Rocca dei Boiardo
Scandiano (RE)
Viale della Rocca
0522 764238
WEB
Luciano Bonacini
dal 23/9/2006 al 11/11/2006
sabato dalle 15.30 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

Segnalato da

CLP Relazioni Pubbliche



approfondimenti

Luciano Bonacini



 
calendario eventi  :: 




23/9/2006

Luciano Bonacini

Rocca dei Boiardo, Scandiano (RE)

50 fotografie in bianco e nero, - per la maggior parte nudi di donna, ma anche ritratti, paesaggi e scorci urbani - documentano il percorso di un "fotografo-artista".


comunicato stampa

I suggestivi spazi dell'imponente Rocca dei Boiardo a Scandiano (Reggio Emilia) - antica dimora della famiglia che governo' la citta' dal 1423 al 1560 - ospitano, dal 24 settembre al 12 novembre 2006, una mostra antologica, Retrospective, di Luciano Bonacini.

Cinquanta fotografie in bianco e nero, - per la maggior parte nudi di donna, ma anche ritratti, paesaggi e scorci urbani - documentano il percorso di un "fotografo-artista" (Scandiano, 1954) che, dopo gli studi in Psicologia all'Universita' di Padova, ha scelto di operare nel campo della fotografia, affermando nel tempo un proprio stile in cui rigore e bellezza formali diventano espressione di cio' che, pur immediatamente invisibile o non pienamente coglibile, pare a Bonacini fondamentale nell'umana esperienza.

La mostra, la piu' importante che gli sia stata finora dedicata, e' accompagnata da un catalogo (pp.240, 103 immagini riprodotte), con un testo introduttivo, "Il respiro della bellezza", di Sandro Parmiggiani (curatore delle attivita' espositive di Palazzo Magnani).

Scrive Parmiggiani: "Si respira, nelle opere di Luciano Bonacini, un tempo diverso da quello che le immagini di tanta fotografia contemporanea ci propongono. Vivono infatti, i suoi lavori, in un tempo sospeso - che e' del resto, per definizione, insito in ogni immagine fotografica: quel minuscolo frammento di una vita, di uno sguardo in divenire, che ora se ne sta davanti a noi, del quale sappiamo essersi dato un prima e un dopo, che possiamo intuire o immaginare ma mai completamente afferrare -, in un tempo che pare non segnato dal ritmo stordente con cui si srotolano i nostri giorni di affanno. Le immagini di Bonacini sembrano piuttosto animate da vite che hanno scelto di darsi un respiro diverso: quel tempo misterioso in cui, ad esempio, il corpo della donna vive secondo le stesse cadenze esistenziali, la stessa maestosa dignita' degli alberi di un parco, delle increspature della sabbia di un deserto o delle onde del mare che senza sosta vanno ad infrangersi su una costa".

Bonacini giunge alla fotografia da studi e pratiche di psicologia, da una riflessione sui percorsi tortuosi e spesso inconoscibili della mente, sui tempi lunghi, che sempre esigono un prezzo umano da “pagare", in cui essa puo' sbarazzarsi di cio' che in fondo non vale e scegliere quello che davvero conta per una vita che resta unica e irripetibile. Non si tratta, nel caso di Bonacini, di una civetteria, di una sovrastruttura ideologica che qualche artista pure ama esibire, ma di un invito, di una traccia, che lui umilmente semina e ci affida, per cercare di farci comprendere meglio la verita' che s’annida nella genesi delle immagini cui ha dato vita. Giacche' ogni sua foto non e' solo l’esito di una certa luce, magari a lungo attesa e colta mentre finalmente rivela la sola porzione di realta' che gli interessa fermare, non e' solo determinata da una scelta relativa all’inquadratura, di formato quadrato o rettangolare, che, come sappiamo, seleziona certi elementi e ne elimina altri, individuando un frammento di armonia dentro il caos apparente, ma pare anche il risultato dell’incontro di due pensieri, di due stati d’animo, di due sentimenti. Come se la fotografia si desse, si generasse nel momento in cui due posizioni, per tante ragioni originariamente diverse - quella del soggetto che viene fissato, ancorche' si tratti di una cosa inanimata che certo non puo' modificare la propria collocazione o la propria disposizione d’animo, e quella del fotografo -, progressivamente s’avvicinano, arrivando talvolta a incontrarsi, a coincidere, a congiungersi.

Le donne che mostrano il loro corpo davanti alla sua macchina fotografica, anche quando giacciono in una posizione fetale, d’abbandono, come se nulla in quel momento loro importasse, e solo fossero alla ricerca di un oblio, sembrano partecipare attivamente a una rappresentazione che ha una qualche sacralita', a una sorta di rito, in cui conta non solo la spontaneita' del loro corpo, ma anche cio' che il fotografo ama cogliere mentre esso viene esibito, ed esse stesse volessero contribuire al raggiungimento di un certo stato della visione. Dunque, queste immagini sono si', come sempre e' ogni fotografia, qualcosa di rubato, di sottratto all’identita' segreta di una persona o di una cosa, ma e' come se chi qui giace sdraiata o se ne sta in piedi a mostrare il fulgore del proprio corpo sapesse che colui che la sta guardando attraverso l’occhio della macchina fotografica e' alla ricerca di un certo vigile abbandono, di certe geometrie, di certe misteriose corrispondenze. E alla fine queste donne sembrano qui trovare un rapporto di armonia e di identita' con il proprio corpo, cosi' che in ciascuna di queste immagini abbiamo la percezione che la donna senta di appartenere totalmente al proprio corpo, che lo percepisca come strumento primario di espressione della sua interiorita' piu' vera, che finalmente lo viva come il luogo di una bellezza, non disgiunta dalla sessualita' o dalla maternita', che sempre puo' articolarsi in nuove forme."

La mostra e' promossa dal Comune di Scandiano, dalla Provincia di Reggio Emilia e da Palazzo Magnani - nell'ambito di un accordo di collaborazione tra i Comuni di Scandiano e di Correggio, e la Provincia, per la realizzazione di eventi espositivi negli spazi pubblici dei due Comuni -, e realizzata anche grazie al contributo di Casalgrande Padana e di Feredil.

Uffici Stampa:

Elisa Mezzetti
Ufficio Stampa Palazzo Magnani
Tel. 0522.444420 Fax 0522.444436 e.mezzetti@mbox.provincia.re.it

CLP Relazioni Pubbliche
Tel. 02.433403 - 02.36571438 Fax 02.4813841 ufficiostampa@clponline.it

Inaugurazione: domenica 24 settembre , ore 17,00

Rocca dei Boiardo - Scandiano
Orario: sabato dalle 15.30 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

IN ARCHIVIO [4]
Bob Rontani
dal 14/3/2014 al 22/3/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede