Stefano Arienti
Vanessa Beecroft
Simone Berti
Lina Bertucci
Marco Boggio Sella
Maurizio Cattelan
Giuseppe Gabellone
Luisa Lambri
Margherita Manzelli
Diego Perrone
Paola Pivi
Grazia Toderi
Francesco Bonami
In occasione di Italia in Giappone 2001, l’Hara Museum e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte presentano all’Hara Museum di Tokyo Visioni a Catena; Famiglia, Politica e Religione nell’ultima generazione di Arte Italiana. La mostra propone dodici artisti italiani contemporanei ed e' inserita ufficialmente nel programma della Manifestazione Italia in Giappone 2001. La mostra e' a cura di Francesco Bonami.
In occasione di Italia in Giappone 2001, l’Hara Museum e la Fondazione Sandretto
Re Rebaudengo per l’Arte presentano all’Hara Museum di Tokyo Visioni a Catena; Famiglia, Politica e Religione nell’ultima
generazione di Arte Italiana. La mostra propone dodici artisti italiani
contemporanei ed è inserita ufficialmente nel programma della Manifestazione
Italia in Giappone 2001.
La mostra, curata da Francesco Bonami -direttore artistico della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte e Manilow Senior Curator al Museum of
Contemporary Art di Chicago- vuole sottolineare come la cultura e l’arte
contemporanea italiana, così come quella giapponese, liberandosi da una
tradizione profonda e dalle istituzioni più forti, quali la famiglia, la
politica e la religione, si trovi di fronte ad una importante trasformazione
della propria identità .
Le opere di Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Simone Berti, Lina Bertucci,
Marco Boggio Sella, Maurizio Cattelan, Giuseppe Gabellone, Luisa Lambri,
Margherita Manzelli, Diego Perrone, Paola Pivi e Grazia Toderi dimostrano in che
modo l’artista e l’individuo contemporaneo, abbandonati i vincoli antichi,
stiano affrontando il problema della propria autonomia: indipendentemente, ma
anche in solitudine. Davanti alla propria immagine, l’individuo vede
rispecchiarsi una catena di visioni, attraverso le quali vengono a formarsi
nuovi legami con il mondo. Se prima i vincoli con il nucleo familiare, il
partito politico o la chiesa offrivano una direzione ed una protezione
espressiva chiara, oggi tutto dipende dalla forza che ognuno è capace di
proiettare su una società sempre più ampia. E questi dodici artisti mostrano
come il linguaggio dell’arte contemporanea possa non solo definire nuove regole
estetiche, ma anche offrire riflessioni profonde sui rapporti sia personali che
con la società che li circonda.
Portare in Giappone questo progetto significa mettere a confronto due mondi
lontani che poco si conoscono, ma che tuttavia, in modo molto indiretto, si
assomigliano. Lo spettatore giapponese troverà nel lavoro di artisti italiani
più o meno conosciuti -Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan o Lina Bertucci,
Luisa Lambri, Diego Perrone e Margherita Manzelli- la sorpresa di prospettive
che convergono sulla propria realtà altrettanto trasformata e pronta ad
abbracciare i linguaggi del nuovo millennio.
L’Hara Museum, con i suoi spazi intimi, rafforzerà il contenuto di ogni opera
scelta appositamente per dialogare in modo equilibrato con l’architettura del
museo.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte, con questa uscita
internazionale in occasione di un evento prestigioso come Italia in Giappone
2001, vuole sottolineare il proprio impegno pubblico a sostegno dell’arte
contemporanea in Italia e all’estero, promuovendo il dialogo fra la cultura
italiana e giapponese.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testo di Francesco
Bonami e progetto grafico del gruppo A12.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Italia in Giappone
2001 e con il contributo di Ponte Vecchio, Tokyo e COORD 3, Torino.
Orari: 11-17 (fino alle 20 il mercoledì). Chiuso lunedì (o martedì se lunedì è vacanza)
Hara Museum of Contemporary Art, 4-7-25 Kitashinagawa, Shinagawa-ku, Tokyo 140-0001, Tel.03-3445-0651 Fax.03-3473-0104
Ufficio Stampa, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte
http://www.fondsrr.org
write@fondsrr.org