Fusion Art Gallery
Torino
piazza Peyron, 9 G
335 6398351 FAX
WEB
Ale Guzzetti/Albano Morandi
dal 21/9/2006 al 23/10/2006
martedi', giovedi' e venerdi' 16.30-19.30 o su appuntamento.

Segnalato da

Eduardo Di Mauro




 
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21/9/2006

Ale Guzzetti/Albano Morandi

Fusion Art Gallery, Torino

Talking Glass/Manifesto per un dadaismo ludico lirico. Il lavoro di Guzzetti rivisita le forme dell’installazione tramite l’uso di materiali plastici. Albano Morandi usa materiali di recupero rafforzati dall’impiego di gesso e cera.


comunicato stampa

Talking Glass

Il lavoro di Ale Guzzetti, esponente di spicco della generazione italiana emersa a partire dalla meta' degli anni ’80, si puo' ascrivere in quell’ambito, tra i piu' interessanti, impegnato in una rivisitazione delle forme dell’installazione tramite l’uso di inediti materiali plastici ed un impiego originale di un vasto repertorio oggettuale tratto dalla contemporaneita' sviluppato da correnti quali il “Nuovo Futurismo" ed il “Concettualismo ironico", particolarmente apprezzate all’estero dove Guzzetti vanta un’intensa attivita'. La peculiarita' di Guzzetti, oltre la sua indubbia capacita' assemblativa, sta nel costante impiego di forme e circuiti elettronici inseriti all’interno delle sculture, dagli ’80 ad adesso realizzate con materiali plastici, oppure derivate, come negli acquarelli elettronici, da immagini sintetiche tratte da motivi musicali processati da un elaboratore, od ancora forgiate con vetro soffiato ed in grado di rielaborare i suoni circostanti e relazionarsi con gli spettatori attraverso micro-telecamere. Le nuove tecnologie ed i materiali offerti dalla contemporaneita' vengono sagacemente adoperate da Guzzetti per realizzare opere dove alla plasticita' della forma si abbina la volonta', sempre piu' sentita ai nostri giorni ma spesso disattesa, di interagire con il pubblico al fine di farlo sentire protagonista e non fruitore passivo dell’evento.

Edoardo Di Mauro

Manifesto per un dadaismo ludico lirico

Albano Morandi esordisce giovanissimo, nei primi anni ’80, con lavori che risentono del clima circostante caratterizzato dalla crisi del Concettuale e dalla ripresa di una produzione centrata sulla manualita' che si esplicita con la realizzazione di raffinate opere ed installazioni di pittura-ambiente. In seguito, e coerentemente con gli esordi, il lavoro di Morandi si indirizza su tre fondamentali linee di ricerca, tra loro accomunate dalla raffinata citazione e reinterpretazione di varie modalita' dell’avanguardia novecentesca. Nella prima abbiamo composizioni di ritmica e pura astrazione prodotte con nastro adesivo e cera su tavole di legno. La seconda opzione, quella numericamente prevalente, e' caratterizzata dall’impiego di una ampia gamma di materiali di recupero non tratti, pero', dai simulacri della piu' recente contemporaneita', ma ispirati da un poetica evocazione dell’ archeologia del Novecento. Supporti ed oggetti abbandonati per incuria vengono salvati dall’oblio e donati a nuova vita per essere istoriati con grafie, tracce pittoriche, ulteriori inserti oggettuali, sia come manufatti singoli che in articolate installazioni, frutto anche dell’attivita' di scenografo dell’artista bresciano. In ultimo abbiamo la presenza di una importante produzione di sculture tridimensionali, dove i consueti materiali di recupero, rafforzati dall’impiego di gesso e cera, danno vita ad installazioni dove l’esemplarita' dell’archetipo e la plasticita' della forma tendono al raggiungimento di un senso di giocoso stupore e di sospensione metafisica.

Edoardo Di Mauro

Inaugurazione: Venerdi' 22 settembre 2006 dalle 19 alle 22

Fusion Art Gallery
P.zza Peyron, 9 - Torino
Orire: martedi', giovedi' e venerdi' 16.30-19.30 o su appuntamento.

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