Villa d'Este
Tivoli (RM)
piazza Trento, 5
0774 312070, 0774 335850 FAX 0774 318080
WEB
Sculture in Villa
dal 13/6/2006 al 4/11/2006
apertura 8.30 - chiusura un’ora prima del tramonto
0774 332920

Segnalato da

Maria Bonmassar




 
calendario eventi  :: 




13/6/2006

Sculture in Villa

Villa d'Este, Tivoli (RM)

La scultura contemporanea entra nella cinquecentesca cornice della Villa. Otto sculture di gradi dimensioni di altrettanti artisti italiani contemporanei: Lucilla Catania, Umberto Cavenago, Nedda Guidi, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Marcello Mondazzi, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo. La mostra nel giardino e' accompagnata dalla 'Sezione Profili', all’interno dell'appartamento vecchio nella palazzina di Pirro Logorio, in cui sono presentati gli aspetti piu' tipici della ricerca degli artisti attraverso una selezione di opere.


comunicato stampa

La scultura contemporanea entra nella cinquecentesca cornice di Villa d’Este a Tivoli.

Dal 14 giugno al 5 novembre 2006 a Villa d’Este si terra' la mostra “Sculture in Villa" con otto sculture di gradi dimensioni di altrettanti artisti italiani contemporanei Lucilla Catania, Umberto Cavenago, Nedda Guidi, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Marcello Mondazzi, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo.

Alle otto sculture allestite nel giardino e' affiancata la sezione Profili all’interno dell’appartamento del Cardinale del Palazzo di Pirro Ligorio con una esposizione monografica dei singoli artisti circoscritta ai temi della mostra.

La mostra “Sculture in Villa", promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio del Lazio, Architetto Anna Maria Affanni Soprintendente, Architetto Isabella Barisi direttore di Villa d’Este, d’intesa con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e organizzata da ATI De Luca Editori d’Arte-Mostrare e' a cura di Giorgio de Marchis (progetto), Nicoletta Cardano, Maria Vittoria Marini Clarelli.

L’esposizione vuole essere una ricognizione attuale, non esaustiva, ma per exempla, dello stato della scultura in Italia, offrendo gli elementi per una riflessione sui caratteri odierni di permanenza del linguaggio plastico. Attraverso artisti appartenenti a diverse generazioni sono indagate le varie articolazioni della ricerca formale, le relazioni volumetriche e spaziali, le caratteristiche di peso e volume e le mutazioni di uso e trattamento dei materiali

Le sculture sono realizzate con materiali e tecniche diverse dall’acciaio forgiato (Spagnulo), alla pietra scolpita (Catania), alla terracotta (Guidi), alla plastica fusa per combustione (Mondazzi), all’assemblage di elementi industriali saldati (Mattiacci), alla modellazione di elementi in ferro (Mainolfi), all’acciaio corten (Staccioli, Cavenago).

All’esterno, tra fontane, giochi d’acqua, splendidi giardini all’italiana, saranno esposte otto sculture monumentali, di cui cinque realizzate per questa occasione e tre di recente realizzazione; l’esposizione delle sculture nel giardino e' accompagnata nell’appartamento del piano terra del Palazzo di Pirro Ligorio dalla sezione ‘Profili’ in cui, attraverso una scelta sintetica di circa sessanta opere, tra sculture, bozzetti e disegni preparatori, vengono approfonditi i singoli aspetti di ricerca degli artisti.

Nella cornice di Villa d’Este, capolavoro del giardino italiano piu' volte emulato nei giardini europei del manierismo e del barocco, tra fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche, la mostra “Sculture in Villa" propone opere che si affermano nella loro evidenza di presenze plastiche nello spazio della Villa e mostrano nella loro autonomia formale la costante di un dialogo serrato tra forma e materia. La scelta delle opere viene rafforzata dal confronto con lo spazio dello straordinario parco cinquecentesco.

L’accostamento tra le suggestioni dell’antico e gli stimoli del contemporaneo si rivela particolarmente interessante sia per le caratteristiche architettoniche e paesaggistiche del luogo, sia per le sue valenze simboliche e allegoriche rintracciabili nella stessa costruzione e organizzazione degli spazi, nel complesso e articolato sistema di fontane, nell’insieme degli oggetti ornamentali e delle sculture, nella loro disposizione. Ogni artista allestira' in un luogo prestabilito del parco un’opera di recente realizzazione o appositamente eseguita, secondo un progetto di stretta interrelazione.
Le sculture all’esterno nei giardini di Villa d’Este

# All’esterno, alcune delle sculture esposte sono state realizzate appositamente per questa occasione.

- Mauro Staccioli ha progettato alla fine del viale delle Peschiere un grande triangolo di otto metri in acciaio corten (Senza titolo (Villa d’Este), 2005-2006) che sembra essere in bilico e si pone con la sua geometria instabile in relazione con lo spazio e la storia della villa, diventando una sorta di cornice che si lascia attraversare dal giardino e dal paesaggio circostante.

- Eliseo Mattiacci ha realizzato con materiali industriali Capta Segnali, 2006, una scultura con un disco di acciaio che guarda al cielo, teso a captare suoni e segnali celesti provenienti da un immaginario e infinito spazio cosmico.

- Marcello Mondazzi ha realizzato una forma ovoidale, trasparente e permeabile alla luce, sperimentando in modo del tutto particolare il materiale plastico, fuso per combustioni successive e modellato. Collocata all’incrocio della biforcazione che conduce alla fontana delle Civette e alla Rometta, la scultura Nihil est ovo-Non c’e' ragione all’uovo, 2005-2006, richiama in modo involontario, come indica il titolo ripreso da un graffito della Villa del 1565, il simbolismo della forma ovoidale presente nel disegno del giardino, nelle fontane del Dragone e dell’Ovato.

- Umberto Cavenago colloca in una delle aiuole in leggera pendenza la sua T 4 , 2006 una scultura su ruote, in acciaio corten. La T4 e' una sorta di macchina progettata in sessanta pezzi da montare che stravolge le connotazioni tradizionali, le nozioni di immobilita' e le relazioni materiali dell’opera scultorea.

- Lucilla Catania ha realizzato una nuova versione di Ondine, 2005, una serie di moduli parallelepipedi in marmo rosso di Verona, a pianta rettangolare e di forma irregolare con una superficie inclinata e ondulata. Gli elementi sono disposti orizzontalmente sul terreno in successione tale da creare uno spazio e un ritmo paralleli e autonomi rispetto a quello ambientale.

# Altri artisti hanno sistemato nel giardino opere recentemente realizzate, corrispondenti ai criteri della mostra e che si prestano particolarmente ad un dialogo con lo spazio della Villa.

- Nedda Guidi nel viale che conduce lateralmente alla Fontana dell’Organo ha sistemato il suo Pozzo, 2000, un’opera in terracotta fatta con elementi modulari, parallelepipedi curvi, combinabili per giustapposizione e sovrapposizione, a formare una figura geometricamente esatta, un cilindro o un anello che ha una valenza iconografica densa di rimandi mitici.

- Luigi Mainolfi presenta Solcavallo, 1998, una figura di animale fantastico realizzata con elementi metallici rettilinei di produzione industriale che appare come una scultura disegnata, un disegno tracciato in aria sopra la fontana della Rometta

- Giuseppe Spagnulo mostra sullo sfondo delle cascate della Fontana dell’Organo una Ruota, 1999, in acciaio forgiato, di cui lo spettatore percepisce la forza e la densita' della materia e i segni provocati dalla lavorazione con il fuoco che lascia fenditure e lacerazioni nella struttura geometrica della composizione. Alla perfezione formale del cerchio si oppone l’instabilita' degli incastri, l’equilibrio ambiguo dei moduli interni cubici che concorrono a definire attraverso lo spessore materico fatto di rotture, lacerazioni, aperture, l’intero della forma.
La ‘Sezione Profili’ nella Palazzina di Pirro Ligorio

La mostra delle otto sculture nel giardino e' accompagnata dalla ‘Sezione Profili’, all’interno dell’appartamento vecchio nella palazzina di Pirro Logorio, in cui vengono presentati, attraverso una selezione di opere, gli aspetti piu' tipici della ricerca degli artisti soprattutto in relazione all’opera esposta nel giardino. Ne consegue un panorama articolato con circa sessanta opere attraverso le quali si possono approfondire i temi legati alla sperimentazione dei diversi materiali - dall’acciaio, alla terracotta, alla plastica, al ferro, alla lamiera zincata, al marmo - alla ricerca plastica, alle relazioni con lo spazio e la luce.

L’allestimento delle opere all’esterno e della sezione Profili e' curato dall’arch. Enrico Valeriani

Catalogo: De Luca Editori d’Arte; oltre al catalogo, a cura di Nicoletta Cardano, saranno pubblicate piccole monografie dedicate ai singoli autori e all’opera realizzata per la mostra.

vernissage: 14 giugno 2006. ore 18

Villa d'Este
Piazza Trento 1 - Tivoli
orario: apertura 8.30 - chiusura un’ora prima del tramonto.

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