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Jean-Pascal Imsand
dal 29/9/2006 al 10/11/2006

Segnalato da

Angelus Novus



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Jean-Pascal Imsand



 
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29/9/2006

Jean-Pascal Imsand

Istituto Svizzero di Roma - ISR, Roma

La mostra riunisce 186 fotografie tra le principali opere del breve ma intenso periodo creativo dell'artista e alza il velo sul suo mondo di immagini personale e poetico, sulla vita di fotografo tra realta' e sogno, tra documento e immaginazione.


comunicato stampa

Retrospettiva

A Roma il 30 settembre 2006 presso l'Istituto Svizzero di Cultura si inaugura la grande retrospettiva dedicata a Jean-Pascal Imsand.

La mostra riunisce 186 fotografie tra le principali opere del suo breve ma intenso periodo creativo e alza il velo sul suo mondo di immagini personale e poetico, sulla sua vita di fotografo tra realta' e sogno, tra documento e immaginazione.

L'esposizione e' stata organizzata grazie alla collaborazione nata fra tre istituzioni svizzere tra le piu' importanti nell'ambito della fotografia quali la Fotostiftung Schweiz di Winterthur, il Muse'e de l'Elyse'e di Losanna e la Galleria Gottardo di Lugano, fondazione per la cultura della Banca del Gottardo che, in questa occasione, ricopre anche il ruolo di sponsor principale del catalogo.

All'inizio degli anni '90, Jean-Pascal Imsand (1960-1994) e' considerato l'enfant terrible della fotografia in Svizzera. Giovane di talento, individualista, conquista presto una certa fama nei piu' svariati generi fotografici, in particolare nel ritratto e nel paesaggio urbano.

Dopo gli studi alla Scuola di Belle Arti di Basilea, Jean-Pascal Imsand effettua uno stage di cinque anni come litografo presso l'Atelier di Saint-Prex di Pietro Sarto. Si appassiona alla fotolitografia, il cui processo gli da' ampie possibilita' di sperimentazione.

Quando nel 1985 debutta nel mondo della fotografia, ha quindi al suo attivo una solida formazione nei diversi mestieri legati all'immagine, formazione che gli ha permesso di approfondire, da diversi punti di vista, una tecnica gia' per lui molto familiare.

I primi lavori che gli sono affidati vengono trattati da Jean-Pascal Imsand con uno stile molto personale, al tempo stesso misterioso e fantastico. La citta', la giovane generazione, il mondo della notte sono i suoi temi preferiti. Sua moglie Sabina, di cui realizza diversi ritratti, occupa un posto centrale nel suo lavoro. Realizza anche fotomontaggi, un genere in cui puo' dare libero sfogo alla sua immaginazione. Collabora con diversi giornali (Hebdo, Das Magazin, Du, Neue Zurcher Zeitung, Le Nouveau Quotidien, Tages Anzeiger…). Dal 1990 diventa membro dell'agenzia parigina Vu e nel 1991 della zurighese Lookat.

Nel 1988 si trasferisce a Zurigo, citta' in cui effettua reportage d'ispirazione molto diversa nel suo quartiere del Kreis V: la Limmatstrasse, gli stagionali della ferrovia, il Brocki-Land (un rigattiere non lontano da casa sua), i disabili della Werkstube, le cucine comunali, l'ambiente della droga del Letten.... Se per lui Zurigo e' un soggetto che si presta soprattutto al reportage, Losanna e' una citta' di cui evoca volentieri il mondo notturno nei suoi aspetti piu' strani e inquietanti.

Personalita' ribelle, sensibile, tormentata e romantica come molti giovani artisti di altre epoche, Jean-Pascal Imsand e' uno dei rappresentanti piu' brillanti e singolari della fotografia svizzera della fine del ventesimo secolo.

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