Giardini di Castello
Venezia
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Platea dell'umanita'
dal 5/6/2001 al 4/11/2001
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Segnalato da

Maddalena - Unità Comunicazione


approfondimenti

Harald Szeemann



 
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5/6/2001

Platea dell'umanita'

Giardini di Castello, Venezia

La Biennale di Venezia. 49a Esposizione Internazionale d'Arte. Una nuova sfida, una rinnovata carica vitale per questa "nuova Biennale" all'insegna di continui ampliamenti e cambiamenti. Nel 2001 l'Esposizione Internazionale d'Arte si presenta come Platea dell'umanita', Plateau of Humankind, Plateau der Menschheit, Plateau de l'humanite': un luogo dove si guarda e si e' guardati, dove il pubblico e' spettatore ma anche protagonista, un ampio spazio in cui si incontrano gli artisti, le opere e il pubblico. Diretta da Harald Szeemann.


comunicato stampa

Plateau of Humankind - Plateau der Menschheit - Plateau de l'humanité
La Biennale di Venezia. 49a Esposizione Internazionale d'Arte

Una nuova sfida, una rinnovata carica vitale per questa "nuova Biennale" all'insegna di continui ampliamenti e cambiamenti. Nel 2001 l'Esposizione Internazionale d'Arte si presenta come Platea dell'umanità, Plateau of Humankind, Plateau der Menschheit, Plateau de l'humanité: un luogo dove si guarda e si è guardati, dove il pubblico è spettatore ma anche protagonista, un ampio spazio in cui si incontrano gli artisti, le opere e il pubblico.
Con Aperto 80, per la prima volta, si spalancano le porte alle nuove generazioni e ai nuovi linguaggi, con dAPERtutto ogni separazione tra artisti affermati e giovani viene superata: uno stile non ha più il sopravvento sull'altro. Il viaggio da tempo intrapreso da Harald Szeemann, Direttore del Settore arti visive della Biennale di Venezia, si arricchisce oggi nella Platea dell'umanità, ampliando così il suo sguardo e superando i propri limiti.
"Platea dell'umanità non è un tema ma è un'affermazione di responsabilità di fronte alla storia, agli avvenimenti del nostro tempo, è una dimensione". Gli artisti guardano il mondo e si rivolgono ad esso cercando e raccontando le molteplici dimensioni dell'Uomo contemporaneo. La Platea dell'umanità osserva e raccoglie i sentimenti, le narrazioni che arrivano dai giovani artisti e dal loro lavoro. Sono i problemi sociali, i temi ecologici, i ritmi della vita quotidiana, le nuove tecnologie, la rete mondiale dell'informazione, il lavoro, lo sport, la felicità e la tragedia.
In un'unica grande piattaforma (Plateau), in un altopiano da dove si torna a guardare l'Uomo, i giovani artisti di tutto il mondo raccontano il proprio tempo e guardano contemporaneamente quelle personalità che hanno contribuito a realizzare le rivoluzioni artistiche del XX secolo, presenti allo stesso tempo in mostra, senza alcuna divisione di tempo e di spazio.

La mostra internazionale ha inizio, non a caso, con l'utopia sociale di Joseph Beuys (1968) e la sua scultura La fine del XX secolo che apre verso un'unica grande esposizione, dal Padiglione Italia ai Giardini attraverso gli spazi all'Arsenale delle Corderie, delle Artiglierie e delle Gaggiandre, in una lunga "passeggiata" pronta a stupire il pubblico di sorpresa in sorpresa.

A questa grande Platea dell'umanità appartengono non solo le opere della mostra internazionale ma l'intera Esposizione: le partecipazioni nazionali nei Padiglioni ai Giardini e le mostre dei Paesi nei diversi luoghi della città.

La Platea dell'umanità, che non si pone limiti geografici o tematici, è pronta a ricevere anche il contributo delle altre arti: cinema, poesia, musica, teatro, danza. Alcuni artisti del cinema hanno raccolto la sfida abbandonando il proprio luogo, che è quello della sala cinematografica e il proprio pubblico, per affrontare lo spazio espositivo. Allo stesso modo i poeti offrono il proprio lavoro esponendolo insieme alle altre opere d'arte. Così il teatro, la danza e la musica, dedicheranno momenti del proprio programma partecipando a questo grande evento. La Biennale di Venezia porta avanti così il suo progetto di interazione delle arti in cui i diversi settori si incontrano in un continuo confronto creativo.

Gli spazi espositivi affiancano gli spazi teatrali. Il Teatro Piccolo Arsenale e il Teatro alle Tese, nel cuore dell'antico Arsenale, sono i luoghi in cui si vivono i tempi dello spettatore, tutto intorno è presente e continua il tempo della mostra. Nel dialogo costante dei Direttori dei diversi Settori artistici della Biennale di Venezia prende forma la 49. Esposizione Internazionale d'Arte in un unico grande evento in grado di catalizzare l'attenzione del mondo artistico internazionale.

Vernice: 6 - 7 giugno (10.00-20.00), 8 giugno (10.00-14.00)
Inaugurazione ufficiale: 9 giugno
Apertura al pubblico: dal 10 giugno al 4 novembre (chiuso il lunedì)
Giorno di chiusura settimanale: lunedì
Orario: 10.00 - 18.00 i sabati 10.00 - 22.00

Venezia, Giardini - Arsenale (Corderie, Artiglierie, Gaggiandre, Isolotto, Tese delle Vergini, Giardino delle Vergini) Partecipazioni nazionali

San Marco, 1364/a Ca' Giustinian, 30124 Venezia, Telefono 041 5218711, Fax 041 5210038
e-mail: dae@labiennale.com

Unità Comunicazione, La Biennale di Venezia, Tel. 041 52 18 860 Ufficio stampa la Biennale di Venezia, Ca’ Giustinian, S. Marco, 30124 Venezia, tel 041 5218861 - fax 041 5200569
e-mail pressoffice@labiennale.com

Flavia Fossa Margutti
Tel 041 5218846 - cellulare 348 7400788
Fax 041 2411407; e-mail fossam@labiennale.com

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