Cristina Calderon, Marta Espinach e Meri Gorni. Una galleria per tre artisti, tre stanze per una mostra. Le opere parlano di uno spazio liminare, di un’apertura che lascia la possibilita' di immaginare e creare un proprio paesaggio. Disegni, fotografie, immagini in movimento.
La N.O. Gallery e' lieta di presentare la mostra DENTRO LA STANZA con opere di Cristina Caldero'n, Marta Espinach e Meri Gorni.
Una galleria per tre artisti, tre stanze per una mostra.
Le opere parlano di uno spazio liminare, di un’apertura che lascia la possibilita' di immaginare e creare un proprio paesaggio, il proprio “di la'", mettendo lo spettatore di fronte alla finestra di un mondo che ha nei propri occhi.
Disegni, fotografie, immagini in movimento.
Il testo poetico di Pietro Derossi come un racconto, come un’ affresco descrive straordinariamente la mostra.
In collaborazione con GALERIA SICART, Barcellona
Era un buon albergo era gia' mezzanotte. Sono salito. La camera era senza finestra.
Sono fuggito.
Era l’unica camera.
Nella notte di Berlino, mi sono trovato a cercare una finestra.
Anche seduto con una finestra purche' non ci fosse solo il di qua. Di la c’e' il resto della vita, c’e' un’attesa. posso andare, posso amare.
Di qua non basta mai anche se e' la partenza.
L’inizio e' in un luogo, con una amico o solo. Lo spazio di qua mi trattiene ma apre verso il tutto che mi aspetta. Di qua c’e', un’attesa continua.
Ma anche il dovere del ritorno.
Un dovere per non perdersi sempre fuori dalla finestra, gettato dalla finestra.
Presto, rientriamo dalla finestra!
La Gorni pensa piu' al di qua, tranquillita', scrivere qualche verso. Oggi non ha voglia di uscire ha tante cosa da fare.
Calderon ripone le sue cose, deve prendere il treno, entrare nel flusso. Accetta la seduzione. Sotto le stoffe bianche dei sofa' nasconde il ritorno, che non puo' essere dimenticato.
Espinach trasfigura, raffredda nel colore, sembra senza vita; ma la luce infondo forse le dara' il coraggio di indagare. E’ il richiamo dell’ Aleph con il rischio dell’infinito.
Giochiamo ogni giorno con le finestre: apri la finestra, chiudi la finestra, scappa dalla finestra, rientra dalla finestra. Le case sono piene di finestre. Progettare una finestra un po’ diversa?
Con tutti questi vetri non ci sono piu' finestre.
Grandi vetrate, si vede tutto, forse troppo. Torniamo alla finestra? Sposta qualche finestra cosi' si movimenta la facciata?
E’ il gioco di pieni e di vuoti.
Con la sua finestra e' andata a finire li' l’architettura?
Requiem per le finestre. Vado a passeggio.
Ma questa mostra ripropone “la finestra", lei, con una forza evocativa. Risponde a un desiderio che ha radici antiche: siamo grati che ci aiuti a preservarlo.
Pietro Derossi
Mercoledi' 21 Giugno, ore 18
N.O. Gallery
via Matteo Bandello, 14 - Milano
Orari: da lunedi' a venerdi' dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Sabato su appuntamento.
Pausa estiva dal 27 luglio al 30 agosto