Sala Espositiva Cineteca di Bologna
Bologna
via Riva di Reno, 72
051 2194826
WEB
Pierre Coulibeuf
dal 11/5/2006 al 12/5/2006
dalle 22.30

Segnalato da

Xing




 
calendario eventi  :: 




11/5/2006

Pierre Coulibeuf

Sala Espositiva Cineteca di Bologna, Bologna

Il programma, articolato su due sere, propone una selezione delle opere piu' rappresentative di Coulibeuf. Un prologo dedicato all'immaginario di Klossowski e tre ritratti di personalita' trasversali: il coreografo e artista Jan Fabre, l'artista Marina Abramovic e la performer e coreografa americana Meg Stuart.


comunicato stampa

Retrospettiva. Un attraversamento degli immaginari di Jan Fabre, Meg Stuart, Marina Abramovic, Pierre Klossowski

Venerdi 12 maggio e sabato 13 maggio alle 22.30 al Cinema Lumie're, Xing e TTV presentano all'interno della 18a edizione di Riccione TTV Festival - la scena e lo schermo (Bologna 3-14 maggio) una personale del regista francese Pierre Coulibeuf con quattro film dedicati ad artisti che si muovono tra arti visive, performance ed arti sceniche. Il programma, articolato su due sere, propone una selezione delle opere piu' rappresentative di Coulibeuf (che introdurra' entrambe gli appuntamenti) con un prologo dedicato all'immaginario di Klossowski (Klossowski, peintre exorciste) e tre ritratti di personalita' trasversali: il coreografo e artista visivo fiammingo Jan Fabre (Les Guerriers de la Beaute'), l'artista visiva Marina Abramovic (Balkan Baroque) e la performer e coreografa americana Meg Stuart (Somewhere in between).

Regista dei passaggi e delle metamorfosi, il film-maker francese Pierre Coulibeuf ha realizzato sino ad oggi una ventina di produzioni video-cinematografiche all'interno di un progetto interdisciplinare che mette in contatto arti visive, cinema, fotografia, performance, letteratura e pittura in un gioco di relazioni variabili.

Per Coulibeuf il cinema e' inteso come luogo sperimentale in cui si confrontano e si interrogano reciprocamente diversi metodi produttivi e pratiche artistiche. Come afferma il regista, il suo non e' un approccio documentario. Creazione condivisa quindi, quella praticata da Coulibeuf assieme agli artisti oggetto-soggetto dei suoi film-ritratto, per opere cinematografiche che risultano essere un prolungamento originale degli immaginari artistici di partenza e non un semplice rilevamento.

Ammiratore di Pierre Klossowski (a cui ha dedicato un trittico) a lui si ispira adottando il termine di film-simulacro. "In questo caso il film non imita l'opera-pretesto; anzi, si stabilisce una distanza tra l'uno e l'altra, un luogo di tensione e di differenza. Non si tratta di adattare storie o prendere a prestito aneddoti biografici, ma di adattare le caratteristiche formali di un lavoro o di una scrittura. Non mi interessa realizzare un film su un tale o talaltro artista, ma piuttosto fare un film che parte da un altro universo mentale, realizzando il massimo trasferimento di energia da un sistema all'altro. Il nuovo lavoro che ne risulta e' un simulacro; il simulacro e' il risultato di un'operazione che Klossowski definisce come trasposizione, in un oggetto, delle forze che spingono il lavoro di un artista. Il simulacro "simula un'agitazione invisibile". Trasporre e' cambiare forma e contenuto passando a un altro dominio. Ed e' proprio tra discipline, tra generi, tra metodi produttivi, tra una soggettivita' e l'altra, in questo spazio eternamente instabile, che un film puo' costruire se stesso. Il simulacro persegue un fine totalmente diverso dalla comunicazione intelligibile: aspira alla complicita'."

All'insegna di una reciprocita' creativa, fatta anche di tensioni e differenze, si sviluppa quindi il lavoro di Pierre Coulibeuf che, dal 1987 a oggi, ha portato alla realizzazione di opere cinematografiche basate sugli universi artistici di Pierre Klossowski, Michelangelo Pistoletto, Marina Abramovic, Michel Butor, Jean-Marc Bustamante, Jan Fabre, Meg Stuart... Presentati in numerosi festival internazionali e recentemente alla Biennale d'Arte Contemporanea di Porto Alegre in Brasile i suoi film fanno parte di diverse collezioni pubbliche, dal Centre Pompidou a Parigi alla GAM di Torino. Nel gennaio 2007 il Museo d'Arte Moderna del C. Pompidou gli rendera' omaggio con una retrospettiva integrale.

Klossowski, Peintre Exorciste

Il film e' un gioco di specchi che raddoppia e rifrange le messe in scena dell'opera visiva di Klossowski: immagini ambigue e evocative, persino perturbanti. "Come una delectatio morosa il film avrebbe potuto proseguire all'infinito in un universo di tentazioni", dice Coulibeuf. I tre episodi, girati in 16 mm si soffermano su tre opere di Klossowski. Il primo, In galleria, ispirato a La Ressemblance, ruota attorno alla contemplazione speculare di quadri che mostrano tre ragazzi come vittime - o eroi? - di una storia popolare. Nel secondo, Immagini-specchio, la lettura della Revoca dell'editto di Nantes di Klossowski porta di fronte a La Grande Odalisca di Ingres e agli 'spiriti' che abitano le immagini contemplate. Il terzo, I pastelli del colore, e' girato tra lo studio di Klossowski - con lui presente - e un ambiente in cui un'adolescente veste i panni di Roberte.

Les Guerriers de la Beaute'

Un film di Pierre Coulibeuf adattatato da una ri-creazione speciale di Jan Fabre. Les Guerriers de la Beaute' nasce dall'incontro tra Pierre Coulibeuf e l'artista fiammingo Jan Fabre. Il film e' una trasposizione dell¹immaginario del coreografo, che inscena in uno spazio sospeso una serie di quadri e azioni fisiche come fantasmagoria ispirata alle sue creazioni per la scena. Il film e' un labirinto con entrate multiple, dove un¹ Arianna in abito da sposa (il 'demone del passaggio'?) guida e fuorvia lo spettatore in un universo fatto di metamorfosi, di doppie personalita' e strani rituali. Tra gli interpreti figurano due muse di Fabre, le performer Els Deceukelier e Erna Omarsdottir, e ancora William Forsythe e Wim Vandekeybus.

Balkan Baroque

Un film di Pierre Coulibeuf adattatato dalla performance 'Biography' di Marina Abramovic. Marina Abramovic, esponente della Body Art, si racconta attraverso un'autobiografia per immagini che Balkan Baroque ricompone e presenta come 'estetica di vita'. Una vita speciale la sua, un rituale continuo fondato sul corpo come fonte di esperienze percettive, estetiche ed etiche. La scansione del film, fatto di azioni banali e quotidiane accanto ad altre particolarmente estreme, vede sempre al centro il corpo e l'idea stessa della sua materialita'. Marina Abramovic appare come una figura bifronte, con una faccia rivolta al passato e una al futuro. Accanto allo scorrere di vita reale e performance, Abramovic e Coulibeuf rivisitano il passato dell'artista dall¹infanzia nella Jugoslavia di Tito, alle molte esperienze sui limiti fisici e psichici.

Somewhere in between

Un film di Pierre Coulibeuf adattatato da una creazione speciale di Meg Stuart. Con Somewhere in Between Coulibeuf realizza una trasposizione della ricerca coreografica di Meg Stuart tentando di definire quello spazio fuggevole che si colloca tra cinema e danza. La coreografa americana lavora su situazioni della vita quotidiana, sulle posture e i movimenti della gente comune, svelando cio' che di norma nessuno si sofferma a considerare: quelli che potremmo definire micro-avvenimenti del corpo. "La fonte del movimento cui attingo e' la vita reale; raccolgo il mio materiale osservando la gente per strada. Mi interessano le figure non convenzionali, emarginate" dichiara Meg Stuart, che con questo approccio ricostruisce e enfatizza nella fiction, i tic e il non detto dei comportamenti sociali e delle relazioni tra individui. I toni sono quelli di uno sfumato continuo (di identita', situazioni e luoghi), di una vaghezza contemporanea triste e comica.

Riccione TTV Festival ­ la scena e lo schermo, 18o edizione e' dedicato a film, video, programmi televisivi ed altri media e formati, nati tra la scena e lo schermo: teatro, danza, opera contemporanea. Si articola in diverse sezioni, e' un viaggio nella relazione tra arti dello spettacolo, video e film, con una attenzione peculiare ad alcuni repertori di storie, che tornano nel corso del tempo, in una ricchissima scena della memoria.

Riccione TTV Festival, fondato da Franco Quadri nel 1985 e diretto da Fabio Bruschi, si svolge in collaborazione con Cineteca del Comune di Bologna, Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, Galleria Ta Matete, Cassero - Gay and Lesbian Center, LUo - Libera Universita' Omosessuale, Bologna Festival, Biblioteca Sala Borsa Ragazzi, Fieri di Leggere, Bologna per Mozart, Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, Galleria Neon, Biblioteca Renzo Renzi, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma, Maison Francaise de Bologne, Alliance Francaise de Bologne, con il contributo della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, del Centro Culturale Austriaco a Milano, dell¹Ambasciata di Francia a Roma e il patrocinio del Comune di Bologna e dell¹Ambasciata di Danimarca a Roma.

Col sostegno di Ambasciata di Francia a Roma

Info:
TTV Festival tel 0541.694425, ttv@riccioneteatro.it, http://www.riccioneteatro.it
Xing tel 051.331099, info@xing.it, http://www.xing.it/news/

Ufficio stampa:
info@pepitapromoters.com
pressoff@xing.it

Calendario:

Venerdi 12 maggio ore 22.30
Klossowski peintre esorciste
Les guerriers de la Beaute da una creazione di Jan Fabre

Sabato 13 maggio ore 22.30
Balkan Baroque da una creazione di Marina Abramovic
Somewhere in between da una creazione di Meg Stuart

Introduce Pierre Coulibeuf, con Silvia Fanti e Sandra Barrere

Cinema Lumie're
Via Azzo Gardino 65 - Bologna
Ingresso: 6 euro

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