Ventidue perdoni. Un nuovo ciclo di opere pittoriche e scultoree. Partendo dalla riscoperta delle proprie radici culturali, l'artista ha seguito un percorso conoscitivo attraverso l'antropologia, lo studio delle religioni primitive e della mitologia occidentale.
Ventidue perdoni
Per la sua prima mostra personale da Antonio Colombo, Luigi Presicce presenta
un nuovo ciclo di opere pittoriche e scultoree. Partendo dalla riscoperta
delle proprie radici culturali, l'artista ha seguito, per affinita' e
sillogismi, un percorso conoscitivo attraverso l'antropologia, lo studio delle
religioni primitive e della mitologia occidentale.
Nella mostra l'atmosfera e' sospesa: tutto si preannuncia, ma niente accade o
forse e' gia' accaduto. I personaggi raffigurati nelle tele di Presicce non
esistono in nessun luogo al mondo, sono sagome inguainate, forse santi, uomini
vestiti di pellicce o penne d'uccello che poco hanno dell'umano e tanto invece
dell'animale. L'animalita' segna per l'artista il punto di contatto tra la
conoscenza terrena e quella spirituale, unite simbolicamente nei due assi
orizzontale e verticale della croce. Le opere si configurano come dei
complessi collages di simboli mutuati dall' iconografia cristiana, dai culti
primitivi e dai rituali arcaici. La reiterazione, intesa come pratica in
grado di avvicinare l'umano al divino (che puo' essere ritrovata nei mantra
tibetani , nella musica tribale e nella danza liberatoria della taranta) e'
il fulcro delle opere scultoree di Presicce. Come il nido a misura d'uomo -piu'
di due metri di diametro- che l'artista ha costruito utilizzando rami
raccolti e accumulati nel tempo, o "La danza del cervo", in origine un
semplice ramo che grazie alla ripetuta azione dell'artista si e' trasformato in
un prezioso corno-ex voto. Ventidue perdoni, l'opera che da' il titolo alla
mostra, e' anche quella che idealmente la chiude: ventidue corone di spine
indossate dagli incappucciati nel corso di una processione dei Misteri tornano
a essere un cespuglio di rovi , non piu' simbolo di sofferenza ma di perdono e
quindi rinascita.
Luigi Presicce e' Nato a Porto Cesareo (Le) nel 1976. Vive e lavora a Milano.
Principali mostre personali : 2006 Ventidue perdoni, Antonio Colombo Arte
Contemporanea, Milano 2004 Only happy when it rains, Iseyoshi Gallery, Tokyo;
Fucking Christmas, a cura di Giulia Pezzoli, Studio d'Arte Cannaviello,
Milano. 2003 Introverso, Studio Ercolani, a cura di Fabiola Naldi, Bologna;
Fuori Luogo, a cura di Fabiola Naldi, galleria Zaion, Biella.
Principali mostre collettive : 2006 Open Air, Orto Botanico di Parma, a cura
di Marinella Paderni e Isotta Saccani; Il museo insostenibile, La Rada Spazio
per l'Arte Contemporanea, Locarno, CH; Painting Codes, a cura di Andrea
Bruciati e Alessandra Galasso, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea,
Monfalcone (GO); L'infinito dentro lo sguardo. Una collezione permanente,a
cura di Giorgio Cortenova, Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti, Verona. 2005
Non ci sei solo tu, a cura di Fabiola Naldi, nell'ambito del Premio per
curatori "Mauro Manara", Galleria Comunale di Castel San Pietro Terme (BO);
Fair Play, a cura di Laura Carcano, Complesso di Santa Sofia, Salerno; Clip
It, a cura di Luca Beatrice, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino /
British School At Rome, Roma. 2004 Italian painting: a new landscape, a cura
di Luca Beatrice, Galerie Hof & Huyser, Amsterdam; Assab One 2004, a cura di
Roberto Pinto, Ex Gea, Milano.Vernice, a cura di Francesco Bonami e Sarah
Cosulich Canarutto, Villa Manin, Passariano (UD) ; Fuoriuso 04, a cura di Luca
Beatrice, Ferrotel, Pescara; Black Album, a cura di Luca Beatrice, Antonio
Colombo Arte Contemporanea, Milano. 2003 Winter experiment, Monique Meloche
gallery, Chicago; Primo, Buia Gallery, New York, USA.
Immagine: Luigi Presicce,Albero Cosmico,2006,acrilico su tela cm 140x100
Inaugurazione: enerdi' 22 settembre 2006, alle ore 18.30
Antonio Colombo Arte Contemporanea
Via Solferino 44 - Milano
Orario: Da martedi' a sabato, dalle 16.00 alle 19.30