Arte, Letteratura e Teatro dal 1905 al 1940. La mostra e' dedicata ai processi estetici russi lungo la prima meta' del 900 e vuole sottolineare, per mezzo di dipinti, sculture, fotografie, manoscritti di letterati e scenografie teatrali, le varie tensioni creative che hanno determinato il panorama artistico della Russia del tempo, che rappresenta un unicum per la sua evoluzione estetica, sociale e politica.
Arte, Letteratura e Teatro dal 1905 al 1940
Curata da Giuseppe Marcenaro e Piero Boragina, questa mostra, l'evento
espositivo piu' importante dell'autunno genovese, e' dedicata ai processi
estetici russi lungo la prima meta' del Novecento, e vuole sottolineare, per
mezzo di dipinti, sculture, fotografie, manoscritti di letterati e scenografie
teatrali, le varie tensioni creative che hanno determinato il panorama
artistico della Russia del tempo, che rappresenta un unicum per la sua
evoluzione estetica, sociale e politica.
Il 1905, con il tentativo rivoluzionario, e' il punto di partenza ideale per
illustrare un periodo in cui le forti tensioni portarono gli intellettuali da
un lato a sottolineare le istanze sociali, dall'altro a sviluppare un radicale
cambiamento estetico, dando luogo alle straordinarie esperienze
dell'avanguardia. Senza tuttavia dimenticare che, nel medesimo tempo, una
parte di letterati e artisti, pur impegnati nella discussione sociale ed
estetica, proseguivano creando opere assimilabili alla grande tradizione
verista russa dell'Ottocento.
Gli "stili" si fronteggiavano dando quindi luogo ad un autentico combattimento
espressivo. Il tempo e' quello in cui Larionov, Goncharova, Tatlin, Popova,
Rodchenko, Malevich - per citare alcuni dei nomi emergenti - fronteggiavano i
"tradizionalisti" come Kustodiev, Korovin e molti altri, che continuavano a
dipingere come se il vento dell'avanguardia non li riguardasse.
Cio' che avviene a Mosca e a San Pietroburgo con eccezionale vivacita', richiama
i grandi combattimenti estetici che si stanno svolgendo nel resto d'Europa.
D'altra parte sono gli anni in cui, con le nuove consapevolezze sociali, si
sta predisponendo il grande atto rivoluzionario che sconvolgera' il paese.
Tra le varie espressioni artistiche non vi e' una cosi' netta separazione e,
nell'ambito russo, i confini fra pittura e letteratura, in alcuni casi,
sembrano confondersi. In letteratura dal simbolismo, con le varie tendenze, si
passa velocemente alle estreme esperienze dell'avanguardia.
Nella mostra quindi sono ricordati con ritratti, volumi e manoscritti,
personaggi come Blok, Belij Kamenskij, Krucenych, Majakovskij, Acmatova,
Cvetaeva e tutta la costellazione di amici e collaboratori che ruotarono
attorno a loro.
Non puo' mancare il teatro che, coagulo di letteratura e arti visive,
rappresenta l'incontro tra le varie forme espressive. In questo ambito vi
sono accenni ai Balletti Russi di Diaghilev, agli artisti che in vario modo
collaborarono con il teatro producendo scenografie e costumi: Bakst, Serov,
Benois, Exter, Larionov, Goncharova, Tatlin, Malevich e, infine, il teatro
piu' propriamente innovatore di Meirechold e Majakovskij.
Il variegato mondo dell'espressione artistica e letteraria ando' evolvendosi
ancora di piu' nel procedere degli anni, anche durante la Rivoluzione d'Ottobre
e oltre, dando luogo a movimenti, gruppi, e "scuole" in continua ricerca di un
senso espressivo nell'ambito di un piu' ampio dibattito politico. La convivenza
tra avanguardia e realismo classico anima in quegli anni il grande dibattito
su come avrebbe dovuto essere rappresentata la nuova realta' sociale e umana
attraverso le arti.
La mostra sottolinea la conseguente crisi dell'arte in rapporto al veloce
procedere della nuova societa' che si stava formando nella Russia Sovietica.
Fino a quando nel 1932 con Atto Ufficiale il potere stabilizzato determino' una
vera e propria Arte di Stato che si manifesto' con uno "stile" assolutamente
estraneo tanto alle avanguardie quanto al realismo classico, producendo opere
che vengono indicate come Realismo Socialista, presentate nella sezione
conclusiva.
Molti furono gli artisti che, dopo aver operato ai vertici dell'avanguardia,
adottarono il nuovo stile. Emblematico l'esempio di Malevich che dal Quadrato
nero del 1913, nei primi anni Trenta sviluppo' una pittura del tutto coerente a
quanto imposto dal potere, producendo opere assolutamente figurative.
Fra i maggiori musei che partecipano alla realizzazione della mostra figurano
la Galleria Tretyakov di Mosca, il Museo di Belle Arti di Ekaterinburg, il
Museo di Storia Contemporanea di Mosca, il Museo Statale di Storia di Mosca,
il Museo Statale di Letteratura di Mosca, il Museo Statale Maiakovskij, il
Museo Statale Teatrale Centrale A.A. Bakhrushin, il Museo Statale del Teatro e
della Musica di San Pietroburgo, il Museo Statale della Storia di San
Pietroburgo.
Palazzo Ducale (Appartamento del Doge)
Piazza Matteotti 9 - Genova
Orario: 9-19 tutti i giorni. Lunedi' chiuso
La biglietteria chiude mezz'ora prima della chiusura della mostra
Aperto nelle festivita'
Prezzi del biglietto:
Intero € 8,00; ridotto € 6,00; Scuole € 3,00
Biglietto unico Mostra + Acquario di Genova Riduzioni reciproche con Teatro
Carlo Felice, Festival della Scienza
Riduzioni:
Associazione Amici dei Musei liguri e di Palazzo Ducale, possessori Card Musei
di Genova e abbonamento annuale AMT, Carta Rossa Skira Club, Soci Touring Club
Italiano, Coop Liguria, FAI e tutti gli aventi diritto
Visite guidate:
Individuali: sabato ore 16.30
Gruppi solo su prenotazione Tel. 0105574004, fax 010562390