Reale Albergo dei Poveri
Palermo
corso Calatafimi, 217
091 422314
WEB
I costruttori
dal 12/7/2006 al 29/9/2006
tutti i giorni ore 10-19 lunedi' chiuso
800 961993
WEB
Segnalato da

Alessandra Zanchi




 
calendario eventi  :: 




12/7/2006

I costruttori

Reale Albergo dei Poveri, Palermo

Continuano le celebrazioni del Centenario della Cgil con la seconda grande mostra d'arte italiana sul tema del lavoro e in particolare "Il corpo del lavoro", negli ultimi 100 anni. Il progetto indaga i "problemi" legati alla materialita' o immaterialita' del lavoro e alla maggiore o minore fisicita' dei processi produttivi. Opere di Carlo Carra', Umberto Boccioni, Giulio Turcato, Alik Cavaliere, Pino Pascali, Franco Mulas...


comunicato stampa

Il lavoro in cento anni di arte italiana

Continuano le celebrazioni del Centenario della Cgil con la seconda grande mostra d’arte italiana sul tema del lavoro e in particolare “Il corpo del lavoro", negli ultimi cento anni.
Prodotta dall’Associazione Centenario Cgil, progettata e ideata da Promoart e organizzata da Promoart e Arthemisia, dopo Castel Sismondo a Rimini, la mostra “I Costruttori. Il lavoro in cento anni di arte italiana" approda a Palermo. Resa possibile grazie alla collaborazione dell’Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana, della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, della Provincia Regionale di Palermo e della Camera del Lavoro di Palermo, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Comune di Palermo e realizzata con il contributo della Fondazione Banco di Sicilia, la mostra sara' esposta dal 13 luglio al 30 settembre 2006, nelle sale del prestigioso Reale Albergo delle Povere, appena restaurate per l’occasione.

Il progetto espositivo, ideato appositamente per i cento anni della Cgil, a cura di Mariastella Margozzi, Luigi Martini, Antonello Negri, si propone di verificare la presenza o l’assenza nell’arte figurativa italiana dell’ultimo secolo dei “problemi" legati alla materialita' o immaterialita' del lavoro, alla sua corporeita' o incorporeita', cosi' come, in qualche modo, alla maggiore o minore fisicita' dei processi produttivi.
Per queste ragioni il titolo e': “I costruttori" e il tema centrale: “Il corpo del lavoro". Un tema che allude al corpo del lavoratore, ma anche alla manualita' nel lavoro e con accenni al corpo del lavoratore in lotta e all’ambiente che lo “ospita". La mostra quindi testimonia come un “nuovo corpo" sia entrato nella creazione artistica, dopo quello della divinita', del nobile, del potere politico e militare, del borghese, che nei secoli precedenti erano i soli considerati degni della trasfigurazione artistica.
Si tratta di un filo conduttore affascinante, un approccio diverso da quello piu' tradizionale sul tema “arte e lavoro umano", quindi capace di indirizzare la scelta delle opere in modo specifico.
Si potranno cosi' leggere i mutamenti culturali intervenuti durante un secolo, il ruolo che il lavoro ha assunto durante i diversi periodi e quello che ha nella prospettiva di vita individuale e collettiva, la presenza o l’assenza nelle opere d’arte di questi temi e la loro diversa declinazione.
Un angolo di osservazione originale e capace di contribuire a cogliere i mutamenti sul ruolo culturale e sociale del lavoro nella societa' e nell’arte, la sua stessa evoluzione e i mutamenti di prospettiva, cosi' come vengono intuiti dagli artisti delle cosiddette “arti figurative". Oltre all’indagine storica, merito e novita' della mostra sono quelli di indagare le tendenze piu' attuali. Se la critica infatti ha sempre considerato l’argomento nella sua massima espressione fino agli anni Sessanta, degna di nuove riflessioni e' la ripresa del tema in questi ultimi anni, attraverso i linguaggi e le tecniche dell’arte contemporanea.

La mostra si compone di una selezione delle opere italiane capaci di declinare il tema della mostra, dai primi del Novecento ad oggi, provenienti da Musei e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, dalle Raccolte d’arte della Cgil, dalle Raccolte d’arte sui temi del lavoro (Collezione Verzocchi, Galleria del Premio Suzzara), oltre che da raccolte private e archivi di artisti, per un totale di 100 opere.
La cronologia e' sintomatica del grado di attenzione al tema. Si delineano infatti tre sezioni: una prima sezione storica fino alla seconda guerra mondiale, una seconda sezione fino agli anni Novanta e una terza dal 1990 al 2005. Di grande attualita' fino alla fine degli anni Sessanta, il tema del lavoro risulta meno frequente tra gli anni Settanta e Ottanta ma riacquista sorprendentemente l’interesse degli artisti negli ultimi quindici anni.

Tra le opere storiche piu' emblematiche si possono ammirare “L’allegoria del lavoro" di Carlo Carra' del 1906, “I Costruttori" di Arturo Dazzi del 1906-07, “Il contadino al lavoro" di Umberto Boccioni del 1906-10, “I conquistatori del sole" di Giuseppe Cominetti del 1907, “Fabbri ferrai" di Francesco Camarda del 1910, “Gli scaricatori" di Lorenzo Viani del 1930 c., “Il lavoro" di Tato del 1930, “Cartoni per gli arazzi delle corporazioni" di Ferruccio Ferrazzi del 1931, “Il lavoratore" di Mario Sironi del 1936, “Il lavoro" di Galileo Chini del 1940.
I problemi del lavoro e dei lavoratori, anche negli aspetti di denuncia, avevano gia' avuto una vasta trattazione nelle arti figurative durante il secolo precedente, ma le problematiche di una societa' in crescita, come l’Italia di inizio Novecento, non potevano non generare e alimentare l’impegno sociale da parte degli artisti, con soluzioni estremamente diversificate che vanno dal socialismo umanitario al realismo che celebra il lavoro come progresso, dal lavoro trasfigurato dal liberty al novecentismo d’epoca fascista.
Tematiche promosse e sostenute con iniziative e concorsi accademici che preparavano i giovani artisti ad occuparsi degli aspetti sociali e a creare un’arte che desse conto di un’umanita' lavoratrice rigenerata.

A documentare il secondo dopoguerra vi sono altre opere importanti, fra queste: “Assemblea di braccianti sul Cormor" di Giuseppe Zigaina del 1952, “Interno di fabbrica" di Emilio Vedova del 1949, “Acciaierie di Terni" di Renato Guttuso del 1949, “Gli scaricatori" di Giulio Turcato del 1949, “Bracciante ucciso" di Armando Pizzinato del 1949, “Famiglia di emigranti" di Alberto Sughi del 1950, “Minatori" di Leoncillo Leonardi del 1951, “Ritratto di lavoratrice" di Alik Cavaliere del 1957, “Palazzi" di Renzo Vespignani del 1959.
La rappresentazione del lavoro e dei lavoratori diventa un to'pos dell'arte italiana conservando un senso di rinnovamento iconografico-contenutistico. Ne e' una ragione il generale orientamento politico di una parte importante della nuova generazione artistica, che ora si concretizza nella militanza nei partiti di sinistra, socialisti e comunisti, ora in un atteggiamento di piu' generica adesione ai loro ideali e ai loro programmi. Partiti nei quali si riconosceva una componente significativa delle classi lavoratrici, soprattutto degli operai dell'industria.
Dalle opere degli anni Sessanta, tra cui “Contadine" di Karl Plattner del 1964, “Attrezzi agricoli" di Pino Pascali del 1968, e “L’immaginazione non ha preso il potere" di Franco Mulas del 1969, a quelle degli anni Novanta il passo e' piu' breve, non mancano tuttavia alcuni esempi significativi del ventennio Settanta-Ottanta, come i lavori di Ennio Calabria, con due dipinti del 1972, e di Colombo Manuelli e Giangiacomo Spadari, con opere del 1980 e del 1981.
Sono anni segnati da licenziamenti di massa, da forti ristrutturazioni industriali, dalla grande crisi finanziaria del paese e dalla fortissima inflazione. Esplode con questa crisi l’estetica del corpo, ma non proprio del lavoro, e con essa l’effimero. Nella creazione artistica sembra affermarsi la sostanziale irrealta' o immaterialita' del “corpo del lavoro", ma in particolare la sua assenza, e solo documentando l’assenza sembra riuscire a misurarsi con questi temi, denunciando una reale difficolta' a guardare oltre il proprio tempo attraverso il tema “lavoro".

Installazioni, video, fotografie ma anche sculture e dipinti sono infine le opere della sezione dedicata ai piu' giovani artisti che dal 1990 ad oggi si sono confrontati con la dimesione dell’uomo contemporaneo al lavoro. Opere che consentono di capire meglio chi e', che faccia ha e dove vive il lavoratore “dipinto" dagli artisti italiani negli ultimi quindici anni.

La mostra si completa inoltre con una sezione aggiuntiva intitolata “Omaggio al Centenario della Cgil" composta da opere create o offerte per l’evento, realizzate da dieci artisti italiani: Sonia Alvarez, Vasco Bendini, Ennio Calabria, Piero Guccione, Carlo Lorenzetti, Titina Maselli, Guido Strazza, Alberto Sughi, Walter Valentini, Giuseppe Zigaina.

Impostata per offrire una lettura accessibile ad un pubblico molto ampio per formazione e cultura, la mostra e' l’occasione per rivisitare la storia del lavoro e dell’arte nel loro intreccio continuo lungo un secolo di storia nazionale.

Catalogo Skira

Mostra progettata e ideata da Promoart

a cura di Mariastella Margozzi, Luigi Martini, Antonello Negri

Prodotta da Associazione Centenario Cgil

in collaborazione con
Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana
Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali, Palermo
Provincia Regionale di Palermo
Camera del Lavoro di Palermo

sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana

con il patrocinio del Comune di Palermo

con il contributo della Fondazione Banco di Sicilia

Sponsor
Autostrade per l'Italia
Banca Intesa
Endesa Italia
Fincantieri
Finmeccanica
Indesit Company
Monte dei Paschi di Siena
Poste Italiane
Unipol Assicurazioni

Informazioni e prenotazioni Infoline 800 961993

Per accrediti:
Ufficio Stampa Arthemisia
C.so di Porta Nuova, 16 - 20121 Milano Tel. 02 6596888 Fax 02 6598300 e-mail: press@arthemisia.it
Cinzia Manfredini cell. 348 4007208 e-mail: cm@arthemisia.it Alessandra Zanchi cell. 349 5691710 e-mail: az@arthemisia.it

Ufficio Stampa Skira
Mara Vitali Comunicazione C.so Indipendenza, 1 - 20126 Milano Lucia Crespi Tel. 02 73950962 e-mail: arte@mavico.it

Ufficio Stampa CGIL Sicilia
Daniela Ciralli Tel: 091 6867801 cell. 335 7561254 e-mail: sicilia.ufficiostampa@mail.cgil.it
Ufficio Stampa CGIL Camera del Lavoro Palermo Antonella Romano cell. 338 6244405 e-mail: antonella.romano@email.it

Inaugurazione Mercoledi' 12 luglio ore 19.00
Ore 12 conferenza stampa

Reale Albergo delle Povere
C.so Calatafimi, 217 - 90100 Palermo
Orari di apertura: tutti i giorni ore 10-19 lunedi' chiuso
Ingresso gratuito

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Michele Cossyro
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