieste

Questo non e' uno scolapasta. Una mostra antologica che e' un’occasione per conoscere l’attivita' di uno dei fondatori del design italiano. Il percorso espositivo descrive il processo progettuale che caratterizza ogni lavoro di Mari, prendendo ad esempio lo scolapasta progettato nel 1997 per Alessi.


comunicato stampa

Questo non e' uno scolapasta

In collaborazione con Comune di Trieste - area cultura

Martedi' 11 aprile 2006, alle ore 16.45, presso l’auditorium del Museo Civico Revoltella di Trieste, con la presenza di Enzo Mari, Andrea Branzi e Andrea Illy, verra' inaugurata la mostra Questo non e' uno scolapasta. Una mostra su Enzo Mari, che sara' ospitata presso la Sala Leonardo dello storico Palazzo Gopcevich del Comune di Trieste.

Prodotta dall’Associazione culturale Terredarte di Trieste, l’esposizione e' curata da Alessio Bozzer, Beatrice Mascellani e Marco Minuz e presenta per la prima volta a Trieste un’ampia retrospettiva sull’opera del designer-artista Enzo Mari (1932), considerato come uno dei piu' importanti designer viventi.

La mostra e' organizzata in collaborazione con il Comune di Trieste e, grazie all’importante contributo di Magis, Valcucine, Museo Alessi di Omegna, Illycaffe', e Provincia di Trieste.

L’esposizione, che segue la grande mostra antologica tenutasi nel 1999 presso la Triennale di Milano, risulta essere un’occasione per avvicinarsi e conoscere l’attivita' di uno dei progettisti fondatori del design italiano. Partendo dall’apparente negazione del titolo della mostra, il percorso espositivo cerchera' di descrivere il processo progettuale che caratterizza ogni lavoro di Mari, prendendo ad esempio lo scolapasta progettato nel 1997 per Alessi.

Parallelamente sara' presente una selezione di alcuni dei suoi piu' significativi progetti, inseriti in un percorso multimediale che ha coinvolto alcuni tra i principali protagonisti del design italiano (Ettore Sottsass, Andrea Branzi, Alberto Alessi, Alberto Bassi, Cini Boeri).

Lo scolapasta diventa il simbolo di ogni oggetto e progetto di Enzo Mari, ne illustra la creazione, mai scevra di tormentata e combattuta tensione morale, in un crescente sforzo, quasi sovrumano, che tende alla qualita' totale, strettamente legata all’etica e vero obiettivo del suo lavoro. L’etica, concetto astratto, e' applicabile a tutti gli aspetti del progetto: alla natura, utilizzando “solo quello che serve"; al lavoro, liberato dall’alienazione; alle rare abilita' dell’artigiano, per preservare un bagaglio culturale prezioso; alla forma, l’unica possibile, contro inutili e volgari ridondanze.

Questo rappresenta e ha sempre rappresentato Enzo Mari, dai suoi primi lavori nel 1950, fino ad oggi, quasi 1800 progetti dopo. Il ruolo che a Mari e' sempre stato assegnato, anche dai suoi colleghi, e che Mari ha sempre portato avanti con grande passione, e' stato quello che Mendini ha definito "coscienza del design". A differenza di altri, Mari ha sempre voluto raccontare e a volte gridare le ragioni del “buon progetto", comunicarle ad ogni costo, rendere tutti consapevoli, educare e coinvolgere. Gli unici modi per lui di progredire e migliorarsi.

Proprio per questa sua importante valenza teorica ed educativa, oltre che per la quantita' e la qualita' dei progetti realizzati nella sua lunga carriera, raccontare in una mostra il suo lungo percorso e il suo metodo e' oggi piu' che mai una necessita', un bisogno di valori e di consapevolezza. La tipicita' del messaggio di Mari, il ruolo a se' che ha sempre avuto lo rende un esempio unico nel mondo del progetto e della cultura dei giorni nostri. Come diceva Pierre Restany: "Nella spaventosa mediocrita' della ricerca iconografica contemporanea, la magistrale lezione d’igiene mentale di Enzo Mari prende il valore di un richiamo all’ordine, di un grido d’allarme, di un manifesto della sopravvivenza poetica".

Tra le piu' importanti e piu' recenti mostre personali dedicate ad Enzo Mari ci sono El trebal al centre, al Centro Santa Monica di Barcellona (1999), Tre mostre di Enzo Mari, al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (2000), Il lavoro al centro, alla Triennale di Milano (2000) e Enzo Mari loves Muji, a Tokyo (2002).

La mostra sara' accompagnata da un importante catalogo, edito dalla casa Editrice Compositori - Bologna, che conterra' al suo interno due saggi dei curatori, testimonianze ed interventi critici di Gillo Dorfles, Andrea Branzi, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Michele De Lucchi, Nanni Strada, Cini Boeri, Luigi Molinis, Aldo Colonetti, Alberto Bassi, Francesca Picchi. Il volume sara' arricchito da un’intervista inedita ad Enzo Mari e da fotografie di Gianni Berengo Gardin e Ramak Fazel.

In occasione dell’edizione 2006 del Fuorisalone di Milano, venerdi' 7 aprile alle ore 16.45, si terra' presso il centro congressi Magna Pars, di via Tortona 15 - Milano, una conferenza a cui presenziera' anche Enzo Mari, occasione per presentare il progetto e le motivazioni dell’esposizione.

In collaborazione con Comune di Trieste - area cultura
Con contributi di Alessio Bozzer e Beatrice Mascellani, Marco Minuz, Gillo Dorfles, Andrea Branzi, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Michele De Lucchi, Nanni Strada, Cini Boeri, Luigi Molinis, Aldo Colonetti, Alberto Bassi, Francesca Picchi. Un intervista inedita ad Enzo Mari; fotografie di Gianni Berengo Gardin e Ramak Fazel

Informazioni
Associazione Culturale Terredarte via Revolterra 102 34139 Trieste tel 040 943475
Vanessa Milone ufficio stampa Terredarte E-mail terredarte.it@libero.it

Sponsor Magis, Valcucine, Museo Alessi, Illy

Grafica gafs di Francesco Nicoletti

Palazzo Gopcevich
via Rossini 4 (Sala Leonardo) - Trieste
Feriali e Festivi 09.00 - 19.00
Ingresso gratuito

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