collina Bellolampo
Palermo

Hollywood
dal 7/6/2001 al 8/7/2001

Segnalato da

Patrizia Brusarosco



 
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7/6/2001

Hollywood

collina Bellolampo, Palermo

La California atterra in Sicilia. Una nuova Hollywood sta crescendo tra palme, ulivi e rifiuti sulle colline di Palermo. Hollywood: 170 metri di lunghezza, nove lettere gigantesche, alte 23 metri. Una replica dell'insegna originale di Hollywood. Un intervento ciclopico, che trapianta il sogno americano nel cuore della Sicilia, a Palermo. Hollywood e' il nuovo progetto di Maurizio Cattelan.


comunicato stampa

di Maurizio Cattelan
un progetto speciale per la Biennale di Venezia, 2001.
con il patrocinio della Città di Palermo e il contributo dell'azienda AMIA - Insieme per l'ambiente
Palermo 8 giugno 2001

La California atterra in Sicilia.
Una nuova Hollywood sta crescendo tra palme, ulivi e rifiuti sulle colline di Palermo.
Hollywood: 170 metri di lunghezza, nove lettere gigantesche, alte 23 metri. Una replica dell'insegna originale di Hollywood.
Un intervento ciclopico, che trapianta il sogno americano nel cuore della Sicilia, a Palermo. Hollywood è il nuovo progetto di Maurizio Cattelan.

IL PROGETTO
Sulla collina di Bellolampo, sopra la discarica di Palermo, si snoda il profilo di Hollywood: un'allucinazione collettiva che è anche un'immersione nella realtà più dura della cultura italiana. Omaggio e parodia, Hollywood di Maurizio Cattelan è una dissolvenza incrociata tra cinema e vita. Uno sguardo puntato sul miraggio della celebrità.
"Hollywood di Maurizio Cattelan è al contempo un atto di coraggio e una fuga - un'opera d'arte toccante" - ha commentato Harald Szeemann, direttore del Dipertimento Arti Visive della Biennale di Venezia - "Ricreando il mito di Hollywood in Sicilia, Cattelan innesca un'esplosione di interpretazioni."
Per la prima volta nella sua storia, la Biennale di Venezia sostiene un evento a latere, realizzato fuori dai confini della città. Concepito come progetto-satellite, HOLLYWOOD è una manovra imponente, che trasforma la Sicilia e Palermo nella scenografia per un film in tempo reale, mescolando arte, comunicazione e mitologia urbana.

"È come gettare una manciata di polvere di stelle sul paesaggio siciliano. È un sogno costruito a colpi di taglia e incolla" dice Maurizio Cattelan. "Le immagini sono solo proiezioni del desiderio. Ho provato a sovrapporre due mondi lontani, la Sicilia e Hollywood: ho cercato di sfuocarne i confini. HOLLYWOOD non è una provocazione. Certo, è una parodia, ma anche un tributo, un omaggio. È un'opera che ci parla dei limiti delle nostre convinzioni. È come raggelare il momento in cui la verità si trasforma in allucinazione. C'è qualcosa di dolce, perverso, attraente in Hollywood: è un simbolo che subito evoca ossessioni, fallimenti e ambizioni. È un magnete per il desiderio".

Hollywood, l'installazione di Cattelan a Palermo sulla discarica della collina di Bellolampo, è stata resa possibile grazie al patrocinio della Città di Palermo, all'intervento e al sostegno dell'azienda AMIA - Insieme per l'ambiente, che si occupa della gestione integrata del riciclo dei rifiuti.

L'INAUGURAZIONE A PALERMO
Hollywood inaugura venerdì 8 giugno a Palermo.
Iniziata in aprile, la costruzione di Hollywood sarà completata entro il 6 giugno e verrà presentata alla stampa in occasione della Biennale di Venezia.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, tra le istituzioni italiane più attive nella promozione dell'arte contemporanea, ha organizzato un volo speciale che trasporterà collezionisti, galleristi e giornalisti da Venezia a Palermo.
Il viaggio offre un'opportunità unica per visitare Hollywood in compagnia di un'audience selezionata, guidata dal direttore del Dipartimento Arti Visive della Biennale di Venezia, Harald Szeemann.

CATALOGO
In occasione della realizzazione di Hollywood, Maurizio Cattelan pubblica il volume "Hollywood: Dreams that Money can Buy": 320 pagine che raccolgono fotografie e testimonianze dal mondo del cinema. Sospeso tra libro d'artista e immersione a perdifiato nel sogno americano, "Hollywood: Dreams that Money can Buy" è uno specchio - ora fedele ora distorto - della nostra ossessione per le immagini.
Il catalogo è prodotto con il contributo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.


MAURIZIO CATTELAN

In meno di dieci anni, Cattelan si è imposto come una delle voci più originali dell'arte contemporanea internazionale. La sua scultura La Nona Ora, un'immagine di Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, è diventata un'icona dell'arte contemporanea. Riprodotta in centinaia di riviste e pubblicazioni, La Nona Ora è il pezzo centrale della prossima asta di arte contemporanea presso Christie's, New York. L'opera sarà inoltre presente in Biennale a Venezia nell'ambito della "Platea dell'Umanità".

Nato nel 1960 a Padova, Maurizio Cattelan ha iniziato la sua carriera d'artista alla fine degli anni Ottanta. Dal 1993 vive e lavora a New York. Ha esposto nei maggiori musei europei e americani, tra i quali il Museum of Modern Art di New York, il Centro Pompidou di Parigi, il Kunstmuseum di Bonn, la Kunsthalle di Basilea, il Migros Museum di Zurigo, Le Consortium di Digione, la Secessione di Vienna, la Tate Gallery di Londra, il Walker Art Center di Minneapolis, il Castello di Rivoli a Torino. Inoltre ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali di arte contemporanea, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Kwangju nel 1995, Skulptur Projekte a Münster e la Biennale di Santa Fe nel 1997, Manifesta 2 nel 1998, la Biennale di Istanbul, la Biennale di Melbourne nel 1999, Expo Hannover e la mostra "Apocalypse" alla Royal Academy di Londra nel 2000, suscitando scalpore.

Finalista al prestigioso Premio Hugo Boss/Guggenheim, Maurizio Cattelan utilizza l'arte come una strategia per sovvertire i ruoli imposti dalle istituzioni e dalla banalità della vita quotidiana. Per la sua personale alla galleria Massimo De Carlo, Cattelan ha crocifisso il proprio gallerista al muro, appiccicandolo alla parete con metri e metri di scotch. Per la Project Room del Museum of Modern Art a New York, ha trasformato il museo in una sorta di succursale di Disneyland. Cattelan ha scritturato un attore e lo ha costretto a indossare una gigantesca maschera con le fattezze di Picasso per dare il benvenuto a turisti e visitatori. Mescolando ironia e tragedia, pubblicità e arte, Cattelan innesca situazioni in cui vengono ridiscussi i limiti e i confini dell'arte contemporanea.

CATTELAN IN BIENNALE
Invitato quattro volte alla Biennale di Venezia, Maurizio Cattelan si è imposto come uno dei personaggi chiave dell'arte contemporanea internazionale. In occasione della sua prima partecipazione nel 1993, Cattelan ha affittato il suo spazio a un'agenzia pubblicitaria, trasformando il suo intervento in una riflessione sui limiti che separano l'arte dalla comunicazione di massa. Nel 1997 Maurizio Cattelan ha esposto nel padiglione italiano della Biennale, insieme a Enzo Cucchi e Ettore Spalletti, selezionati da Germano Celant per rappresentare, rispettivamente, il futuro, il presente e il passato dell'arte italiana. Nel 1999, invitato da Harald Szeemann nella sezione Aperto, Cattelan ha presentato una scultura vivente, un fachiro sepolto sotto terra - icona religiosa, avvolta in un'atmosfera sacrale, ma anche dura critica ai meccanismi di spettacolarizzazione che dominano il mondo dell'arte contemporanea.

Con HOLLYWOOD, la posta in gioco si fa ancora più alta: Cattelan, infatti, coinvolge un'intera città in una scultura sociale, che trasforma i cittadini di Palermo in attori e comparse di un film surreale. Una nuova geografia dell'immaginario.



UFFICIO STAMPA
Per l'Italia
Patrizia Brusarosco, Viafarini - Via Farini 35 - 20159 Milano - tel./fax 02 6680.4473 - patrizia@viafarini.org

Per l'estero
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