I due artisti lavorano a quattro mani sovrapponendo l'idea dell'uno all'intervento dell'altro. Le sculture si sviluppano partendo dall'interno e passando per il portico, verso la piazza. Le installazioni reinterpretano e trasfigurano l’architettura dell'edificio. Buren interviene sulle opere di De Cock attraverso l'uso di specchi che, posti all'interno delle opere, ne rivelano i lati piu' nascosti; installati sulle parti esterne riflettono l'ambiente circostante trasformato dal suo segno caratteristico.