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5/7/2006

Specchio d'acqua

Canale Grande di Ponterosso, Trieste

Dopo il successo dell’anno scorso il Gruppo 78 I.C.A. organizza una nuova sequenza di eventi d’arte contemporanea sullo specchio d’acqua del canale, luogo ideale e magico per sciogliervi immagini, video-performances, installazioni.


comunicato stampa

II edizione

A cura di cura di Maria Campitelli

Seconda edizione a Trieste dell’iniziativa “Specchio d'acqua" sul Canale di Ponterosso!
Dopo il successo dell’anno scorso il GRUPPO 78 I.C.A. organizza, per la cura di Maria Campitelli, una nuova sequenza di eventi d’arte contemporanea sullo specchio d’acqua del canale, sprovvisto di imbarcazioni, l’ultimo verso la Chiesa di S. Antonio Nuovo, luogo ideale e magico per sciogliervi immagini, video-performances, installazioni secondo i linguaggi impiegati oggi dagli artisti.

Gli eventi quest’anno saranno cinque, ogni giovedi', a partire dal 6 luglio fino al 3 agosto, di sera, con orari diversi a seconda delle caratteristiche di ogni singolo episodio.

L’operazione anche quest’anno si attua con la collaborazione del Comune di Trieste, Assessorato Cultura e Sport, e con il sostegno della Fondazione CRTrieste e delle Assicurazioni GENERALI spa.

Obiettivo della manifestazione: modificare con le presenze artistiche, la percezione degli assetti urbani acquisiti da sempre con la forza dell’abitudine, per prospettarne l’appropriazione in una luce diversa; rinnovare la conoscenza del gia' visto e consumato con sguardi sempre piu' distratti per riscoprire il valore originario, la bellezza intrinseca di uno dei luoghi piu' suggestivi e raccolti della citta'; suggerire nuove prospettive del bellissimo impianto architettonico, snodato lungo le rive, dall’atmosfera magica e cangiante nelle diverse ore del giorno.

13 luglio, ore 21, Andrea Facca, Desaparecidos (Installazione, 2006; 300 bottiglie con dentro i nomi o le foto di diverse persone scomparse; ferro, cavi d'acciaio; sonorizzazione electromusic composta dall'autore; con la collaborazione di Amnesty International).

L'installazione, ben estesa e visibile sul pelo dell'acqua del Canale di Ponteresso e' un insolito monumento/omaggio ai migliaia di desaparecidos di tutto il mondo; tragedia divenuta funestamente esplicita in Argentina sotto la dittatura di Pinochet, ma purtroppo fenomeno esteso in tanti altri paesi in diverse situazioni, tutte accomunate da violenza, sopraffazione, misconoscimento della dignita' e del valore della vita umana. Infatti i nomi e le foto immesse nelle bottiglie - raccolti dall'autore con l'aiuto di Amnesty International - hanno provenienza diversa a testimonianza dell'universalita' dell'agghiacciante realta'

20 luglio, ore 21,30, Angelo Pretolani, La vita senza luogo (Video-performance, 2006; proiezione video e performance con l'autore)
Angelo Pretolani ha creato per Specchio d'Acqua 2 questa video-performance che stabilisce, nel video e nel prolungamento dell'azione corporea live, un parallelo tra snodo esistenziale, rappresentato per metafora nel video dalla singolare partita a scacchi giocata sul supporto di mappe, carte geografiche, e i luoghi/non luoghi dei nostri percorsi quotidiani. Allusi appunto dalle mappe, concretizzati negli anonimi paesaggi sfumati nelle brume della non identita' nelle grigie autostrade monotone e ripetitive, negli sfondi di architetture senza nome. L'azione performativa estende al corpo questa mancanza d'identita' divenendo esso a sua volta, paradossalmente, potenziale non luogo dell'esistere, nella sua smisurata iterazione negli infiniti non luoghi del pianeta.

27 luglio, ore 20 , Franco Mazzucchelli, Gonfiabili sull’acqua (Installazione, 2006; 10 strutture gonfiabili in polietilene e PVC, misure variabili)
Franco Mazzucchelli e' stato il primo in Italia e nel mondo ad usare i materiali plastici per costruire sculture d'aria, trasparenti ed abitabili. Cioe' la negazione di quello che e' sempre stata la scultura, fatta di materiali pesanti ed impenetrabili, un corpo pieno contrapposto al vuoto. Negli anni '70 le sue strutture invadevano gli spazi pubblici (come quella nel '75 di Parco Sempione a Milano, denominata “Riappropriazione") per la meraviglia dei visitatori che potevano entrare nella pancia di questi nuovi spazi plastico/architettonici, oppure galleggiavano, suscitando altrettanta meraviglia, sui mari, nei laghi. Oggi un gruppo di queste ariose non/sculture, gonfiandosi, prendendo corpo un po' alla volta, trasformano il Canale di Ponterosso in magia di riflessi e colori.

3 agosto, ore 20, Gruppo 78, Il filo a Ponte-rosso Giuliana Balbi, Roberta Cianciola, Pierpaolo Ciana, Myriam del Bianco, Fabiola Faidiga, Daniela Frausin, Cristina Lombardo, Luigi Merola, Barbara Stefani (Installazione con corde rosse tirate da una riva all'altra del Canale e performance di un funambolo, 2006).

Alcuni artisti del Gruppo 78 hanno insieme ideato questa installazione multipla che invade tutto il canale, attraversato da molteplici “fili rossi". E l'ideale filo, d'Arianna nel mito, che indica un percorso da svolgersi verso un obiettivo, che unisce punti diversi - le diverse personalita' degli artisti - e da' senso al percorso stesso. E' una via ipotetica e simbolica di unione e significato, sottesa in tutti gli interventi d'arte, sopra la quale si prodighera' un funambolo. Accanto all'indubbio effetto spettacolare, egli rassoda il percorso e gli incontri da una riva all'altra, evidenziando, nel suo equilibrio instabile, la necessita' dell'apporto che accomuna, del reciproco scambio che arricchisce.

Canale Grande di Ponterosso
piazza S. Antonio - Trieste

IN ARCHIVIO [6]
Specchio d'Acqua 2
dal 2/8/2006 al 2/8/2006

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