Galleria Sottopasso della Stua
Padova
largo Europa
049 8204518
WEB
Pierantonio Tanzola
dal 20/9/2006 al 20/10/2006

Segnalato da

Centro Nazionale di Fotografia



approfondimenti

Pierantonio Tanzola



 
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20/9/2006

Pierantonio Tanzola

Galleria Sottopasso della Stua, Padova

La rassegna presenta un progetto inedito realizzato dall’artista padovano e prosegue la serie “Ai confini della fotografia". In mostra una decina di opere di grandi dimensioni che ritraggono immagini senza tempo, titolate con date di importanti eventi accaduti tra gli anni sessanta e il duemila.


comunicato stampa

Omissi

Si inaugura giovedi' 21 settembre 2006 alle ore 17.00, nella Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa), la mostra fotografica “Pierantonio Tanzola. Omissis ".

La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia, presenta un progetto inedito realizzato dall’artista padovano e prosegue la serie “Ai confini della fotografia".

In mostra una decina di opere di grandi dimensioni che ritraggono immagini senza tempo, titolate con date di importanti eventi accaduti tra gli anni sessanta e il duemila.

Avvenimenti che hanno segnato la generazione nata negli ultimi quarant’anni: la morte di Papa Giovanni XXIII, la strage della stazione di Bologna, l’inquinamento chimico a Seveso, l’omicidio di Pasolini, il rapimento di Aldo Moro, fino ad arrivare alla morte del grande artista Mario Giacomelli, avvenuta nel 2000, omaggio di Tanzola ad uno dei suoi punti di riferimento artistici.
Tali immagini creano nel lettore una sorta di straniamento, ritraendo cio' che succede in un luogo diverso da quello reale in cui e' accaduto l’evento..-

Fotografia, arte, storia e tempo sono i temi approfonditi da Tanzola in questa sua nuova ricerca. Ne deriva una sorta di negazione del classico approccio visivo occidentale, sconfessando in questo modo la radicata idea che prevede spazio e tempo raffigurati in un'unica visione.

Tradendo, quindi, la prerogativa fotografica di essere prima di tutto documento, Pierantonio Tanzola rielabora l’immagine in modo gestuale, istintivo, lasciando che il caso, il tempo e la luce contaminino l’oggetto e influiscano in modo preminente sul suo stesso risultato.
Tanzola si fissa su un oggetto, lo fotografa da piu' punti di vista, per poi intervenire in modo energico, quasi violento, sulla stampa, con l’aggiunta di colore e foglie.

Prediligendo colori naturali, che riprendono gli ocra e i marroni del fogliame e degli alberi, l’artista crea una serie di collage materici, composti dalla sovrapposizione di piu' foto incollate ad un supporto ligneo.

Quella dell’artista padovano e' una riflessione sul Tempo ineffabile, assoluto: quello della natura, indifferente a qualsiasi progetto umano e su di un nostro tempo, umano, corrotto e promiscuo, creato sia su principi naturali che su regole ed eventi artificiosi.
Omissis e' anche una meditazione sull’arte e sugli effetti che puo' avere nella vita sociale contemporanea.

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Pierantonio Tanzola nasce a Udine il 5 maggio 1963. Soggiorna in questa citta' solo per quattro anni, per poi trasferirsi con la famiglia a Padova dove tuttora vive e lavora.

Nel 1987 si interessa alle prime serie importanti di opere, dai titoli ''Tra causa ed effetto'' e ''Se non penso a quel che vedo''. Nei primi anni ’90 nascono le serie ''La firma di Dio'' ed ''E' sempre la solita storia''. Nel ‘96 riceve il 1' Premio ''Citta' di Laives'' (Bz), dove tiene la personale alla Galleria La Goccia.

Nello stesso anno riceve il 1 Premio ''Arte'' G. Mondadori (Milano). Nel ’97 e' a Graz (Austria) con ''Realismo & Realismo'' (Gallerie Dida). Nel ‘98 fa un viaggio negli Stati Uniti rimanendo affascinato dalle grandi metropoli. Di quell’anno e' la personale a Providence (Rhode Island, Complements Art Gallery). Inizia a dipingere una breve serie dedicata a New York dal titolo ''Lo so, sono un provinciale''. Nel 2000 Roma (“B.N.L., Una banca per l'arte, oltre il mecenatismo", Chiostro del Bramante). Riceve il 2 premio ''Morlotti''( Imbersago, Lc), e il 2' Premio Fotografia ''Arte'' G. Mondadori (Milano, La Posteria).

Nel 2001 ''Il senso del momento'' (Bologna, Personale Galleria Forni); ''Young Art'' (Milano, Casa d'asta Finarte, Cartiere Vannucci) Nel 2002 ottiene il 1 premio ''E. Casoli'' (Serra San Quirico, An) e inizia un intenso confronto con lo scrittore Marco Mancassola da cui nascono il video-documentario ''L'arte del confine'' (2003) e il libro ''Il ventisettesimo anno'' (Ed.Minimum Fax - 2005), dove vengono inserite le sue fotografie ad accompagnare i racconti. Nel 2003 ''L'etre, l'homme, le personnage'', (Beirut, Libano, Aida Cherfan Fine Art). L’anno successivo ''Contemporanea Giovani 2'' (Como, Fotografia, Ex Ticosa); ''Gianni Longinotti'' (Documentario, Padova, Civico Museo Del Santo).

Del 2005 sono le esposizioni ''Utopia'' Arte Fiera - Fotografia ( Galleria Montrasio a Bergamo). La personale ''Tempus manet'', (Nuovospazio Arte Contemporanea, Piacenza). E “Aperture'' - LV rassegna internazionale d'arte G.B.Salvi, a Sassoferrato (AN).

Galleria Sottopasso della Stua
Largo Europa - Padova

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