Museo Carlo Bilotti
Roma
viale Fiorello la Guardia (Arancera di Villa Borghese)
06 0608
WEB
Willem de Kooning
dal 19/10/2006 al 10/2/2007
da martedi' a domenica 9.00-19.00

Segnalato da

Zetema Progetto Cultura



approfondimenti

Willem de Kooning



 
calendario eventi  :: 




19/10/2006

Willem de Kooning

Museo Carlo Bilotti, Roma

In mostra lavori degli anni 1981-1988, concepiti in uno stato di felice solitudine nel suo studio di Long Island. De Kooning fu uno dei pionieri dell'Espressionismo Astratto, il movimento che avrebbe rapidamente spostato l'attenzione mondiale sull'arte dall'Europa agli Stati Uniti. La mostra e' curata da Julie Sylvester e organizzata in collaborazione con The Willem de Kooning Foundation di New York.


comunicato stampa

Late Paintings

La mostra, curata da Julie Sylvester e organizzata in collaborazione con The Willem de Kooning Foundation di New York, comprende sedici dipinti realizzati dal grande artista americano negli anni 1981-1988.

Si tratta degli ultimi lavori di de Kooning, concepiti in uno stato di felice solitudine nel suo studio di Long Island, dove visse stabilmente a partire dal 1963.

De Kooning fu uno dei pionieri, con Arshile Gorky, Jackson Pollock, Mark Rothko, Barnett Newman, Franz Kline, dell'Abstract Expressionism, il movimento che avrebbe rapidamente spostato l'attenzione mondiale sull'arte dall'Europa agli Stati Uniti. L'ultimo periodo artistico di Willem de Kooning ha inizio nel 1981. Durante i quasi 60 anni di attivita', de Kooning aveva periodicamente "reinventato" il proprio stile e nel 1980, all'eta' di 76 anni, cambia ancora, alla ricerca di un nuovo modo di dipingere.

Negli anni '80 l'artista dipinse 288 lavori e nel periodo tra il 1983 ed il 1986, il piu' prolifico, produsse quasi un dipinto alla settimana. Alla fine del 1987 le sue condizioni di salute iniziarono a peggiorare gradualmente. Nel 1989 gli venne diagnosticato il morbo di Alzheimer e nel 1990, all'eta' di 86 anni, abbandono' la pittura. L'arte di de Kooning di quegli anni perse molti dei caratteri di quella precedente, ovviamente di maggiore vigore, ma fu una coerente evoluzione del lavoro dell'artista che introdusse nuovi livelli di ricerca di uno stile. Sembra avvicinarsi ad un classicismo che, per la sua assenza di attrito, il suo carattere lirico, architettonico e idilliaco, l'uso dominante dei colori primari, ricorda Mondrian. Nel suo saggio la curatrice Julie Sylvester afferma che essi rivelano chiaramente l'ammirazione dell'artista americano per Matisse. La pittura e' ariosa nella stesura del colore, con vasti spazi di bianco che ne accentuano la luminosita', ci appare cosi' di una calma sconosciuta e fluente, priva della proverbiale insoddisfazione dell'artista.

Inaugurazione: 20 Ottobre 2006

Museo Carlo Bilotti
viale Fiorello la Guardia (Villa Borghese) - Roma
da martedi' a domenica 9.00-19.00 lunedi' chiuso

IN ARCHIVIO [56]
Delta ti - In tempo reale
dal 15/12/2015 al 16/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede