Allegretti Contemporanea
Torino
via San Francesco D'Assisi, 14 (Palazzo Bertalazone di San Fermo)
011 5069646 FAX 011 5538799
WEB
Carlo Pasini
dal 10/11/2006 al 19/12/2006

Segnalato da

Allegretti contemporanea



approfondimenti

Carlo Pasini
Alberto Fiz



 
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10/11/2006

Carlo Pasini

Allegretti Contemporanea, Torino

20 opere di grandi dimensioni - realizzate con acrilici, smalti e puntine da disegno - hanno per soggetto alcune celebri icone dell'arte. La mostra s'intitola M1, sigla che indica la prima Marilyn e il senso progressivo della mutazione che caratterizza il suo lavoro. A cura di Alberto Fiz.


comunicato stampa

M1
Le Marilyn mutanti di Carlo Pasini nella sua prima personale a Torino da Allegretti

a cura di Alberto Fiz

La galleria Allegretti Contemporanea di Torino prosegue la sua indagine sui nuovi linguaggi dell’arte italiana organizzando la prima mostra personale del trentaquattrenne Carlo Pasini.
L’esposizione s’inaugura sabato 11 novembre dalle 18 alle 21 in coincidenza con Artissima (si potra' visitare sino al 20 dicembre) e consentira' di analizzare il linguaggio dell’artista pavese che si presenta al pubblico con una serie di lavori innovativi dove alcune celebri icone dell’arte moderna e contemporanea diventano occasione per riflettere sul significato stesso dell’immagine e del suo immaginario in un processo metamorfico che costringe la pittura a nuove verifiche.
Non a caso la mostra, curata da Alberto Fiz, s’intitola M1, una sigla che indica la prima Marilyn ma anche il senso progressivo della mutazione che caratterizza il lavoro di Pasini.

Se in Andy Warhol domina il concetto di serialita', nel caso di Pasini prevale lo spiazzamento inteso come traccia per evidenziare le differenze pur nell’ambito di una riconoscibilita' apparente dell’immagine.

“Le opere dell’artista giocano a rimpiattino con la nostra memoria in una continua tensione tra cio' che osserviamo e cio' che immaginiamo sviluppando una percezione di carattere mentale", spiega Alberto Fiz.
Le 20 opere di grandi dimensioni, tutte comprese tra il 2004 e il 2006, sono realizzate con acrilici, smalti e puntine da disegno. Queste ultime rappresentano infiniti tasselli che, a seconda della maggiore o minore vicinanza l’uno dall’altra, sviluppano tracciati imprevedibili lungo la superficie.
Per ciascuna realizzazione Pasini utilizza, in base alle misure, dalle 15 alle 30 mila puntine da disegno riconquistando la consapevolezza di un gesto meccanico in un continuo calembour visivo dove l’immagine appare o scompare a seconda della posizione dell’osservatore.
Accanto alle Marilyn o ai ritratti di Mao ispirati a Warhol, non mancano le Ninfee con espliciti riferimenti a Claude Monet o La danse ispirata a Henri Matisse in una mostra che scompagina le icone della storia dell’arte passando attraverso Pino Pascali e naturalmente Aldo Mondino, l’artista torinese recentemente scomparso di cui Pasini e' stato assistente negli ultimi cinque anni. Queste libere e giocose citazioni s’intercalano con la serie delle Pelli di serpente dove Pasini crea immagini mutanti che tendono verso l’astrazione.

La mostra e' accompagnata da una monografia pubblicata da Teknemedia introdotta da un saggio di Alberto Fiz che rappresenta il primo volume di una collana dedicata all’arte contemporanea.

Inaugurazione sabato 11 novembre 2006 ore 18-21

Allegretti contemporanea
Via San Francesco d’Assisi 14 Torino

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