Galleria Civica Palazzo Opesso
Chieri (TO)
via San Giorgio, 3
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WEB
Passione per la Materia
dal 15/6/2006 al 26/6/2006

Segnalato da

Andrea Quaglino




 
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15/6/2006

Passione per la Materia

Galleria Civica Palazzo Opesso, Chieri (TO)

Alessandra Felizia crea opere dai forti ed espressivi colori. Massimo Pattaro utilizza nei suoi lavori materiale di scarto. Angela Policastro presenta un ciclo di lavori interamente dedicato al tema dell’infanzia.


comunicato stampa

Alessandra Felizia, Massimo Pattaro, Angela Policastro

Nel percorso artistico intrapreso da Alessandra Felizia (Pinerolo 1972) e' comparso da alcuni anni un fedele compagno di viaggio: e' il piccolo topo dai contorni essenziali che si veste, nelle sue opere di espressioni e colori sempre nuovi alla costante ricerca del miglior equlibrio.

Alessandra interpreta l’arte attraverso la somma di due istanti separati:in un primo istante le figure si spezzano originando contorni precisi e campi interi,in un secondo le sabbie naturali tornano ad unire i campi in una armoniosa alternanza di colore.Le sabbie stesse , provenienti da svariati paesi della terra rappresentano una sintesi di esperienze e ricordi,talvolta personali,talvolta dell’amicizia che le ha donate, che si uniscono nell’opera in modo indissolubile, superando il tempo e le distanze.

Massimo Pattaro,di origine veneta, e' noto al grande pubblico per le sue esposizioni in belgio, al Metropolitan Museum di Tokyo, al City Museum di Kioto e Seul.

Le sue opere vedono come fulcro il recupero e l’utilizzo di materiali di scarto;nell’ultimo periodo risultano ben visibili le influenze delle discipline orientali, che vengono espresse attraverso morbidi accostamenti tra carta di riso, pietre, pergamene, colate di cera,iuta e conchiglie.
L’assemblaggio di tali materiali dona un aspetto materico ma allo stesso tempo delicato alle sue opere.

Angela Policastro (Torino 1973) presenta un ciclo di lavori interamente dedicato al tema dell’infanzia, e realizzati con la sabbia, colori acrilici e colla vinilica.Abbandonata la nota iconografia basata sul prototipo di bimbi belli,ben curati e protetti dalla famiglia,la Policastro propone invece bambini soli, sofferenti,impegnati in azioni quotidiane, ma sempre accomunati da una sorta di senso di alienazione.Questa alienazione e' messa in evidenzia con la realizzazione dei volti appena accennati, e in alcuni casi assenti.

I bambini si fanno portavoce dell’ansia di crescere, in una societa' in cui le violenze fisica e psichica stravolgono l’essere bambini.

Di recente l’artista ha esposto a Corbetta(MI) presso la galleria d’arte EDEART e a Roma presso l’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto-Ufficio Culturale.

Galleria Civica Palazzo Opesso
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