Sala Margana
Roma
piazza Margana, 41
06 6781061 FAX
WEB
Adriana Gianturco
dal 24/5/2006 al 5/6/2006
13.00-20.00. Chiuso domenica e nei giorni festivi

Segnalato da

Scarlett Matassi



approfondimenti

Adriana Gianturco



 
calendario eventi  :: 




24/5/2006

Adriana Gianturco

Sala Margana, Roma

Una selezione di pezzi storici e 15 quadri: dalle vibranti superfici degli esordi, realizzate accostando e incollando sul supporto striscioline di tela dipinta ai tridimensionali quadri-scultura alla produzione recente.


comunicato stampa

Arte e Design

Dal 25 maggio la debordante creativita' di Adriana Gianturco in mostra alla Sala Margana. Una selezione di pezzi storici della sua produzione di design e quindici quadri: dalle vibranti superfici degli esordi, realizzate accostando e incollando sul supporto striscioline di tela dipinta ai tridimensionali quadri-scultura della produzione piu' recente.

Se Burri fosse nato donna avrebbe trattato la materia come fa Andriana Gianturco. Avrebbe alternato ai sacchi e alle plastiche ritagli di tessuti d’alta moda, lavorato lo spago ai ferri per realizzare reti da adagiare sulla tela, creato luccicanti quadri-scultura con frantumi di vetro e specchio o con allegre cascate di coni di carta colorata: pagine accartocciate di Vogue e degli altri fashion magazines. Insomma, se Burri fosse stato donna il suo materico universo artistico avrebbe forse avuto quel tocco glamour e squisitamente femminile che hanno le invenzioni di Adriana Gianturco, dal 25 maggio alla Sala Margana, con una personale che offre un assaggio della sua proteiforme creativita'.

Dagli anni ’60 Adriana - napoletana, classe 1934, discendente diretta di uno dei padri della Costituzione italiana, Emanuele Gianturco - percorre una singolare carriera d’artista: pittura, design, scenografia, moda vissuti come un unico grande campo d’azione nell’ambito del quale esercitare una torrentizia volonta' creativa. La curiosita' per la materia, unita ad una manualita' prodigiosa e a originalita' e ironia vere sono alla base delle sue inconfondibili creazioni.

A seconda dell’estro del momento l’opera sara' un quadro, un complemento d’arredo, un tessuto, un cappello per una sfilata d’alta moda (di Fendi o Laura Biagiotti, tanto per fare nomi), un gioiello o un abito speciale destinato a quella speciale, ristretta cerchia di raffinati che da anni si appassiona al suo lavoro. Sui suoi quadri finiti in giro per il mondo in prestigiose collezioni d’arte contemporanea fioriscono gli aneddoti, perche' e' spesso capitato che ad intercettare l’attenzione del grande critico di turno in visita alla collezione siano state proprio le opere di Adriana Gianturco, una sconosciuta in mezzo ai grandi nomi dell’arte del ‘900.

La mostra
Ora finalmente una mostra di questa artista tendenzialmente restia ad operare per farsi conoscere. Si intitola Adriana Gianturco Arte e Design e propone quindici quadri insieme a una selezione di pezzi storici della sua produzione di design: dalla tondeggiante lampada Tayo, realizzata negli anni ’70, alla piu' recente lampada-scultura Segmenti e Ombre, costituita da aste rivestite di tessuto elasticizzato multicolore illuminate dal basso in modo da creare nell’ambiente un suggestivo effetto di ombre e luci.

I quadri, pochi pezzi scelti, cercano di ricostruire il lungo percorso di ricerca dell’artista. Ci sono i grandi pannelli realizzati con la sua tecnica d’esordio, in realta' mai abbandonata e che col tempo si e' andata affinando: sottilissime strisce di tela dipinta in precedenza, talvolta arricciata con un particolare trattamento ad acqua, accostate e incollate sul supporto per dare vita a superfici di tenui colori in vibrazione.

Dalla raffinatezza dei quadri vibrati, ancora bidimensionali, si passa alle sorprese di opere sempre piu' volumetriche, sino a diventare veri e propri quadri-scultura realizzati con i materiali piu' disparati. Tubolare di gommapiuma per Esplosione, frammenti di specchio per Astro e ancora: riccioli di tela dipinta armati di fil di ferro che anelano a staccarsi dal supporto, palline variopinte realizzate con tulle e filacci di tessuto e chi piu' ne ha piu' ne metta, l’inventiva di Gianturco non conosce limite.
“La mia e' una pittura felice" dice del suo lavoro. Ed e' proprio cosi'.

Inaugurazione giovedi' 25 maggio dalle ore 18.30

Sala Margana
Piazza Margana 41 - Roma

Orario di visita: 13.00-20.00. Chiuso domenica e nei giorni festivi

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