Museo Archeologico Regionale MAR
Aosta
piazza Roncas, 12
0165 275902 FAX 0165 230537
WEB
Mario Sironi
dal 14/6/2006 al 23/9/2006
tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19
WEB
Segnalato da

Matilde Meucci




 
calendario eventi  :: 




14/6/2006

Mario Sironi

Museo Archeologico Regionale MAR, Aosta

In mostra oltre 130 opere tra olii, tempere, tecniche miste e disegni, che rappresentano alcuni aspetti della produzione sironiana dagli anni giovanili all'ultimo periodo. Il tema affrontato in particolare e' quello della Natura come l'artista l'ha interpretata e proposta: mitica, misteriosa, piena di suggestioni tragiche e poetiche.


comunicato stampa

Natura, mito e poesia

Il Presidente della Regione, On. Luciano Caveri, inaugurera', alle ore 18 di giovedi' 15 giugno prossimo, al Museo Archeologico Regionale di Aosta, la mostra Mario Sironi. Natura, mito e poesia, organizzata dal Servizio Attivita' Espositive dell'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d'Aosta.

L'esposizione si compone di oltre centotrenta opere tra olii, tempere, tecniche miste e disegni, che rappresentano alcuni aspetti della produzione sironiana dagli anni giovanili all'ultimo periodo della vita. Il tema affrontato in particolare e' quello della Natura come l'artista l'ha interpretata e proposta durante l'arco della sua intensa e variegata attivita': mitica, misteriosa, piena di suggestioni tragiche e poetiche.

Attraverso questo particolare excursus e' possibile cogliere gli aspetti salienti dell'arte di Mario Sironi: il suo rigore morale nel farsi portavoce dei valori poetici e spirituali dell'Italia in fase di industrializzazione, uno stile "moderno" e classico insieme che si fa veicolo di questa modernita', un'iconografia originale, che non si confonde con i derivati accademici ma che e' assolutamente al di fuori della tradizione accademica.

Sappiamo che l'arte, secondo Sironi, aveva il compito di rinnovarsi nella riattualizzazione della tradizione artistica italiana medioevale e rinascimentale, di assumere il ruolo di guida nella societa' moderna, presentando principi e valori quali il lavoro (simbolo di crescita morale oltre che materiale della nazione), la famiglia (cellula base della societa' di tutti i tempi), gli ideali di novella romanita' che, politicamente, il fascismo rappresentava.

Tuttavia, questo atto di fede non impedisce all'artista di esulare dai temi "sociali" e di ricercare anche una poetica dell'intimo che inevitabilmente ha come riferimento costante la Natura, il suo essere madre, spesso matrigna, ma pur sempre ambiente-rifugio, sfera dell'intima tragicita' dell'esistenza.

Anche prima che la storia travolgesse l'ideologia alla quale Sironi credeva, le sue opere tradiscono la consapevolezza dell'ignoto, della caducita' della vita e del pensiero, tanto che le immagini che egli "registra" sulle sue tele e sui suoi fogli d'album e di taccuino, pieni di disegni e schizzi, ci rimandano alla fatica del vivere, all'angoscia dell'uomo che, pur teso nella necessaria evoluzione della sua condizione sociale, sente che il legame con la Natura e' potenzialmente l'unico che conduca all'equilibrio tra essere ed esistere, mentre l'industrializzazione (cosi' ben rappresentata e simboleggiata dalle sue "periferie urbane") andava a creare uno iato profondo tra umanita' e necessita' sociale.

La profondita' di lettura delle necessita' psicologiche e delle frustrazioni dell'uomo moderno e il suo appello accorato alla Natura come madre e ai suoi simboli atavici (le montagne, gli alberi) e' evidente in tutte le opere scelte per questa mostra; anche la' dove il mito, ossia la grandezza morale dell'umanita' sironiana, progressivamente cede il posto alla disperazione e alla solitudine dell'uomo e dell'artista.

La mostra, nata da un progetto di Mariastella Margozzi e Romana Sironi, nipote dell'artista e curatore dell'Archivio Sironi di Roma, annovera in gran parte opere della collezione dell'Archivio Romana Sironi di Roma.

Il catalogo bilingue italiano-francese, che conterra' anche un'antologia di scritti dell'artista, sara' edito dalla Silvana editoriale di Cinisello Balsamo.

Inaugurazione: 15 giugno ore 18

Museo Archeologico Regionale
piazza Roncas 1 - Aosta
Orario: tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19
Ingresso: Intero 5,00, ridotto 3,50. In abbinamento con l'ingresso alla mostra Enzo Maio. Alberi monumentali della Valle d'Aosta: intero 6,00, ridotto 4,00

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