Rotonda a Mare
Senigallia (AN)
Lungomare Dante Alighieri
071 6629328
WEB
Circle Line
dal 28/7/2006 al 29/9/2006

Segnalato da

Marcello Smarrelli




 
calendario eventi  :: 




28/7/2006

Circle Line

Rotonda a Mare, Senigallia (AN)

Tre progetti collaborativi d'arte contemporanea, a cura di Marcello Smarrelli, che hanno in comune l'idea del gioco di gruppo, sono connessi con il tema del viaggio e del cerchio. 'Ho perso il pallone' vede l'inedita collaborazione di Alessandro Ceresoli, Ettore Favini, Diego Perrone e dell'architetto spagnolo Adela Bravo Sauras. 'Top 100' e' nato nel 2003 dalla collaborazione di 100 curatori e critici d'arte internazionali coinvolti da Davide Bertocchi. 'Scirocca' e' una scultura a piu' mani.


comunicato stampa

Tre progetti alla Rotonda di Senigallia RAM (Ancona)
a cura di Marcello Smarrelli

Dopo la riapertura del 2003 con il progetto espositivo Mosche da Bar/Barflies, curato da Marcello Smarrelli, in cui un gruppo di artisti (Enzo Cucchi, Christophe Brunnquell, Johanna Grawunder e Domenico Mangano) erano stati invitati a ricreare l’atmosfera di un bar degli anni '60 - che indicava una possibile destinazione d’uso per questo luogo fortemente simbolico per la citta' - la Rotonda a mare di Senigallia riapre completamente restaurata e con un grande mosaico dell’artista Enzo Cucchi all’ingresso del pontile. Si e' dotata anche di una sigla, RAM, che cavalca la consuetudine - divenuta tradizionale per i luoghi dell’arte contemporanea - di coniare un acronimo che diventi anche il simbolo visivo del luogo, come il MET o il MOMA di New York o i piu' nostrani MACRO e MAXXI di Roma e i neonati MADRE e PAN di Napoli o il MAMBO di Bologna.

L’intenzione e' di proseguire sulla scia di quell’esperienza del 2003, che aveva trasformato la Rotonda in un luogo ideale di incontro tra arte e divertimento. Sappiamo, pero', che non c’e' vero divertimento senza un pensiero che lo sostenga. Ma l’arte puo' realizzare questa alchimia quando si riesce a dissociarla da una funzione puramente decorativa o di semplice riqualificazione dei luoghi.

I tre progetti espositivi a cura di Marcello Smarrelli, raggruppati sotto il titolo Circle Line, che saranno presentati durante l’estate 2006, avranno in comune proprio l’idea del gioco sia individuale che di gruppo, ma anche il tema del viaggio, dell’acqua, delle forme circolari, dell’eterno ritorno. Sono pensieri che girano su loro stessi, nati dall’ossessione per il cerchio, dall’idea di perfezione delle cose rotonde. Opere nate per essere in movimento, che per la loro stessa natura continuano a girare e a mettere in moto meccanismi di riflessione sempre diversi e sorprendenti. Come la Circle Line, una delle linee piu' famose della Metropolitana di Londra, questi progetti seguono traiettorie circolari, che non trovano mai un punto d’arrivo, un capolinea. Per questa idea di infinito, di perdita delle coordinate, di sensazione di girare a vuoto, la Circe Line, diventata uno dei simboli di Londra, e' stata scelta come metafora contemporanea da associare alla particolare architettura della Rotonda.

Ho perso il pallone e' un progetto prodotto da RAMinarte che vede l’inedita collaborazione di tre artisti, Alessandro Ceresoli, Ettore Favini e Diego Perrone, e dell’architetto spagnolo Adela Bravo Sauras. Uniti, come i mitici Argonauti, dal desiderio di realizzare utopiche gesta e verificare fantasiose teorie, l’insolito gruppo formera' l’equipaggio di una barca a vela che cerchera' di descrivere un cerchio nel Mar Adriatico, partendo da Senigallia, passando per Capo d’Istria e includendo in esso alcune isole Croate. L’operazione verra' ripresa 24 ore su 24 per tutti i giorni della navigazione con un sistema di sorveglianza a circuito chiuso, fissato sull’albero maestro della barca e puntato verso l'orizzonte. Tutto il materiale prodotto nel corso della navigazione verra' esposto all’interno della Rotonda, affinche' i visitatori possano idealmente ripercorrere le fasi dell’operazione di questa ideale descrizione di un cerchio tangente alla Rotonda stessa. Un doppio cerchio, quello della pianta della Rotonda e quello tracciato sul mare, quasi a indicare il segno dell’infinito ∞, come infinito sara' il tempo del viaggio riportato sui monitor che nella Rotonda vedranno scorrere le immagini del mare riprese durante la navigazione

Top 100 e' un progetto nato nel 2003 dalla collaborazione di 100 curatori e critici d'arte internazionali che Davide Bertocchi ha coinvolto rivolgendo loro una semplice domanda: il titolo della propria canzone preferita, quell'unica e sola canzone che porteremmo con noi sull’isola deserta o nel fatidico viaggio senza ritorno sulla luna. Una richiesta che implica una basilare scelta estetica, un atto critico semplice e netto. Un modo di scegliere coraggioso, personale e deciso che l’artista non riscontra piu' nel mondo mediatico della critica globalizzata a dei consensi unificati. La compilation e' stata editata su Cd MP3, in edizione di 500 dal titolo “Top 100" mentre i dischi in vinile delle 100 canzoni, incollati tra loro, sono diventati le ruote di una improbabile vettura, una scultura ibrida a meta' strada tra un Kayak e un veicolo di Formula1. Un mezzo anfibio che galleggia sulle scelte musicali e "critiche" dei partecipanti, posto al di sopra di ogni possibile giudizio. Il progetto nasce con il proposito di farlo girare il piu' possibile nei luoghi dell’arte contemporanea. Nel suo percorso ha gia' toccato il Palais de Tokyo a Parigi, il De Appel di Amsterdam, il Palazzo delle Papesse a Siena e altri ancora.
Nel 2005 il progetto si e' allargato ad altre 100 personalita' del mondo dell'arte con l’edizione della “Top 100" vol.2 . L'ultimo Cd della trilogia “Top 100" vol.3 sara' realizzato e presentato in anteprima, insieme ai precedenti, alla Rotonda a Mare.

Scirocca e' una scultura a piu' mani che deve il suo titolo al vento caldo di Castellammare - un paesino affacciato sull’Adriatico ai confini tra Marche e Abruzzo - dove questa specie di Golem e' stato modellato nella creta prima della sua trasposizione nel marmo. Fa parte di un progetto piu' ampio nato dal mio sodalizio con Enzo Cucchi. E' il prodotto di un modus operandi che avevamo sperimentato per la prima volta nel 2003 alla Rotonda a Mare di Senigallia con Mosche da Bar/Barflies con la realizzazione di un’opera collettiva di Enzo Cucchi, Christophe Brunnquell, Johanna Grawunder e Domenico Mangano.
L’idea di produrre un lavoro a piu' mani e' poi proseguita in due recenti mostre Intramoenia/Extra Art a Castel del Monte e Il gioco e' fatto a Ravello, su invito di Achille Bonito Oliva, curatore dei due progetti espositivi.
Il gruppo di artisti che ha realizzato l’opera e' composto, oltre che da Enzo Cucchi, da Andrea Anastasio, Francesco Arena, Marc Bauer, Elisabetta Benassi, Carlo Benvenuto, Domenico Mangano. Questa scultura vuole giocare con il sistema tradizionale dell’arte. Non si sa bene a chi attribuirla, che valore economico darle, a che tipo di giudizio critico sottoporla. Abbiamo realizzato un simulacro, un ibrido curioso denominato, a seconda dei casi, come una Santa o una Mummia. Un feticcio composto da parti eterogenee, ognuna portatrice di un linguaggio artistico diverso, ma fuse tra loro fino a trasformarsi in un corpo unico. Un mostro semantico, un feticcio generato dalla comunicazione, un idolo informe nato dalla fusione di pensieri morbosi. Un cadavre exquise che, come quelli inventati dai surrealisti, nasce dalla volonta' di sperimentare le vie traverse della casualita' e dell’automatismo, senza perdere l’obiettivo di rimanere un gioco tra amici che si ritrovano seduti intorno al tavolino di un bar.
La scultura in marmi di diverso colore e' preziosa e sorprendente come un’opera barocca, il fumo che a tratti ne fuoriesce contribuisce a darne l’immagine di una divinita' ctonia e a tratti demoniaca. Nasce con il desiderio di farla girare il piu' possibile, di farle realizzare un tour delle citta' di mare, come fosse una statua sacra, dotata di speciali poteri taumaturgici. L’arrivo di Scirocca sara' salutato ogni volta da una festa, per la quale tutti gli artisti coinvolti realizzeranno un’azione che, opportunamente documentata, diventera' parte integrante del lavoro.
Dopo Ravello e Senigallia la prossima tappa di questo improbabile tour sara'… un’altra citta' di mare.

Catalogo disponibile.

Immagine: Ho perso il pallone

Ufficio Stampa Arthemisia
C.so di Porta Nuova, 16 - 20121 Milano
Cinzia Manfredini, Alessandra Zanchi Tel. 02 6596888 Fax 02 6598300 e-mail: press@arthemisia.it

Inaugurazione 29 luglio alle ore 19


Alessandro Ceresoli, Ettore Favini, Diego Perrone
Con la collaborazione di Adela Bravo Sauras
Ho perso il pallone
Tentativo di descrivere nel Medio Adriatico un cerchio con una barca a vela
mixed media

dal 29 luglio alle ore 18
Fino al 30 settembre


Davide Bertocchi
Top 100 - Volume 1,2,3

dal 12 agosto ore 18
Fino al 30 settembre


Andrea Anastasio, Francesco Arena, Marc Bauer, Elisabetta Benassi, Carlo Benvenuto, Enzo Cucchi, Domenico Mangano
Scirocca
Marmo, ferro, rete, fumo.

dal 20 settembre alle ore 18
Fino al 30 settembre 2006

IN ARCHIVIO [7]
Contemporary Jukebox
dal 1/3/2015 al 6/3/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede