Diverse sedi
Trieste

Wonderful
dal 18/5/2006 al 29/10/2006
WEB
Segnalato da

Samantha Punis




 
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18/5/2006

Wonderful

Diverse sedi, Trieste

Una mostra dello spettacolo e dell’effimero, senza rinunciare alla riflessione sotterranea, per tentare di capire, con un percorso trasversale, il mondo e i tempi smagati in cui viviamo. Gli artisti e stilisti invitati, italiani e stranieri, sono diversi per linguaggi e tecnologie, e' previsto anche un ciclo di performance. La manifestazione e' organizzata dal Gruppo 78 per la cura di Maria Campitelli.


comunicato stampa

Collettiva

Il Gruppo 78 torna ad invadere lo spazio magico della serra di Villa Revoltella, dopo il successo di “corpo/moda/mente".

Questa volta l’orientamento e' sul “meraviglioso", sull’eccesso e quindi la stupefazione che l’arte innanzi tutto, ma non da meno l’universo “fashion" sanno innescare, sia a livello linguistico che semantico.

Quasi un “neo-barocco" rispuntato dopo decenni di minimalistico riduzionismo, gia' segnalato tempo fa da O. Calabrese. Il campo si allarga, lo stupore puo' essere raggiunto indagando per vie diverse, dalla fantasmagoria di una creativita' inesauribile, che sorpassa ogni confine, all’avvicinamento al soprannaturale, dalle trasformazioni del reale e dell’uomo, tramite la ricerca scientifica che penetra e modifica i nuclei genetici, per una post-umanita', all’esplosioni di segni per avvolgere un corpo, prevaricando su di esso, annullandone la sostanza, per sostituirla con una pelle eclatante.

L’universo “fashion" e' ancora un punto di riferimento, come nelle precedenti “Corpo/moda/mente"
(2005), Imagerie Art Fashion (2003), “Other Fashion" (2002), “Garden Fashion" (2001), ma WONDERFUL,
per catturare il “meraviglioso", si apre ad altri ambiti creativi, chiamando artisti che di norma non lavorano ispirandosi ai “segni vestimentari".

Una mostra dunque delle meraviglie, del fasto del visibile, che puo' indurre a riflettere
sulle svariate modificazioni in atto sul pianeta, sul bisogno di splendore e di apparenza,
di appagamento del visuale, a scapito di una sostanza sempre piu' retrocessa, sia sul
piano del pensiero che su quello della quotidiana pratica esistenziale.

Una mostra che vuole sfiorare, con le metafore, gli slanci lirici e fantastici, propri della
poesia e dell’arte, anche il tema dell’ibridazione, dello scambio e della mescolanza - un
tratto caratteristico della realta' attuale - che si puo' interpretare sia come movimento ed
interazione tra i popoli verso una futura koine' planetaria, sia a livello individuale per consapevolezze identitarie allargate, etniche, religiose, culturali, sessuali, al di la' di paletti
prestabiliti. Per non parlare della scontata e ben praticata ibridazione artistica, tra linguaggi
e tecnologie applicative di diversa estrazione.

Una mostra dunque dello spettacolo e dell’effimero, senza rinunciare alla riflessione sotterranea,
per tentare di capire, con un percorso trasversale, il mondo e i tempi smagati
in cui viviamo.

La mostra sara' sostenuta anche, nella seconda parte, da un ciclo di performances,
denominato HIBISCUS ispirandosi alla pianta esotica dai fiori smaglianti che pero'
durano un solo giorno - come l’azione performativa - condensando nella brevita' dell’esistere
tutta la fascinazione di bellezza che la natura e' in grado di produrre.
Gli artisti e stilisti invitati, italiani e stranieri, variano molto tra di loro, per linguaggi, tecnologie, prospettive semantiche, obiettivi di comunicazione, creando gia' in nuce una
spericolata ibridazione.

Li proponiamo in ordine alfabetico:
Alessandro Amaducci (Torino), Giuliana Balbi (Trieste), Lore Bert (Darmstadt), Roberto Capucci (Roma), Lucia Flego (Udine), Robert Gligorov (Macedonia/Milano), Robert Longo (Brooklyn New York, U.S.A.), Charles Matton (Parigi), Anna Pontel (Udine), Amparo Sard (Son Severa, Barcellona), Carole Solvay (Bruxelles), Arlette Vermeiren (Bruxelles)

Per il ciclo di performance “Hibiscus":
Francesco Arena/corpicrudi (Genova), Elena Cologni (Londra/ Milano),
Michael Fliri (Alto Adige, Italia), Daniela Michelli (Trieste), Ivano Vitali
(Firenze).

Tutta la manifestazione e' organizzata dal Gruppo 78 I.C.A. con collaborazioni tecniche
di Comunicarte, per la cura di Maria Campitelli,, ideatrice del progetto.

Le sedi della mostra, oltre alla magica Serra di Villa Revoltella, si estendono alla
Galleria LipanjePuntin, il Centro Donna, l’Orto Lapidario dei Civici Musei, continuando
la prassi curatoriale - dal Gruppo 78 applicata gia' piu' di dieci anni fa - del reciproco
innesto di pubblico e privato, nonche' di utilizzo di spazi originariamente non delegati
all’esposizione di arte contemporanea.

La galleria LipanjePuntin ospitera' la performance “ARENA M-EATS CORPICRUDI *
SAMANTHA STELLA'S HOUSE - sitting room live" di Arena/Corpicrudi e le video
installazioni di Alessandro Amaducci. L’Orto Lapidario la performance di Michael Fliri,
il Centro Donna la performance di Elena Cologni.

La mostra sara' accompagnata un catalogo bilingue, italiano inglese, con diversi contributi
critici.

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