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31/3/2001

I fotografi e Morandi

Museo Morandi, Bologna

Dopo la conclusione della mostra di Paul Klee, mostra che ha registrato un notevolissimo successo con più di 54.000 visitatori, il Museo Morandi riapre le sue porte con un allestimento completamente rinnovato che presenta una selezione delle opere morandiane di proprietà del Museo, accompagnate da nuovi capolavori ora depositati da collezionisti privati.
A tutto ciò si aggiunge la sala dedicata ad una prima indagine sul rapporto fra la fotografia e il mondo morandiano.

I fotografi e Morandi è il titolo della nuova proposta, che presenta foto originali e volumi con immagini di Lamberto Vitali, Leo Lionni, Franz Hubmann, Duane Michals, Herbert List, Lee Miller, Ugo Mulas, Antonio Masotti, Libero Grandi, Jean-Michel Folon, Paolo Ferrari, Paolo Monti, Nino Migliori, Luigi Ghirri, Gianni Berengo Gardin, Luciano Calzolari.


I fotografi e Morandi
a cura di Marilena Pasquali

La fisionomia severa dell'artista e il sembiante indecifrabile dei suoi oggetti d'atelier non hanno mancato di affascinare alcuni fra i più grandi maestri della fotografia del XX secolo, così come importanti fotografi bolognesi che, in un'ottica ravvicinata, hanno colto anche certi aspetti particolari dell'uomo e della sua vita.
In questa sala, dedicata ad una prima indagine sul rapporto tra la fotografia e il mondo morandiano, vengono presentate innanzitutto alcune immagini-base utili per riprendere i caratteri salienti e i particolari degli atelier morandiani nella loro atmosfera di concentrazione e raccoglimento.
A queste fotografie a colori - scattate da Luciano Calzolari nel 1990 a Grizzana e nel 1993 a Bologna, subito prima del trasloco dello studio da via Fondazza al Museo Morandi - si accostano singoli scatti degli altri protagonisti.
Si inizia con le foto di Lamberto Vitali, "primo custode" dell'opera morandiana, che documenta la condizione della camera-studio di via Fondazza il 29 agosto 1955, in una stagione di piena attività per l'artista, con una tela ancora appoggiata al cavalletto, altre opere appese al muro e tutti i suoi modelli a disposizione nello spazio concluso dell'atelier.
Anche Leo Lionni incontra Morandi nello stesso anno e lascia un'analoga testimonianza visiva del suo lavoro in fieri. È poi la volta di grandi fotografi stranieri, quali Franz Hubmann, Herbert List e Lee Miller, che incontrano Morandi e la sua opera tra il 1948 e il 1964. A questi, in tempi più recenti, si aggiungono Duane Michals e Ugo Mulas, Paolo Monti e Luigi Ghirri, Gianni Berengo Gardin e Jean-Michael Folon: questi dedicano al mondo morandiano intense indagini fotografiche poi riprese in diversi volumi monografici.
Per i fotografi bolognesi, si presentano qui le immagini di Antonio Masotti e Libero Grandi - attenti alla figura dell'artista, fino a farne veri e propri ritratti d'atelier -; di Paolo Ferrari e Luciano Calzolari, attratti dai luoghi morandiani e dello svariare di luce e ombra a Bologna e a Grizzana; di Nino Migliori, il quale dedica uno tappa del suo percorso Omaggi/Oltraggi all'opera di Morandi, riflettendo e trasformando le sue composizioni in larve d'immagine ridotte al puro segno costitutivo.

Le fotografie esposte sono per lo più originali donati al Museo dagli artisti stessi e fanno parte del Fondo fotografico dell'istituto.


Ufficio Stampa Museo Morandi Tel. 051 203128

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